SBK | GP Stati Uniti 2019, sintesi prove libere del venerdì

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Tempo di lettura: 3 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
13 Luglio 2019 - 10:30
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Il venerdì del GP degli U.S.A. a Laguna Seca è stato sul segno della rivalità fra le Rosse e le Verdone, tra la Ducati e la Kawasaki. Tra le due, sembra essere quest’ultima la favorita in vista del Gran Premio, ovviamente con la punta di diamante Jonathan Rea: il nordirlandese ha dominato la prima sessione libera del mattino rifilando oltre mezzo secondo di distacco all’ex-compagno di squadra Tom Sykes su BMW, e altri due decimi a Toprak Razgatlıoğlu. A fine giornata il campione del mondo ha chiuso al secondo posto nella combinata, ma il suo ritmo tra il ’23.6 e il ’23.9 lo pone come il favorito d’obbligo per questo weekend.

Dopo una mattinata difficile, le Ducati sono risalite prepotentemente nella FP2, strappando il primo e terzo tempo. A comandare il gruppo è Chaz Davies, tre volte vincitore qui e speranzoso di ritornare a un buon stato di forma dopo i magri risultati di Misano e Donington Park. Il suo miglior tempo è stato di 1:23.387, di soli 32 millesimi più veloce rispetto al miglior crono fatto da Rea, sintomo di come il gallese potrà essere uno dei favoriti almeno per la Superpole. Sul passo gara, a eccezione dell’ultimo run, il #7 non è sembrato al livello del pilota Kawasaki, mentre Álvaro Bautista potrebbe avere qualche chance in più di mettere i bastoni fra le ruote all’avversario in ottica iridata. Lo spagnolo ha staccato un 1:23.650, a circa tre decimi dal compagno.

Come a Donington, Tom Sykes può essere la carta matta del mazzo per giocarsi il podio. Anche questa pista, come le ultime del resto, si addicono bene alle qualità della moto tedesca e allo stile di guida del #66, per cui le chance di fare la Superpole e arrivare nuovamente a podio ci sono tutte. L’inglese si è fermato a quattro decimi da Davies scendendo al quarto posto nella seconda sessione, mentre il suo compagno Reiterberger, rientrato dall’influenza, è solo 16° a 1.2 secondi dal compagno di squadra; un distacco che, su una pista così corta come quella di Monterrey, si sente parecchio.

La Yamaha non parte tra le favorite di questo GP, e lo testimonia il fatto che Loris Baz, sesto, è il primo dei piloti della Casa dei Tre Diapason. Ten Kate Racing sta facendo un lavoro in crescendo dall’arrivo a Jerez e il pilota francese si sta comportando bene sulla R1, deciso a centrare il primo podio dell’anno nei restanti round. In un pacchetto che va dall’ottava alla 12a posizione troviamo invece le Yamaha Crescent e GRT, decisamente sottotono ieri: Alex Lowes ha chiuso ottavo a quasi un secondo dalla Ducati #7, mentre Cortese, Melandri e van der Mark sono i primi piloti con oltre un secondo di distacco; anche sul passo gara i quattro non hanno molto da dire, col solo Lowes autore di un ritmo notevole nel secondo run con sei passaggi tra l’1:24.2 e l’1:24.4. La wildcard Beach è 15a, a un secondo e mezzo dalla vetta.

Honda prenota, ancora una volta, il fondo dello schieramento per le qualifiche di questa sera, con Kiyonari e Delbianco staccati dai 2.5 ai tre secondi dai migliori, un’eternità qui a Laguna Seca. Tra i piloti privati si segnala Eugene Laverty, tornato su livelli da SBK in queste libere e 14° finale nella tabella dei tempi (risultato confermato dalla FP1), e che quindi potrebbe finalmente scendere in gara questa notte. Non male nemmeno Jordi Torres sulla Kawasaki del team Pedercini, in mezzo al panino delle Yamaha in nona posizione.

Qui troverete i risultati della FP2, la classifica combinata e il cronologico.

Fonte immagine: Twitter / WorldSBK

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