SBK | Aggiornato il BoP sui regimi dei motori

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Tempo di lettura: 2 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
11 Aprile 2019 - 17:38
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E’ di ieri la revisione dei limiti riguardanti i regimi dei motori dei modelli in gara nel campionato Superbike. Avendo concluso il terzo round, Dorna e FIM hanno aggiornato tali valori secondo i nove parametri che decretano eventuali diminuzioni o aumenti ai valori delle moto in pista.

La variazione più importante, sulla carta almeno, riguarda la Ducati Panigale V4 R, il cui regime massimo è calato di 250 giri/minuto, da 16.350 giri a 16.100. Nonostante la discrepanza di prestazioni tra Álvaro Bautista, assoluto dominatore fino a questo momento della stagione, e le altre Ducati, Dorna ha optato per il taglio di 250 giri alla potenza di questa moto, che di certo ha scosso parecchio i valori in campo della SBK. Sarà interessante vedere se questo livellerà effettivamente le prestazioni della moto italiana rispetto a tutte le altre, pur tenendo presente che in questo momento, sui 304 punti ottenuti da tutti i ducatisti in gara nel 2019, 186 sono arrivati solo dallo spagnolo; una prova concreta di come sia il #19, al momento, a fare la differenza.

L’altra variazione ha riguardato la Honda, che ha guadagnato ben 500 giri/minuto per il modello Fireblade SP2. Anche qui, sarà da valutare quanto cambieranno i valori in campo, e quanto Camier e Kiyonari, piloti del team ufficiale, si avvicineranno agli altri competitor. Questa è la seconda variazione che il modello della Casa dell’Ala Dorata riceve, dopo l’aumento di 250 giri ottenuto per il round di Brno nel 2018; Honda ha ora un regime massimo di 15.050 giri.

Per quanto concerne le concessioni che spettano ai team sugli aggiornamenti dei motori, Ducati e Kawasaki non potranno più portarne dalla gara di Assen in poi. Secondo la speciale classifica che tiene conto dei risultati a podio del marchio nelle manche canoniche (tre punti se la moto è vincente, due per il secondo posto e uno per il terzo), Ducati è in testa con 20 punti davanti a Kawasaki a quota 13, mentre Yamaha gode di solo tre punti con i terzi posti ottenuti da Marco Melandri e Alex Lowes. Yamaha, BMW e Honda avranno a disposizione un altro aggiornamento sul motore nel corso del 2019.

Fonte immagine: Twitter / WorldSBK

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