MotoGP | Test Losail pre-2020, sintesi della prima giornata

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Tempo di lettura: 5 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
22 Febbraio 2020 - 21:20
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Si è conclusa da pochi minuti la prima sessione dell’ultima tre giorni di test pre-campionato MotoGP, svolta al Losail International Circuit del Qatar, vicino alla capitale Doha. Dopo la “tripletta” di sessioni a favore di Quartararo in quel di Sepang, in questa prima prova collettiva in Medio Oriente è stata la Suzuki a ruggire, ancor più forte di quanto fatto sul passo gara in Malesia. E’ di Álex Rins il miglior tempo in 1:54.462, con 47 giri completati; subito alle sue spalle, a un’incollatura, troviamo il suo compagno di squadra Joan Mir, a soli due millesimi e con 54 giri percorsi. E’ un segnale difficile da ignorare in merito alla competitività della Suzuki, quasi un campanello d’allarme per tutti quanti.

https://twitter.com/suzukimotogp/status/1231200240096677888

La Suzuki non è però l’unica ad aver brillato in questa sessione serale: dalla terza fino all’ottava posizione troviamo tutte e quattro le Yamaha M1 2020, con Maverick Viñales a condurre il plotone degli inseguitori a soli 32 millesimi dal suo connazionale-rivale Rins, e 50 giri conclusi. Franco Morbidelli è quinto con un 1:54.7 ed è il primo dei piloti privati con la sua moto del team Petronas SRT, davanti a Valentino Rossi in settima posizione e al compagno Fabio Quartararo in ottava; il francese è il primo dei piloti in classifica sopra l’1:55, nonostante un buon bottino di 56 giri. Impossibile non notare la presenza in top ten di tutte le moto a quattro cilindri in linea e tra le motivazioni ci sono i nuovi pneumatici Michelin portati anche a Sepang, che apparentemente forniscono più grip alle moto a centro curva, punto in cui le Suzuki e le Yamaha si esaltano.

Questo potrebbe essere svantaggioso invece per gli altri due marchi di riferimento, Honda e Ducati. Partendo dalla Casa dell’Ala Dorata, la prima RC213V in classifica è guidata dal campione del mondo Marc Márquez, sesto con circa tre decimi di ritardo dal duo Suzuki. Per trovare la seconda Honda dobbiamo spulciare la classifica piuttosto a fondo, fino alla 15a posizione di Takaaki Nakagami (col modello 2019), mentre il compagno Cal Crutchlow è 19° a 1.2 secondi dai primi. Giornata difficile per Álex Márquez, in testa nei primissimi minuti ma subito calato nelle posizioni di rincalzo, fino ad avere due secondi pieni di ritardo e con due cadute all’attivo (nonostante ciò ha concluso un buon numero di giri, 57).

Situazione leggermente migliore in termini globali per la Ducati: Danilo Petrucci, come a Sepang, ha sfruttato gli ultimi minuti della giornata per fare un buon quarto tempo in 1:54.634, a meno di due decimi da Rins, mentre la seconda GP20 in classifica si trova in nona posizione con Francesco Bagnaia, terzo pilota in classifica a far parte di un team clienti. Fuori dai dieci, per 40 millesimi, Andrea Dovizioso che era stato in testa a metà giornata, il quale precede altre due Ducati clienti, guidate da Johann Zarco e Jack Miller (l’australiano è caduto durante la sessione). Sulle moto bolognesi sono comparsi dei dispositivi che apparentemente possono regolare l’altezza della moto durante la tornata, ma bisogna vedere se saranno approvati dai piloti e se non ci saranno problemi regolamentari a riguardo, anche se non dovrebbe essere un componente elettronico, bensì meccanico.

A concludere la top ten un’altra moto dotata di motore a V di 90°, la nuova Aprilia RS-GP20 con ancora Aleix Espargaró a fare da portabandiera. Dopo la presentazione di ieri e un leggero battibecco sui social da parte dello spagnolo in merito ad alcune dichiarazioni di Iannone, oggi Espargaró è tornato a concentrarsi sul lavoro sulla sua moto, portandola a otto decimi dalla Suzuki di Rins; il #41 ha girato poco al calar del sole, dicendo di sentirsi poco bene a riguardo. La seconda Aprilia Gresini è stata affidata a Bradley Smith, ultimo in classifica e unico sopra l’1:57, ma autore di 54 preziosi giri.

In termini di posizioni, il test odierno è forse quello che ha visto la KTM 2020 più indietro rispetto a tutti gli altri. E’ Pol Espargaró il primo dei piloti del marchio austriaco con un 1:55.449 e un distacco poco sotto il secondo dalla Suzuki #42. Le quattro RC16S si trovano piuttosto compatte nella graduatoria, con Binder 16° (53 giri), Oliveira 18° (42) e Lecuona 20° (47). Ai box, il team ufficiale ha lavorato ancora sul forcellone in carbonio, mentre Oliveira per il team Tech3 ha ammesso di stare meglio in questi test rispetto a quelli svolti in Malesia.

Si conclude così la prima giornata in Qatar. Qui i risultati e l’analisi dei passi gara.

Fonte immagine: motogp.com

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