Ventidue piloti correranno in SBK, sparisce il team MIE Petronas. Iannone fonda la struttura Cainam Racing con Ducati.
Quest’oggi sono state pubblicate le tre entry list delle altrettante categorie principali che popoleranno il paddock Superbike 2026, ovvero SBK, SSP e SPB. L’arrivo della nuova categoria in sostituzione della SSP300 e i numerosi cambi di casacca delle altre due lasciano presagire un Mondiale delle derivate coi fiocchi, per il prossimo anno.
Tempo di osservare chi saranno i protagonisti di ciascuna, partendo proprio dalla serie principale.
SBK

Saranno ventidue gli iscritti alla categoria, per un totale di sei marchi partecipanti e quattordici squadre. La presenza più massiccia rimarrà quella di Ducati, che porterà in pista un totale di nove moto; segue Yamaha, con sei R1 in pista.
Molti dei cambiamenti alla griglia del prossimo anno li abbiamo già documentati: Álvaro Bautista lascerà il team Ducati Aruba.it ufficiale e passerà alla squadra Barni Racing, affiancando il confermato Yari Montella; al suo posto vedremo Iker Lecuona, il quale presumibilmente farà da seconda guida a Nicolò Bulega, vicecampione del mondo e reduce dal lungo duello con Toprak Razgatlıoğlu.
Il pilota turco, passato in MotoGP, lascerà il team BMW privo di una prima guida affermata, ma a sostituirlo ci penserà Miguel Oliveira (col quale si è sostituito di squadra, essendo Toprak passato al team Yamaha Pramac). Il portoghese è l’ennesimo nome del Motomondiale pronto a cercar fortuna nel paddock delle derivate ed avrà, come compagno di squadra, Danilo Petrucci (proveniente da Ducati Barni ed in sostituzione di Michael van der Mark, ritiratosi dal Campionato Mondiale).
Case come Honda, Bimota e la già citata BMW schiereranno solo due moto, mentre Kawasaki, come nel 2025, ne avrà addirittura una sola. Se la Casa riminese non ha toccato la propria line-up Alex Lowes-Axel Bassani, lo stesso non si può dire per il team HRC, che rivoluzionerà completamente la formazione ingaggiando Jake Dixon dalla Moto2 e Somkiat Chantra dalla MotoGP. Il marchio di Akashi, invece, continuerà col solo Garrett Gerloff nella struttura Puccetti.
Le due novità più importanti emerse dalla pubblicazione dell’entry-list riguardano la sparizione del team Honda MIE Petronas (che non sarà presente nemmeno in Supersport) e la presenza di Andrea Iannone, con una struttura propria. Il #29 correrà con la squadra Cainam Racing (che, letto al contrario, si legge “Maniac”, come il suo soprannome) e sarà, per il terzo anno di fila, alla guida di una Ducati Panigale V4R.
SSP

Decisamente più alto il numero degli iscritti della ex-600, con ben trentatré presenze confermate. Cinque di queste (Corentin Perolari, Ana Carrasco, Raffaele De Rosa, Marcos Ramírez ed Andreas Kofler) parteciperanno all’Europeo del WorldSSP Challenge, dunque non correranno la prima tappa del campionato in Australia.
Anche in questo caso, durante l’ultimo mese e mezzo, si sono susseguite tantissime notizie di mercato piloti, come il passaggio del team Evan Bros. Racing da Yamaha a ZXMoto, oppure quello di AS Racing da MV Agusta alla Casa dei Tre Diapason, ma la lista pubblicata oggi ci fornisce anche qualche novità e qualche conferma necessaria.
Yuki Okamoto, ad esempio, è stato confermato da Yamaha e dal team Pata Ten Kate e sarà lui ad affiancare Can Öncü, osservato come il favorito d’obbligo per la stagione 2026 della SSP. In pista ci sarà ancora Xavi Cardelús, il quale sarà a bordo non più di una Ducati ma di una R9 del team Cerba Racing.
Per il resto tutte cose già note, come il ritorno del due volte iridato Dominique Aegerter sulla Kawasaki del team Puccetti al fianco di Jeremy Alcoba, l’arrivo dalla MotoE in pianta stabile di Mattia Casadei (Ducati D34G), Matteo Ferrari (Ducati WRP) e del campione Alessandro Zaccone (Ducati Althea) o anche le conferme di Roberto García e Lucas Mahias nel team Yamaha GMT94.
SPB

Fa strano che la categoria più leggera sia anche quella che offre i maggiori spunti d’interesse in vista del 2026. Come per la SSP, anche la SPB conterà trentatré iscritti, gran parte di questi provenienti dalla SSP300.
Anche in questo caso, molte notizie riguardanti la griglia della Sportbike erano già note da un po’, ma in questo caso il numero di novità che dovevano ancora essere annunciate ed ora note grazie alla pubblicazione odierna, è maggiore.
Su tutte, è stata annunciata la presenza di due squadre Aprilia per un totale di quattro RS 660 iscritte, tre di queste affidate a piloti italiani. Occhi puntati sulla squadra Revo-M2, che scenderà in pista con Mattia Sorrenti e, soprattutto, Matteo Vannucci, in lotta per il titolo 2025 della 300 fino all’ultima gara svolta a Jerez.
La seconda squadra Aprilia sarà MMR, struttura fondata nel 2016 da Massimiliano Morlacchi e che, durante il Gran Premio della Comunità Valenciana 2025, è scesa in pista in Moto2 con una NTS guidata da Héctor Garzó. Ma, soprattutto, questa squadra ha esperienza nel Trofeo Aprilia, categoria in cui questo modello viene utilizzato da tutti i partecipanti.
La compagine veronese conterà sul greco Ioannis Peristeras, pilota che ha già corso in SSP300, e Thomas Benetti, ex-pilota della Aprilia 250 Sport Production e giunto quinto nella Yamaha R3 Cup del 2025.
Notizia ancora più importante, la presenza del campione italiano della Sportbike Bruno Ieraci, nonché del team Triumph CM Racing. Dopo aver dominato la scena nel CIV, il pilota di Giulianova potrebbe aver finalmente trovato la propria dimensione nella nuova categoria delle sportive leggere, dopo anni di alti e bassi nella ben poco selettiva 300.
CM Racing sarà supportata ufficialmente dal marchio inglese e potrà contare su Elia Bartolini come secondo pilota. Saranno quindi due le squadre di punta di Triumph, essendo già stata confermata la presenza di PHR Performance con l’accoppiata Harrison Dessoy-Fenton Seabright.
La presenza più massiccia in griglia è quella di Yamaha, con dodici moto partecipanti. Una di queste sarà affidata a Tomas Alonso: il pilotino portoghese correrà nel team del suo connazionale e nuovo pilota SBK Oliveira, a bordo di una R7. L’altro team a moto singola sarà Yamaha AG Motorsport Italia, che in sostituzione di Vannucci si affiderà al giapponese Taiyo Aksu.
Una squadra da tenere d’occhio sarà MS Racing, che si affiderà ancora al brasiliano Humberto Maier (pronto alla maturazione dopo diverse stagioni nel Mondiale) e al francese Gabin Cazard, vincitore della prima stagione del Challenge 700 indetto da Yamaha nel campionato Superbike francese. Infine, ProGP Nitiracing avrà una formazione tutta indonesiana con Felix Mulya ed Arai Agaska, che dovranno farsi valere in una serie (si spera) meno caotica della precedente.
Ci sono poi le Kawasaki ZX-6R 636, moto che, dotate di quattro cilindri (tanto da esser presenti anche in SSP), ci si aspetta verranno fortemente penalizzate sin dalla vigilia del campionato. In pista ne troveremo otto, di cui quattro erano già annunciate per i team MTM e Prodina.
La terza squadra sarà Pons Motorsport Italika Racing, la cui formazione sarà composta da Julian Correa e Daniel Mogeda (quest’ultimo altro volto conosciuto della SSP300), mentre la quarta sarà Deza-Box 77, con la coppia Álvaro Fuertes-José Osuna Saez.
In totale saranno sei le Case iscritte (Yamaha, Kawasaki, Kove, Aprilia, Triumph e Suzuki), ma la grande assente del prossimo campionato sarà la Honda, il cui modello CBR650R, presente in altre serie come la Superbike Brasil, rimarrà in panchina ancora un po’, almeno per quanto concerne il Mondiale.
Fonte immagine: worldsbk.com
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