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MotoE / SSP | Intervista esclusiva a Mattia Casadei, pilota dell’E-Team LCR: “Penso che in futuro la categoria riprenderà”

Autore: Alyoska Costantino
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Pubblicato il 15 Ottobre 2025 - 09:00
Tempo di lettura: 4 minuti
MotoE / SSP | Intervista esclusiva a Mattia Casadei, pilota dell’E-Team LCR: “Penso che in futuro la categoria riprenderà”
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Il riminese ci ha concesso una Q&A, parlando dei suoi inizi, della sua carriera in MotoE e del futuro che gli si prospetta in SSP.


Negli ultimi anni sono state poche le soddisfazioni del motociclismo italiano nell’ambito internazionale, ma il detto “poche ma buone” si rivela proverbiale in questo caso. Nel 2023 l’Italia è riuscita a conquistare, nel Motomondiale, ben due titoli mondiali piloti.

Il primo, il più famoso, è chiaramente il campionato MotoGP vinto da Francesco Bagnaia sulla Ducati, ma qualche mese prima di Pecco c’è stato un altro italiano capace di aggiungere un iride alla propria bacheca, nel sabato del Gran Premio di San Marino di quell’anno.

Trattasi di Mattia Casadei, attuale pilota del team LCR nel campionato MotoE e riferimento della serie elettrica oramai da diversi anni. Il riminese classe 1999 ha conquistato finora, oltre all’alloro del 2023, 13 vittorie in questo campionato, insieme ad altri 26 podi ed anche otto pole position.

Oltre all’avventura 100% elettrica, il #40 ha aggiunto quest’anno anche l’impegno in Supersport, dove corre insieme al team MotoZoo Me Air, squadra supportata ufficialmente da MV Agusta. Casadei ha intrapreso l’impegno ad annata in corso, debuttando nella sua amata Misano come rimpiazzo del partente Federico Caricasulo.

Mattia ha concesso a P300.it un’intervista esclusiva di una dozzina di domande. Buona lettura.

Ciao Mattia, è un onore ed un piacere poter parlare con te. La prima domanda è: come ti sei appassionato al motociclismo e qual è il tuo primo ricordo legato alle due ruote?

“Il primo ricordo che ho è legato al mio babbo quando mi ha mise su una minimoto, perché io andavo sempre a vederlo correre con la moto da cross e mi piaceva tanto. E’ iniziato tutto così e ne sono molto felice”.

In passato hai avuto uno o più piloti di riferimento, per cui hai anche tifato da giovane?

“Valentino Rossi”.

Pista preferita?

“Mugello”.

Iniziamo ad osservare la tua carriera, cominciando dagli inizi: che ricordi hai dei tuoi anni nel CIV e nel CEV?

“I ricordi che ho del CIV sono tutti molto belli, perché ho iniziato lì in contemporanea col CEV e sono tutti serviti ad avere un bel bagaglio di esperienza, che mi è stato poi utile col tempo”.

Nel 2019 sei passato nella nascente MotoE, insieme al team SIC58 Squadra Corse. Il triennio col team di Paolo Simoncelli come lo definiresti?

“In realtà ero già col team di Paolo dal 2013, quindi è anche grazie a lui se sono arrivato dove sono arrivato oggi. Ha creduto tanto in me e quando la mia famiglia non poteva permetterselo ci ha pensato lui ad aiutarmi; mi ha portato fino qua e sono molto contento di questo, è stato molto bello”.

Nel 2022 sei passato al team Pons e, nel 2023, sei diventato l’ultimo campione del mondo della squadra spagnola. Com’era il clima all’interno del box in quel momento, sapendo che la squadra stava per abbandonare il Motomondiale ma che l’avrebbe fatto con quest’importante risultato?

“All’inizio mi faceva un po’ paura cambiare team, ma poi sono entrato in questa realtà e mi è piaciuta tanto. Mi sono divertito parecchio, ho conosciuto persone nuove e compagni di squadra differenti; è stato tutto molto bello. Il fatto che il team stava per sciogliersi non ci è stato fatto pesare per nulla e non ne sapevamo niente in verità, dato che l’abbiamo scoperto solo all’ultima gara che stava per chiudere la squadra, però è finita per il meglio ed abbiamo vinto il campionato”.

Nel frattempo la MotoE ha cambiato moto da utilizzare, passando dalla Energica Ego Corsa alla Ducati V21L. Che differenze hai riscontrato tra i due modelli?

“La differenza è che l’Energica era una moto da strada adattata alla pista, invece la V21L è una moto da corsa vera e propria. E’ molto piacevole da guidare, una moto ‘vera’, dunque Ducati ha saputo compiere un grande step in avanti”.

Parlando più in generale, cosa pensi della MotoE come categoria? Ritieni che il livello dei piloti sia all’altezza del Motomondiale e di un campionato del mondo?

“Io penso che la categoria sia al livello del Motomondiale e di un campionato del mondo: ci sono stati piloti che andavano forte in Moto3 e che hanno provato a correre in MotoE ma che non sono riusciti ad ottenere nulla; ogni categoria che si chiama campionato del mondo è difficile”.

Il 2025 sarà l’ultima annata della serie elettrica, dopo appena sei anni dall’introduzione. A fronte di questa notizia, quest’esperimento elettrico può esser definito come fallimentare, secondo te?

“Fallimentare, non lo so. Sicuramente avrebbero potuto aspettare per vedere se sarebbe continuata, ma hanno voluto interromperla per il momento. Non sarà d’interesse, penso però che in futuro tornerà”.

Quest’anno hai cominciato a correre in Supersport, con la MV Agusta del team Motozoo. A Misano, al debutto, hai subito impressionato sin dalla Superpole: ti vedremo sulla griglia 2026 in pianta stabile?

“Sì, spero di essere nella griglia della Supersport 600 del 2026 e ci stiamo provando, vedremo cosa succederà”.

Chi ritieni sia stato il tuo rivale più accanito, quello più importante con cui ti sei confrontato durante la tua carriera?

“Sinceramente non lo so. Penso che il mio primo rivale, quello più difficile da gestire, sia io stesso. Però in MotoE, dove ho svolto la mia parte di carriera più lunga, penso sia stato Aegerter”.

Ultima domanda: qual è stata la tua gara più bella?

“Misano 2023, quando sono stato capace di vincere il campionato [in Gara 1, n.d.r.]”.

Concludiamo l’intervista ringraziando Mattia Casadei della disponibilità, nonché Irene Aneas ed Elisabetta Bonetti di LCR per averci concesso di colloquiare col pilota.

Fonti immagini: lcr.mc, redbull.com, sic58squadracorse.it, motozoo.it

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