Lotta dura in gara-1 tra i due pretendenti, de Wolf emerge vincitore al termine di una gara-2 interrotta con bandiera rossa ma Längenfelder si assicura il primo titolo
Difficilmente si sarebbe potuto immaginare un finale più drammatico per il mondiale motocross classe MX2. Il Gran Premio di Australia a Hidden Valley si è concluso sotto una pioggia torrenziale arrivata proprio al via di gara-2, che ha costretto i commissari a dare bandiera rossa con poco meno di dieci minuti ancora sul cronometro, e Simon Längenfelder si è laureato per la prima volta campione del mondo nel caos generale.
Il pilota KTM, primo iridato tedesco da Ken Roczen nel 2011 (sempre in MX2), ha dovuto fronteggiare un Kay de Wolf più aggressivo che mai. In entrambe le manche il campione uscente ha letteralmente abbattuto il proprio avversario, nel tentativo (in parte pure riuscito) di provocargli nervosismo: così è andata al 14° giro di gara-1 e allo stesso modo dopo poche curve dalla partenza di gara-2. Längenfelder è scivolato in altre due occasioni durante la seconda manche, dopo l’arrivo della pioggia, ma il problema meccanico in cui è incappato de Wolf e la successiva interruzione hanno dato il via alla festa del team de Carli, di nuovo al top nella classe cadetta a sei anni dal secondo trionfo di Jorge Prado.
De Wolf si è aggiudicato la vittoria del Gran Premio in maniera alquanto particolare. Dopo essere emerso vincitore dalla battaglia di gara-1, nella seconda frazione ha visto la sua Husqvarna iniziare a singhiozzare pesantemente sul terreno fangoso mentre occupava la seconda posizione; precipitato quinto, è stato costretto poco dopo ad abbandonare la corsa ma in questo caso la bandiera rossa è stata provvidenziale in quanto ha ristabilito la classifica all’ottavo giro, per coincidenza l’ultimo concluso all’olandese. Tanto amaro in bocca ma anche tante responsabilità sulla mancata conferma della corona MX2: rispetto al 2024 de Wolf è apparso più falloso, al netto dei problemi fisici che lo hanno segnato tra i Gran Premi di Francia e Germania, e le dominanti prestazioni su sabbia non sono risultate sufficienti.

Alle spalle dei due pretendenti al titolo, con Längenfelder secondo in gara-1 e risalito in qualche modo sesto in gara-2, ha trovato spazio sul podio anche Valerio Lata. Dopo una prima frazione poco esaltante, conclusa in nona piazza, il romano del team Honda è sopravvissuto tra i laghi della pista di Darwin in gara-2 terminando secondo. In extremis, dunque, per l’ex vice-campione europeo 250cc è arrivato il primo podio del 2025, sfiorato in diverse occasioni e arrivato (meritatamente) nella maniera più rocambolesca possibile.
La vittoria di una memorabile gara-2 è andata a Sacha Coenen, tuttavia fuori dai giochi per la top 3 a causa della tremenda caduta che lo ha costretto al ritiro in gara-1. Classificato 13° nell’occasione, il belga ha racimolato i punti necessari a figurare comunque quarto nella graduatoria overall. Alle spalle del pilota KTM si è inserita la Yamaha di Rick Elzinga, ottavo e terzo, poi la Triumph di Guillem Farrés, terzo sull’asciutto nella manche inaugurale e decimo sotto la pioggia in quella conclusiva.
In nessuna circostanza è invece riuscito a distinguersi Andrea Adamo, che ha dato il probabile addio alla MX2 con un 11° posto frutto di un sesto in gara-1 e di un 14° in gara-2, a sua volta ritirato con la KTM #80 in panne. Il siciliano è terzo in un mondiale in cui è stato grande e talvolta sfortunato protagonista, dai Gran Premi di Lettonia e Gran Bretagna che hanno rappresentato passaggi decisamente negativi nel suo momento migliore a quello di Svezia che ha segnato la resa forzata e definitiva.
Il mondiale MX2 va dunque in archivio con il successo di Längenfelder, arrivato dopo tre medaglie di bronzo consecutive, al termine di una stagione in cui ha espresso generalmente maggiore solidità rispetto ai precedenti attacchi al titolo. Il tedesco non è apparso brillante nei Gran Premi su sabbia, terreno su cui si era già espresso molto positivamente in passato, ma il rendimento complessivo lo ha premiato a fronte di un de Wolf molto meno preciso rispetto alla formidabile cavalcata del 2024. Il tedesco ha chiuso con 928 punti contro i 919 del suo inseguitore, con Adamo terzo a 845. Nella classifica costruttori KTM si è imposta con 1110 punti a fronte dei 1003 di Husqvarna e dei 733 di Yamaha, che ha battuto al fotofinish Triumph a 726.
Classifica:

Campionato piloti:

Immagini: KTM Media Center, Husqvarna Media Center
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