I track limits immaginari

Autore: Alessandro Secchi
alexsecchi83 alexsecchi83
Pubblicato il 9 Luglio 2016 - 18:00
Tempo di lettura: 2 minuti
ARTICOLO DI ARCHIVIO
Collegati per la versione completa
I track limits immaginari
P300
Home  »  BlogF1GP Gran BretagnaGran PremiSeven

Mi viene solo un “mah”.

Le qualifiche di oggi hanno riacceso il problema dei track limits, dell’andare con quattro ruote oltre la linea bianca, con vantaggi più o meno evidenti sul tempo sul giro. E’ stato deciso (e non è la prima volta a Silverstone) che solo su tre curve, la Copse, la Stowe e la Club, si sarebbe controllato con occhio clinico il comportamento dei piloti. E così alcuni, quelli pizzicati troppo larghi in queste curve, sono stati penalizzati con la cancellazione dei tempi.

Però mi chiedo: a cosa serve controllare solo tre curve se in tutte le altre qualcuno può tagliare, allargare, insomma fare quello che gli pare? Curva 7, Luffield, la vecchia penultima ai tempi in cui la Copse era la prima. Tutti fuori con quattro ruote oltre la linea bianca: nemmeno un buffetto. Perché qui sì e là no? Perché si pensa che solo su alcune curve ci si possa avvantaggiare?

Se si chiamano track limits, ci sarà un perché. Se ci sono delle linee bianche, pure. Se ci sono cordoli, anche. E allora perché valutare qui e non là? Ma soprattutto, perché non rimettere un po’ di benedetta ghiaia fuori dai cordoli e smetterla con queste pantomime inutili?

Per quanto bisogna farsi ancora ridere dietro? Vai a capire…

---

Stai visualizzando da visitatore. Accedi o registrati per navigare su P300.it con alcuni vantaggi


Condividi

È vietata la riproduzione, anche se parziale, dei contenuti pubblicati su P300.it senza autorizzazione scritta da richiedere a info@p300.it.

NordVPN
LE ULTIME DI CATEGORIA