A questo punto ridateci le Grid Girls

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Tempo di lettura: 2 minuti
di Alessandro Secchi @alexsecchi83
8 Maggio 2023 - 14:30
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Una delle prime azioni di Liberty Media dopo l’acquisizione della F1 e la sua entrata in scena ufficiale, nel 2018, è stata quella di abolire le Grid Girls dalle griglie di partenza. Già da qui avremmo dovuto capire alcune cose, ma eravamo presi dalla grande novità della nuova gestione dopo l’era del comandante Ecclestone.

L’allora direttore commerciale della F1, Sean Bratches, parlò così nel comunicato ufficiale: “Sebbene la pratica di impiegare le Grid Girls sia stata una consuetudine nei GP di Formula 1 per decadi, noi riteniamo che tutto ciò non sia in linea con i nostri valori e che sia chiaramente in contrasto con le attuali norme sociali. Non crediamo che questa pratica sia appropriata e pertinente alla Formula 1 e ai suoi fan, vecchi e nuovi, in giro per il mondo“.

Benissimo. Ma allora cosa ci fanno le Cheerleaders ad Austin e Miami? Perché dubito che non si siano viste durante la presentazione dei piloti prima del GP di ieri. Le Grid Girls erano in contrasto con le norme sociali perché tengono un ombrello e le Cheerleaders non lo sono perché sventolano i pom pom?

A questo punto ridatecele, perché la coerenza è sacra: venire a comandare in uno sport di natura europea imponendo perbenismo americano non richiesto, per poi comunque contraddirsi proprio sul suolo di casa, è davvero assurdo e in linea con altre amenità di questi tempi sotto molti punti di vista.

Perché non me ne vogliano lor signori, ma faccio fatica a trovare l’elemento degradante delle prime nei confronti delle seconde. Le critiche al tempo, ripeto, non erano state poche, in quanto trattasi di un lavoro come tanti che permetteva a diverse ragazze di pagarsi studi, garantirsi indipendenza e, magari, di tornare in questo ambiente sotto un’altra veste.

Non è che ci siano alternative: se si vuole essere coerenti via le Cheerleaders ad Austin e Las Vegas, sostituite dai simpaticissimi bimbi replicanti tutti vestiti con l’uniforme F1. Altrimenti, ridateci le ombrelline. Che un lavoro, di questi tempi, non fa mai male.

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