E così, il sole è tramontato anche sulla stagione 2017 del campionato mondiale di Formula 1. Una stagione comunque positiva soprattutto per i fan italiani, in grado di rivedere una Ferrari vincente dopo un 2016 da mani nei capelli, con un Vettel in grado di tenere botta in campionato fino agli harakiri asiatici di Singapore, Sepang e Suzuka. Ma positiva anche su altri punti, come delle vetture più gradevoli da guardare per gli spettatori (e probabilmente anche da guidare per i piloti), delle gomme meno chewing-gum rispetto agli anni passati e un giudizio di gara da parte dei commissari fortunatamente meno fiscale e più sensato. Nel 2018 i cambiamenti non mancheranno e già a priori tanti, tantissimi, storcono il naso nel sentire che solo tre componenti di Power Unit saranno utilizzabili (come se Honda, o anche Renault, potessero rispettare tale limite, ora come ora…), che il DRS non sarà eliminato o che le mescole Pirelli presenti nella gamma del produttore italiano saliranno a sette con persino quelle rosa confetto; e come dimenticare Halo e la sua paurosa forma a infradito. Ma dei cambiamenti ci sarà tempo per parlarne a fine anno.
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