Nuovo pareggio tra Guillén e Fontanesi, questa volta a favore della spagnola, ma il titolo mondiale resta in Olanda
Il primo, storico Gran Premio di Australia del WMX a Hidden Valley ha confermato Lotte van Drunen come campionessa del mondo di motocross. L’olandese è arrivata sulla pista di Darwin consapevole che un paio di piazzamenti sarebbero bastati per il raggiungimento dell’obiettivo e così è andata, con un terzo e un quarto posto che sono valsi anche un podio assoluto nell’ultimo round della stagione.
La seconda incoronazione del talento del team Yamaha de Baets è arrivata al termine di un 2025 molto complicato, poggiatosi peraltro su basi non propriamente solide a causa di un infortunio ad una caviglia riportato dalla 18enne di Gorinchem a fine novembre 2024 durante il Mini O’s negli Stati Uniti. A questo si sono aggiunti un paio di problemi di salute durante l’anno che non le hanno permesso di essere sempre al 100% della condizione. Ciononostante van Drunen si è dimostrata ancora una volta la più costante e solida, restando sul tetto del mondo del motocross in rosa.
A lottare per la vittoria assoluta in Australia sono state naturalmente le due inseguitrici, Daniela Guillén e Kiara Fontanesi, che come in Turchia si sono scambiate un primo e un secondo posto. A differenza di Afyonkarahisar è stata la spagnola ad imporsi in gara-2 e dunque nella overall, ma la medaglia d’argento nel campionato è andata alla parmense pluricampionessa del mondo. Stagione di ritorno al vertice per Fontanesi, dopo le due gravidanze e qualche annata lontana dai suoi giorni migliori, oggi al podio iridato numero 60 in carriera, mentre il 2025 di Guillén è stato irrimediabilmente condizionato dall’incidente nella prima manche in Sardegna che ha creato un passivo di punti a cui non ha mai davvero rimediato.

Si è distinta al ritorno sul palcoscenico iridato Charli Cannon, terza in gara-2 in scia a Fontanesi sul traguardo. Il risultato assoluto della quattro volte campionessa australiana è stato condizionato dalle tre cadute in cui è incappata in gara-1 mentre lottava per un’altra top 3 di manche: il settimo posto finale del sabato le ha impedito di andare oltre un quarto nell’assoluta del weekend. In ogni caso, se la pilota del team Honda Quadlock Racing voleva dimostrare di poter lottare ad armi pari con le migliori rappresentanti del circuito iridato, ci è decisamente riuscita.
La sfida tra veterane per la quarta posizione nella classifica finale si è invece risolta a favore di Larissa Papenmeier, due volte quinta di manche e quinta anche nella overall a precedere Amandine Verstappen, che dopo il quarto posto del sabato ha rimediato solo un ottavo alla domenica venendo scavalcata sul filo di lana dalla tedesca.
Altre quattro pilote locali hanno conquistato un piazzamento in top ten: settima Madi Simpson (8-9), ottava Leah Rimbas (13-7), nona Madison Healey (9-11), decima Taylor Thompson (16-6). Per larghi tratti di gara-1 è stata protagonista anche Taylah McCutcheon, sesta dopo un’eccellente partenza, ma una caduta e il conseguente ritiro di gara-2 l’hanno relegata al 13° posto nella riepilogativa.
Il secondo titolo mondiale di van Drunen arriva con 256 punti, frutto di quattro vittorie di manche e una assoluta e con nove podi parziali su 12 gare. Fontanesi segue a 249 punti contro i 248 di Guillén, risultati che hanno portato a Gas Gas il titolo costruttori con un margine di 20 lunghezze su Yamaha.
Classifica:

Campionato piloti:

Immagini: Yamaha Media Center, mxgp.com
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