Segue la review di fine stagione di Liam Lawson (Visa Cash App RB) per il mondiale 2025 di F1
Se ci fosse un manuale chiamato “Come non trattare un giovane pilota” uno degli esempi migliori sarebbe quello di Liam Lawson a cavallo tra fine 2024 ed inizio 2025. Il pilota neozelandese ha praticamente fatto tappa nell’inferno Red Bull per due Gran Premi prima di essere rispedito in Racing Bulls, da dove proveniva, con una rapidità che ha portato all’indignazione anche chi è solito astenersi.
Se il momento thriller di Hadjar è durato il tempo di un testacoda a Melbourne, le due gare trascorse da Lawson da compagno di squadra di Max Verstappen hanno rischiato seriamente di porre fine anticipata alla sua carriera. Scelto come successore di Sergio Pérez, il neozelandese avrebbe dovuto non far rimpiangere il messicano, probabilmente cacciato in modo troppo superficiale dal team di Milton Keynes.
Lawson, invece, si è ritrovato in un vortice che non ha saputo governare. Svantaggiato da problemi nei test e da una prima gara corsa sul bagnato, che lo hanno lasciato con meno chilometri buoni sulle spalle per ambientarsi in fretta alla RB21, il neozelandese non è riuscito a portarsi nemmeno nei pressi di Verstappen nei primi due appuntamenti. La seconda decisione frettolosa in pochi mesi da parte del team è stata, quindi, quella di metterlo da parte e chiamare in causa Yuki Tsunoda: il giapponese avrebbe poi confermato che il problema non era nel secondo sedile.
Cercando di metterci un attimo nei panni di Lawson, essere annunciato pilota Red Bull e scaricato dopo soli due appuntamenti non deve essere proprio la migliore delle evoluzioni, soprattutto quando si è così giovani (compirà a breve 24 anni). Frastornato dall’essere riportato al team satellite, il neozelandese ha impiegato un po’ di tempo per riprendersi e non era detto che succedesse.
Per vederlo tornare a punti si è dovuto attendere l’ottava gara di Monaco, per un campionato che l’ha poi visto altre sei volte in top ten con un ottimo quinto posto a Baku e un sesto in Austria, oltre ad un settimo, tre ottavi e un nono per un totale complessivo di 38 punti. A completare il quadro, otto partenze in top ten.
Anche se dal punto di vista dei risultati la stagione è stata peggiore rispetto a quella del suo compagno di squadra, l’aspetto importante era prima di tutto quello di recuperare Lawson dal punto di vista psicologico. Il disastro di inizio anno poteva essere definitivo ed invece, gara dopo gara, il neozelandese ha riacquistato fiducia. Una volta conquistati i primi punti, è tornato a farsi vedere più spesso in top ten tornando ai livelli che avevamo visto nella sua prima esperienza nel team di Faenza.
Confermato per il 2026, Lawson se la dovrà vedere con il nuovo compagno Lindblad, ma il suo percorso sembra ora bloccato. Le possibilità di un ritorno in Red Bull, dopo la parentesi 2025, sembrano scarse: pertanto la prossima stagione può diventare fondamentale in chiave mercato, con un 2027 che vedrà molti scossoni nelle line up. L’importante sarà farsi trovare pronto e portare a casa una buona stagione: il peggio, ormai, sembra essere passato.
Immagine: Media Visa Cash App RB
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