La prima pole non si scorda mai

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Tempo di lettura: 2 minuti
di Alessandro Secchi @alexsecchi83
15 Aprile 2017 - 19:45
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Tre decimi a Melbourne, meno di due a Shanghai, pole a Sakhir. Tutto sommato, Valtteri Bottas ci ha messo relativamente poco ad ambientarsi nel team campione del mondo in carica.

E oggi, alla terza qualifica, si è permesso il lusso di mettersi dietro un Hamilton ormai destinato a sfondare il record di pole in F1. Il che, per dire, non è affatto male. Dopo la prima tornata di giri in Q3 sembrava che ormai non ci fosse più niente da fare: invece nel giro decisivo il finnico ha migliorato, l’inglese no. E quindi via di pole per la prima volta. Domani, alle 17 (da noi), dopo il giro di ricognizione la sua Mercedes non avrà nessuno davanti a sè, non solo nella stessa fila ma in generale. E sarà da vedere quale sarà la reazione di Valtteri al via. Se si lascerà prendere dall’emozione di essere per la prima volta davanti a tutti o se riuscirà, alla prima curva, a difendere la sua posizione. Sicuramente, sarà da evitare quanto successo nel 2016, quando proprio lui, di Williams “vestito”, andò a centrare un Hamilton partito male dalla pole, con Rosberg poi involato verso la vittoria.

Dopo l’approdo nel Circus, qual è l’escalation per un pilota in F1? I livelli più alti sono sicuramente l’arrivo a punti, l’arrivo a podio, la vittoria di gara e la vittoria del titolo. Il giro più veloce è un riconoscimento che vale fino ad un certo punto, per quanto mi riguarda, perché vuol dire tutto e niente. Valtteri si unisce ai piloti ai quali mancano i due livelli più alti: vittoria di tappa e alloro. Ora che è nel team campione, delle gare che restano presumo che almeno una gara o due potrà portarle a casa, visto il livello della monoposto. L’altro, il livello top, resta ovviamente un tabu poco pronosticabile in questo momento. Il finlandese, comunque, errore cinese grossolano a parte, si è integrato bene sin dai test invernali e pare in linea con quanto richiesto dal team.

La pole, in ogni caso, resta un momento speciale nella memoria di qualsiasi pilota, ed ottenerla nei confronti del migliore del periodo è senza dubbio una nota di merito che la rende ancora più prestigiosa.

 

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