La tappa tedesca fa più danni nella categoria PRO con un big one al via di gara1. A Zolder si andrà con tutto aperto e ancora Ghirelli, Jouffreau ed Ercoli a contendersi il titolo
Se a Most la prima chicane aveva fatto danno nella categoria OPEN, ad Oschersleben, prima tappa dei playoff (punteggio raddoppiato) della NASCAR Euro Series, a sorpresa il caos è arrivato nella categoria PRO con un incidente al via di gara1. Sulla dinamica si approfondirà in seguito, ma in sintesi i due che hanno pagato di più sono stati Ghirelli e soprattutto Ercoli, lontano dalle prime posizioni anche in gara2. E così la classifica, pur se rimescolata, vede ancora i due italiani e Paul Jouffreau vicini e con ambizioni di titolo. Titolo che, con un primo e un secondo posto in terra tedesca, prende la via della Grecia in OPEN grazia a Thomas Krasonis.
Prove libere
Dopo una breve pausa, la NASCAR Euro Series torna in pista ad Oschersleben per l’inizio dei playoff. Qui in Germania e poi a Zolder ad ottobre il regolamento è semplice: classifica resettata con uno scarto della regular season ed ora quattro gare complessive a punteggio raddoppiato in cui è impossibile sbagliare.
Nella entry list per la tappa tedesca 23 auto per ciascuna delle due categorie. Oltre ai consueti piloti, da notare c’è il ritorno dopo un periodo sabbatico (presenti a Valencia prima della pausa di riflessione) per il Marko Stipp Motorsport che schiera sulla #47 Alexander Graff (PRO, con lo svedese già vicecampione EuroNASCAR) ed il lussemburghese Loris Cencetti; in origine sulla entry list anche la #48 per Yevgen Sokolovskiy poi schierata invece solo in OPEN per Gordon Barnes. Salta anche il debutto in OPEN di José Peñalta che si consola con il quarto successo in quattro gare nel Rookie Challenge.

Presente come da previsioni anche Raphaël Lessard (già vincitore nella NASCAR Truck Series) che completa lo scambio euro-canadese iniziato lo scorso mese con la (sfortunata) presenza di Vittorio Ghirelli a Trois-Riviéres.
In un caldo weekend di fine estate, il venerdì di prove libere scorre via senza problemi rilevanti e tutti i piloti riescono a disputare le due sessioni da 30′ ciascuna senza intoppi che condizionano il weekend.
Nella categoria PRO il miglior tempo nella classifica combinata è di Vittorio Ghirelli (1’31.644″) a precedere il compagno di leadership in classifica generale Gianmarco Ercoli, a seguire Jouffreau, Mulders, Hezemans, Lowe (che ha sfruttato i test disputati dal team di casa Bremotion), S.Bleekemolen, Armetta, Krasonis e Doubek.
In OPEN, invece, il più veloce è Thomas Krasonis (1’32.599″) a precedere Mulders, Doubek, Toffel, Dombrowski, Linster, De Groot, Schober, Gambarotto e Tavartkiladze; fuori dalla top10 il pilota di casa Dominique Schaak che, oltre al compleanno, nel weekend festeggia anche il rinnovo del contratto per il 2026.
Qualifiche
In un sabato caldo (30 °C) e assolato, nella mattinata si svolgono le qualifiche con l’ormai consueto format di due gruppi per 10′ ciascuno e poi la Superpole ma solo per la PRO.
Il gruppo1 della PRO è tranquillo e Thomas Toffel ottiene nettamente il miglior tempo provvisorio (1’32.471″) staccando di mezzo secondo Cappelli che precede di un solo millesimo Davidson. Il gruppo2 viene invece movimentato dalla #55 di Armetta che nelle fasi iniziali fuma per un eccesso di olio nello scarico, senza conseguenze impattanti per chi lo segue.
Dopo un fuoripista per Tziortzis alla Triple (la curva a sinistra con tre punti di corda), il primo giro di Ghirelli è già un 1’31.628″ che vale la pole provvisoria e il secondo passaggio, solo 0.005″ più lento, fa capire a tutti la forma della #24. Dietro di lui Jouffreau è momentaneamente secondo fino al 1’31.845″ di Ercoli che lo porta vicino al connazionale. La top10 della Superpole viene completata da Jouffreau, un Mulders ancora veloce dopo Most, Hezemans, Krasonis, Armetta, Toffel, S.Bleekemolen e a sorpresa Makes che elimina il connazionale Doubek per 0.051″. Out anche Lowe per un problema al carburatore (12°).
Nella Superpole con i consueti due giri lanciati, il primo passaggio sarebbe da vivere in parallelo: T1 quasi identico per i tre big, il T2 va a Ghirelli, il T3 ad Ercoli. Risultato: Ghirelli pole provvisoria in 1’32.292″, Jouffreau a 0.018″, Ercoli a 0.038″. Nel secondo giro tutti si migliorano, tuttavia Vittorio fa il parziale record in ogni settore. Pole position per Ghirelli (1’31.877″) staccando di ben 0.357″ Ercoli e di 0.423″ Jouffreau; ad oltre mezzo secondo (ma non troppo distante) Mulders, poi Krasonis, Hezemans, Armetta, Bleekemolen, Makes e Toffel.
Nella OPEN nel gruppo1 da notare un testacoda per Beers all’insidiosa tripla chicane, ma il pericolo vero è come torna in pista davanti ad O’Brien ed i giri cancellati per track limits in curva9 a van Laere (e poi in seguito a De Groot, non in palla in questo weekend). La pole provvisoria è di Cappelli (1’32.706″), tuttavia lo show nel gruppo2 è di Bruno Mulders che, migliorandosi in sequenza, con il suo 1’32.375″ conquista la prima pole nella NASCAR Euro Series precedendo Toffel, Krasonis (ping pong fra i due per la prima fila), Cappelli, Linster, Dombrowski, Schober, Marzi ed O’Brien.

Gara1 EuroNASCAR PRO
20 giri di fuoco in programma sotto il sole di Oschersleben, ma nessuno si immagina quello che succederà alla prima curva. O forse lo scenario è talmente immaginabile che nessuno ci pensa. Fin dallo spegnimento dei semafori si nota che la seconda fila è partita meglio della prima e il gruppo di testa arriva compatto in curva1. In curva2 ci sono auto sparse ovunque fra pista, erba e ghiaia.
La prima impressione è quella di una spinta da dietro, Jouffreau si era reso protagonista non positivo già l’anno scorso nello stesso punto, ma l’analisi della moviola post gara lo scagionerà. Succede tutto fra i due italiani: Ercoli scatta bene e dall’esterno forse stringe troppo in curva1, ma lo spazio per Ghirelli sul cordolo c’è, anzi la #24 non tocca nemmeno il salsicciotto verde. È proprio Vittorio che scivola quel tanto che basta verso destra per toccare Gianmarco che viene mandato in testacoda nella ghiaia all’interno di curva2.
Da qui, il big one. Ghirelli forse si potrebbe salvare, ma Mulders è già lì, lo tocca e anche la #24 finisce nella stessa zona. Bruno e Jouffreau potrebbero ancora evitare l’incidente, ma Ercoli senza controllo sta attraversando la pista, centra l’olandese sulla anteriore destra mentre Paul deve andare dritto nell’erba per evitare ogni contatto. Dietro è quasi impossibile evitare danni, Armetta viene toccato duro da Bleekemolen che scarta per evitare Ghirelli così anche Makes alle loro spalle rimane senza muso.
La #24 si ferma all’improvviso dietro alla #55 nella piroetta di Armetta e Doubek non può evitare Ghirelli, si ferma senza troppi danni, ma da dietro arriva Graf che lo tampona da dietro e solleva il retrotreno della #7 sul muso della #47 e da dietro arrivano anche Delsaux e Rehberg a completare l’opera. Trascurabili, relativamente, altri contatti minori per evitare le vetture, soprattutto per chi riesce a tagliare verso destra.

In pratica c’è solo una vettura che è uscita indenne dall’ingorgo ed è quella di Liam Hezemans che inizia una fuga prontamente fermata – ovviamente – dalla safety car. La classifica dei superstiti dopo il primo giro vede dunque Liam al comando su Toffel, Davidson, Bleekemolen, Kajaia, Maggi, Lowe, Jouffreau, Faraonio, Lessard, Cappelli, Tziortzis, Makes, Krasonis (che ha seguito meno efficacemente Jouffreau), Armetta, Miura e appena 17° e 18° Ercoli e Ghirelli. Delsaux e Rehberg quasi ko, Mulders ritirato come Graf mentre Doubek perde addirittura 10′ (un po’ per colpa dei commissari) e tre giri complessivi per essere rimesso con quattro ruote a terra e ripartire.

La conta dei danni è notevole: Ercoli al retrotreno, soprattutto alla posteriore sinistra e poi lo si vede senza paraurti, Ghirelli ha muso e paraurti ammaccati, Bleekemolen ha il naso storto, Makes direttamente senza muso, per gli altri carrozzeria ammaccata.
Dopo la lunga caution, si riparte in fila indiana con 15 giri da completare e tante incognite sulle prestazioni delle vetture. Toffel scatta bene, ma poi vede la #30 scappare via (2.2″ guadagnati in un solo passaggio) e viene pure infilato da Davidson in curva3 dopo essere andato troppo largo in 2; nello stesso punto Jouffreau supera Kajaia. I guai non sono finiti e Maggi manda in testacoda Bleekemolen, alle loro spalle Lowe mette due ruote sull’erba ma evita i guai. Makes torna ai box mentre Jouffreau ha già ripreso Toffel.
Davidson, tuttavia, si vede che in curva soffre e quindi Hezemans scappa ulteriormente mentre il gruppo si ricompatta dietro all’inglese con Lowe che entra in top5 superando Kajaia (che ha il cofano ballerino) alla chicane. Recupera anche Krasonis che supera Tziortzis, ma a sorpresa due giri più tardi il cipriota tornerà davanti al greco. Ghirelli ed Ercoli, in tandem, cercano la rimonta, tuttavia pare chiaro che i danni alla #11 siano maggiori di quelli della #24.
Jouffreau, dopo un giro di studio, tenta il sorpasso all’ultima curva su Toffel, ma si deve riaccodare all’unico non Junior in top5. La sorpresa arriva al nono giro quando Lowe di slancio passa Paul all’esterno della prima curva e Garrett probabilmente strabuzza gli occhi vedendo davanti a lui Davidson e Toffel scambiarsi le fiancate verso curva3. Thomas passa in curva3 e Lowe lo segue subito. Armetta torna ai box e si ritira.

La classifica si va ancora assestando: Cappelli supera il tappo Maggi e poi subito cerca l’attacco a Faronio in curva1. La manovra riuscirà all’esterno della chicane, poi nell’incrocio la #22 deve allargarsi e viene passato da tutti gli inseguitori. Nello stesso giro Ghirelli scavalca Ercoli. La direzione gara allunga la corsa di due giri vista la safety car.
Lowe firma il giro più veloce al decimo passaggio e riprende un Toffel che ormai non vede più Hezemans. Faraonio finisce in testacoda all’ultima curva e in un primo momento viene investigato Ghirelli per un contatto da dietro, ma poi arriverà la NFA. A metà gara Hezemans guida con 6.1″ su Toffel, 6.5″ su Lowe, 7.6″ su Jouffreau (che si prende il GPV), 9.7″ su Davidson, 13.1″ su Kajaia, 13.5″ su Cappelli, 15.7″ su Lessard, 16.4″ su Tziortzis e 17.5″ su Krasonis con Ghirelli 12° (+20.1″) ed Ercoli 13° (+22.5″).
Mentre Liam gestisce là davanti e punta sporadicamente al giro più veloce, e alla pole di gara2, la sfida è a tre per due gradini del podio dato che Toffel, Lowe e Jouffreau si sono ricompattati con Thomas già in difesa. Paul si fa vedere su Garrett e l’elastico prosegue. Nuovo colpo di scena ai -9: Davidson rallenta di colpo sul traguardo per un problema meccanico; Jack riuscirà a chiudere la gara ma girando molto lentamente. Rodeo per Cappelli che tenta il sorpasso su Kajaia alla chicane, ma deve tagliare sull’erba senza perdere posizioni; poi si verrà a sapere che il georgiano ha toccato la #5 e Davit si prende 5″ di penalità.
Il georgiano rappresenta l’ostacolo principale per un gruppo a cui Ghirelli si è riagganciato. Cappelli è il primo passare, un po’ a ruote bloccate in curva1. Ma l’attenzione è tutta sul terzetto là davanti, fra escursioni parziali sull’erba e finte di attacco all’ultima curva. Ai -7 Ghirelli passa il teammate Krasonis.
La contesa si risolve ai -6: Toffel sbaglia curva1, arriva lungo, Lowe evita la #34 che torna in pista e si prende il secondo posto. Cappelli intanto è scappato approfittando del fatto che Lessard fatichi a superare Kajaia.

Anche Jouffreau scavalca in curva1 Toffel ai -5 e subito si lancia all’inseguimento della #99. Lessard riesce a passare Kajaia, tuttavia Cappelli è già 1.5″ più avanti. Il georgiano alza bandiera bianca e si infilano anche Tziortzis e Ghirelli (col rischio all’esterno della chicane).
Ai -4 piccolo allarme per Hezemans che perde 2″ di colpo da Lowe, poi tuttavia torna in assetto da gara e non ci sono ulteriori guai. Guai che invece ha ancora Toffel che finisce fuori pista in curva2 nel cambio di direzione, ma il vantaggio è tale (15.6″) che mantiene il quarto posto. Gli ultimi tre giri vedono l’intensificazione del duello fra Lowe e Jouffreau, Paul si fa vedere ma non trova il varco buono.
Liam Hezemans vince gara1 della PRO davanti a Lowe (+2.9″, miglior risultato in carriera), Jouffreau (+3.2″) con il podio della Junior che coincide con quello assoluto, poi Toffel (+18.0″), Cappelli (+23.5″), Lessard (+26.1″, ma fuori campionato), Tziortzis (+27.0″), Ghirelli (+28.1″), Krasonis (+31.0″) e Kajaia (+35.2″) con Ercoli solamente 12° dietro a Maggi. 16 a pieni giri (incluso Davidson a 50″), a -1 Rehberg, a -3 Doubek, a -5 Bleekemolen, ritirati gli altri.

Mentre si nota già la griglia di gara2 (Jouffreau in pole su Hezemans, Lowe, la sorpresa Ghirelli e Toffel mentre Ercoli è appena 16°), l’attesa è tutta ovviamente per le decisioni della direzione gara. La moviola ci mette molto, ma alla fine ad essere penalizzati sono Doubek (10″) per un contatto in corsa, Maggi con 30+30″ per un doppio drive through ma soprattutto Ghirelli con 10+10″ per l’incidente al via di cui viene ritenuto il responsabile maggiore. Vittorio perde così parecchi punti scivolando al 13° posto in classifica.
Gara1 EuroNASCAR OPEN
Dopo i guai di gara1 per la PRO, la vera sorpresa è che tutte e 23 le auto, tranne la #77 che arriva a gara iniziata dopo profonde riparazioni, si schierano in griglia per la OPEN nel tardo pomeriggio. Certo, si trattiene il fiato fino all’ultimo, non per Marzi e De Groot, ma addirittura per l’intera prima fila di Mulders e Toffel, assenti durante la grid walk e che arrivano in piazzola solo per l’accensione dei motori. Certo, non tutti solo al 100% e il muso svolazzante di Dombrowski lo dimostra.
Bandiera verde per i 16 giri in programma e Mulders scatta bene, al limite del sospetto troppo bene ma la direzione gara omologa la partenza. Toffel riesce a difendere la seconda posizione davanti a Krasonis che già preme sullo svizzero vedendo il giovane olandese allungare (e il vantaggio di Bruno sul traguardo è già 1.5″). Dietro di loro sia Linster che Dombrowski mettono due ruote sull’erba e così Cappelli mantiene il quarto posto, con Claudio che addirittura ci prova – senza successo – su Krasonis all’esterno dell’ultima curva.
Nel secondo giro Mulders non allunga ulteriormente, la situazione rimane stabile e relativamente tranquilla, Doubek si fa vedere su Dombrowski mentre Marzi esce dalla top10 (poi si prenderà anche 5″ di penalità per track limits), passato da Gambarotto ed O’Brien. Con il passare dei metri Cappelli si stacca da un Krasonis all’apparenza prudente, tuttavia Linster non è vicinissimo.
Al sesto giro, oltre al sorpasso di Tavartkiladze su Cencetti ma con i due nettamente fuori dalla top10, è decisamente più importante quello di Linster su Cappelli per il quarto posto. Gil stacca subito l’italiano che se la deve vedere con il gruppo composto da Dombrowski, Doubek, Schober e anche un Gambarotto in crescita è nei paraggi.
La muraglia di Toffel crolla all’ottavo giro quando finisce largo in curva3 (l’inizio di problemi ai freni) quel tanto che basta per aprire la porta a Krasonis che passa facilmente. Anche Cappelli è in difficoltà e tiene a fatica Dombrowski alla chicane, traverso invece per O’Brien per attaccare un Gambarotto che ha il paraurti che si muove. A metà gara Mulders ha 1.6″ su Krasonis, 2.8″ su Toffel, 5.9″ su Linster, 8.6″ su Cappelli, 9.1″ su Dombrowski, 9.3″ su Doubek, 9.9″ su Schober e 10.3″ su O’Brien e Gambarotto che sono affiancati sul traguardo con l’italiano che rimane davanti in curva1.
Krasonis a pista libera forza subito e nel primo giro disponibile recupera subito quattro decimi al Mulders, dietro l’elastico prosegue ed ora è Doubek a staccarsi leggermente e vedere Schober vicino negli specchietti. Il doppiaggio di Wise crea un po’ di panico nel gruppo, ma le posizioni non cambiano.
Krasonis arriva subito e già ai -6 è a mezzo secondo dal leader, il gruppo è ormai staccato e Cappelli, a ruote fumanti all’ultima curva, cerca ancora di tenere la top5. Ai -5 Gambarotto finisce fuori pista in curva2, Marzi prova ad approfittarne subito e si porta dietro parecchi inseguitori. I leader, intanto, hanno raggiunto Happinessa da doppiare a velocità ridottissima, Mulders rischia nella manovra, Krasonis cerca di infilarsi sul traguardo, tuttavia la vettura #72 ha velocità di punta e il greco si deve riaccodare.
La stessa scena arriva al giro seguente con Krasonis che si fa vedere, ma poi torna in scia. La sorpresa a circa 4″ è che Linster ha ripreso Toffel dopo un giro lento dello svizzero a causa di un errore o del doppiaggio della #77; il sorpasso arriva nel T3 al giro seguente. Bruno è abile nella difesa all’ultima curva e non concede mai spazi alla #13 ed il duello si fa avvincente.
L’ultimo vero colpo di scena è ai -3 quando Schober attacca Doubek in uscita da curva3 ed i due arrivano affiancati alla Triple, troppo affiancati ed il contatto provoca la foratura della anteriore destra di Patrick che deve parcheggiare amaramente a bordo pista.
Anche ai -2 Krasonis attacca sul traguardo ed è la chance più ghiotta per Thomas visti i soli 0.095″ di separazione alla linea, tuttavia prevale la correttezza, in curva1 i due avversari mantengono la distanza laterale e Mulders rimane al comando. Ora la #72 è più in difficoltà e deve difendersi anche in altre zone della pista, ma ancora una volta l’olandese resiste. All’ultimo giro Krasonis arriva un po’ impiccato alla prima curva, sembra già fatta per Bruno, tuttavia il greco torna sotto alla Triple per un po’ di braccino per il rookie. Thomas prova a tuffarsi all’esterno della chicane, all’ultima curva arriva giusto per un piccolo bump&run ma non basta.
Bruno Mulders conquista la prima vittoria in NASCAR Euro Series battendo al termine di una clamorosa lotta Krasonis (+0.168″), a seguire Linster (+2.9″), Toffel (+3.7″), Cappelli (+5.7″), Dombrowski (+9.4″), Doubek (+16.3″), O’Brien (+17.1″), Marzi (+17.7″) e Tavartkiladze (+18.1″). Nel post gara penalità di 10″ per Schober (contatto evitabile) e Marzi (track limits) e di 5″ (stesso motivo) per Richard e Barnes mentre viene tolta quella a Gambarotto; in tal modo ad entrare in top10 è Beers.

Col giro più veloce, Krasonis conquista la pole per gara2 davanti a Mulders, Toffel, Cappelli, Linster, Schober, Gambarotto, Marzi, Dombrowski e Doubek.
Gara2 EuroNASCAR OPEN
Dopo la classica conta dei danni del warmup, gara2 della OPEN, sempre sui 16 giri, è in programma sotto in cielo completamente diverso dal sabato. Il cielo è più coperto, c’è più vento, meno caldo e soprattutto un rischio pioggia non nullo.
Alla bandiera verde Mulders è perfetto nello scatto e già in curva1 è nettamente al comando davanti a Krasonis; a seguirli sono Toffel, Cappelli e Linster che fatica a tenersi dietro Schober in una partenza pulita. Anche Gambarotto è combattivo e segue l’austriaco, ma la lotta fiancata contro fiancata è quella che segue fra Marzi e Dombrowski mentre Doubek non è stato ancora brillante e deve accodarsi alla Triple pure a O’Brien.
Vanno via subito in quattro, divisi in 2+2, l’inseguimento vero inizia alla chicane del primo giro e lo si vede dal numero di vetture che in uscita mettono due ruote nella ghiaia sollevando il polverone. Chi si fa vedere è Schober che ci prova su Linster all’ultima curva. Nemmeno Toffel ne ha e nel secondo giro la coppia Mulders-Krasonis scappa via. O’Brien supera Marzi e si mette in caccia di Dombrowski.
All’inizio del terzo giro Gambarotto blocca l’anteriore in frenata di curva1, taglia curva2 e nel tornare in pista quasi centra O’Brien mentre Marzi deve andare sull’erba per evitare il connazionale e scivola quasi in coda. Valentino si prenderà quasi immediatamente 5″ di penalità per rientro pericoloso. Questo errore della #11 spacca il gruppo e le coppie al comando diventano tre e ben separate.
Nel quarto giro Krasonis decide di rompere gli indugi, recupera i quattro decimi di ritardo e verso la chicane è già sul paraurti della #72 che decide di andare subito a coprire l’interno. Bruno rimane al comando, ma si capisce da che parte sia oggi l’inerzia. Intanto le coppie sono diventate quattro (l’ultima è Dombrowski-O’Brien) dato che Doubek non tiene nemmeno questo passo.
Inizia a farsi sentire anche Cappelli nel quinto giro, al punto che Toffel deve prima mettere due ruote sulla terra e poi pure lui difendersi alla chicane. Claudio sbanda vistosamente in percorrenza, ma tiene la barra dritta puntando il podio. Linster e Schober ringraziano e si avvicinano a loro. Nel giro successivo pure l’austriaco si fa vedere. Penalità di 5″ per De Groot per track limits in curva9.
È ancora Cappelli, nello stesso punto, il vero protagonista del gruppo, Toffel visibilmente non ne ha e così in lotta per il terzo posto ora sono davvero in quattro. Al settimo giro Krasonis si rilancia, al punto che Mulders deve difendersi già in curva3, poi alla chicane altro approccio all’interno che costa caro all’olandese. Il greco accelera meglio in uscita, ci prova all’esterno della penultima curva e tenta l’incrocio, Bruno blocca deciso e Thomas si tuffa ancora all’esterno. L’accelerazione sul dritto, come al sabato, alla fine premia l’olandese. Dietro di loro, non inquadrati, Linster e Schober hanno superato Cappelli.

Nuovo giro, altro attacco per Krasonis: Mulders si tiene a centro pista verso curva3, la #13 finta all’esterno, poi all’ultimo si tuffa all’interno e per poco non arriva l’incidente, ma le posizioni non cambiano. Krasonis ci prova “alla Cappelli” all’esterno della chicane, tuttavia non passa. Bruno resiste ancora, ma la battaglia ispira gli inseguitori che all’ultima curva hanno completato il ricongiungimento.
Krasonis, intanto, è già andato nuovamente all’esterno e stavolta ha l’interno di curva1, sul traguardo è già davanti, ma Mulders ha la velocità di punta e in curva2 restituisce il favore: a metà gara in lotta per la vittoria ci sono clamorosamente ben sei vetture. A questo punto ad attaccare in curva3 è Schober che si prende il quarto posto da Linster completando la manovra alla Triple.
Appena Mulders e Krasonis smettono di lottare per qualche secondo, subito guadagnano un paio di metri su un Toffel ancora evidentemente al gancio e così l’austriaco attacca subito in vista della chicane, ma si deve riaccodare. Bruno è ormai al limite pure lui e lo si capisce quando, dopo l’ennesima difesa su Krasonis, spunta dal nulla Toffel che ci prova lui stesso all’esterno del greco. Chi proprio non vuole restare in scia è Cappelli che tenta la manovra sul lussemburghese all’esterno della penultima curva, tuttavia finisce sulla ghiaia e si salva sfruttando la pit entry.
Mancano sette giri al traguardo, ma in molti vorrebbero che non finissero mai: Krasonis ci riprova sul dritto su Mulders, dietro di loro Schober approfitta del mancato successo di Toffel per affiancare lo svizzero. La #13 si accoda, la #3 invece sale sul podio e in pochi metri scava il solco formando così due terzetti. Ma questo dettaglio dura poco, poi si torna su Mulders, ancora in difesa a centro pista verso curva3. La difesa è talmente frenante che Schober si lancia all’esterno per superare la #13, senza però successo.
L’unica distrazione in questo momento è l’uscita di pista ed il ritiro di O’Brien contro le gomme della Triple. Poi si torna subito sui leader con Mulders che deve chiudere la porta all’ultima curva a Krasonis al punto che Schober tenta l’incrocio ma taglia troppo e pizzicando il cordolo perde qualcosa in accelerazione. Ed i 3+3 tornano sei. All’orizzonte si vede finalmente anche Doubek che ha superato Dombrowski e gira 1″ più veloce dei leader, ma è a 5″ da Cappelli.
-6: sul dritto Toffel riesce a difendersi da Linster, ma le emozioni non sono finite qua. Mulders ancora in difesa in curva3, ma più interno e funziona. Verso la chicane ancora difesa per Bruno ma anche per Toffel che si stava staccando nuovamente. Posizioni nuovamente invariate in uscita, anzi no: Linster si allarga troppo e Cappelli lo supera all’esterno della penultima curva. Claudio si intraversa nuovamente in accelerazione, ma la tiene. Mulders ancora in blocco e, mentre Wise torna ai box ritirandosi, di nuovo gruppo compatto.

-5: in curva3 tutti calmi, anche se stavolta è Krasonis a tenere a bada Schober mentre Cappelli prova ad infilare il muso all’interno di Toffel che perde ancora metri dai leader. Nel complesso pare un giro in cui molti tirano il fiato in attesa del gran finale, ma la chicane dice altro. Mulders ancora in difesa, Toffel lo stesso, Schober sornione in attesa e così all’ultima curva sono tutti di nuovo vicini.
Le muraglie stanno però crollando sotto il peso di 12 giri di battaglia furente: Krasonis va all’esterno di Mulders all’ultima curva, Cappelli invece all’interno di Toffel. L’accelerazione del greco stavolta è talmente bruciante che sul traguardo è già una lunghezza davanti all’olandese e la velocità di punta della #72 stavolta non basta per recuperare. Dietro di loro Toffel è finito largo e non solo è passato Cappelli, ma pure Linster che di slancio ci prova su Claudio. Non va e la nuova classifica all’inizio dei -4 vede dunque Krasonis nuovo leader su Mulders, Schober, Cappelli, Linster e Toffel.
Il greco cerca subito l’allungo e lo trova, favorito soprattutto dal fatto che Mulders ha perso probabilmente la concentrazione ed arriva lungo in curva3 aprendo la porta a Schober, Cappelli e Linster mentre Toffel ha già perso terreno. 12 giri di totale equilibrio decisi in poco meno di 2 km, dato che (nessuno può saperlo) le posizioni non cambieranno fino al traguardo.
Intanto però Cappelli spinge ancora, sia per attaccare Schober, sia per difendersi da Linster. Mulders cerca ancora di restare con loro, tuttavia pian piano perde terreno. Chi invece è entrato nell’inquadratura ai -3 è Doubek che, con Dombrowski in scia, è a solo 1.9″ da Toffel. Cappelli prosegue col suo rodeo, perde metri da Schober e quindi la lotta rimanente sembra quella per il terzo posto, oltre a quella per il quinto fra Mulders e Toffel. A un giro e mezzo dalla fine l’olandese inizia a respirare mentre è lo svizzero a dover guardare negli specchietti. L’ultimo giro, tuttavia, paradossalmente (almeno in vetta) è il più tranquillo di tutti.
Thomas Krasonis vince una fenomenale gara2 della OPEN precedendo sul traguardo i ritrovati Schober (+1.6″) e Cappelli (+2.2″), poi Linster (+2.6″), Mulders (+5.7″), Toffel (+6.0″), Doubek (+6.1″), Dombrowski (+7.6″), Beers (+12.6″) e Tavartkiladze (+13.9″), tuttavia dopo la corsa Beers viene penalizzato addirittura di 10 posizioni per l’incidente con De Groot (poi 13°) all’ultimo giro. E, solo in questo momento, su Oschersleben inizia a cadere qualche goccia di pioggia.
Krasonis mette una mano sul titolo, anche se tutto rimane ancora aperto: con i suoi 316 punti, il greco precede in classifica generale Doubek (-35), Mulders (-48), Dombrowski (-54), Tavartkiladze (-61), De Groot (-65), Schober (-70), Cappelli (-90), Schaak (-102) e Linster (-108). Tecnicamente a Krasonis non basterebbero due secondi posti (si perderebbero 36 punti da un eventuale cappotto), tuttavia viste le dinamiche di gara potrebbe essere questo uno scenario sufficiente a Zolder per vedere Thomas trionfare.
Gara2 EuroNASCAR PRO
I 20 giri della PRO che chiudono il weekend hanno anch’essi l’incognita del meteo. La pista si presenta praticamente asciutta e tira un forte vento che potrebbe portare della pioggia verso fine corsa, ma non succederà questo. Dopo aver risolto anche i dubbi riguardanti Bleekemolen, Faraonio ed Armetta (i primi due si schierano in griglia all’ultimo dopo la grid walk, l’ultimo parte dalla pit lane), l’attenzione di tutti è su Ercoli che, dopo l’incidente in gara1 è soltanto 16° in griglia e punta quindi al bonus delle posizioni guadagnate (otto punti potenzialmente fondamentali) mentre Ghirelli è riuscito a compiere un buon giro nonostante i danni e si schiera quarto dietro a Jouffreau, Hezemans e Lowe e davanti a Toffel, Krasonis, Cappelli, Doubek, Bleekemolen e Lessard.
Alla bandiera verde partenza pari per la prima fila, Hezemans tiene l’esterno in curva1, l’interno in curva2 ed infine completa il sorpasso in curva3; a seguire Ghirelli e Lowe. Alla prima curva testacoda per Delsaux, quasi sicuramente toccato da dietro e nel parapiglia a dover alzare il piede è Ercoli che scende al 19° posto. Chi trova il varco buono è invece Mulders che, dall’ultima fila, è già in top15 e quindi gli otto punti viaggiano in direzione Paesi Bassi.
Nel resto del primo giro Lowe si deve guardare da Krasonis, il quale a sua volta ha dietro Toffel e Doubek con lo svizzero che passa il ceco alla Triple. Sul traguardo Lessard, Davidson e Miura sono affiancati ma devono difendersi da Makes, Tziortzis (che ha il passaruota anteriore sinistro danneggiato) e Mulders. Il giapponese finisce largo, poi Makes allarga Lessard in curva3 e così Bruno ringrazia per le acque che si aprono davanti a lui ed è già 11°.
Al comando, intanto, Hezemans fatica a prendere la corda, forse ha un po’ di sottosterzo e così Jouffreau e Ghirelli sono vicini a lui. Paul preme sulla #30 nell’ultimo settore e non si avvede di Ghirelli che si tuffa all’esterno dell’ultima curva e passa in seconda posizione all’inizio del terzo giro.
Liam non ha il passo per andare e così non solo Ghirelli gli si incolla, ma dietro a Jouffreau arrivano anche Lowe, Krasonis, Toffel e Doubek per un gruppo di testa da sette vetture. Ben presto rimangono però in sei: all’inizio del quarto giro Krasonis tira dritto in curva1 per un evidente problema meccanico ed il greco è costretto al ritiro. La sua #13 si ferma nei paraggi e questo è da ricordare fra poco.
La sorpresa spezza il gruppetto: un terzetto composto da Hezemans, Ghirelli e Jouffreau mette Lowe nel limbo, poi Toffel in difesa su Doubek con i due ripresi da Cappelli. Chi è scatenato, anche grazie alle gomme più fresche in seguito al prematuro ritiro di gara1, è Mulders che è ora nono ed ha raggiunto col giro più veloce Bleekemolen. Anche Ercoli sta lentamente recuperando, ma è ancora 12° alle spalle di Tziortzis.
Mentre in vetta c’è un po’ di elastico, Toffel quasi di slancio riprende e supera Lowe sul rettilineo principale completando la manovra in curva1. Passano pochi secondi e dalla direzione gara arriva la comunicazione: lo svizzero deve ridare la posizione alla #99 in quanto erano esposte le bandiere gialle per la vettura di Krasonis ferma fuori pista. Il problema per Toffel ora però è enorme, dato che dietro a Lowe sono vicini anche Doubek, Cappelli, Mulders e Bleekemolen.
Lo svizzero nel corso del settimo giro prova a limitare i danni, ma gli avversari sono furbi: Lowe viene fatto ripassare in curva2, ma in accelerazione si infila anche Doubek, in curva3 piazza l’affondo anche Cappelli mentre Mulders non ne approfitta. Davanti, nel frattempo, Ghirelli lancia un nuovo attacco ad Hezemans tornandogli vicino. Ercoli supera ora Tziortzis.
Dopo otto dei 20 giri in programma, la corsa cambia volto: sul traguardo la vettura di Hezemans sembra perdere colpi e non passa solo Ghirelli, ma anche Jouffreau. Sul momento non si capisce cosa sia successo, ma il fatto che Liam perda in quel giro 3″, anche in quello successivo il divario è lo stesso e questo fa propendere per un nuovo guaio meccanico per la #30. La risposta è affermativa: problemi al cambio che verso fine corsa, a posizioni ormai completamente perse, porteranno al ritiro.
La smania di passare l’olandese porta Mulders a farsi sentire col muso in curva2 su Toffel, alla piega successiva lo svizzero restituisce il favore allargandosi maliziosamente e portando Bruno nell’erba. Il compagno di squadra Bleekemolen torna sotto, ma dopo un paio di curve affiancati Mulders resta davanti. A metà gara Ghirelli guida con 1.0″ su Jouffreau, 3.4″ su Lowe, 3.9″ su Doubek, 6.6″ su Cappelli, 6.8″ su Toffel, 7.8″ su Hezemans, 8.2″ su Mulders, 8.4″ su Bleekemolen e 10.1″ su Ercoli che ha appena superato Davidson.
Detto che da questo punto in poi Ghirelli allunga senza problemi in progressione, l’intoppo Hezemans favorisce Ercoli che riprende Bleekemolen, ma il sorpasso di slancio per Gianmarco non arriverà. All’ultima curva ai -8 Toffel è vittima di un mezzo testacoda (forse toccato da Mulders) che gli fa perdere tre posizioni scivolando in fondo alla top10.
Mentre Doubek riprende Lowe e lo affianca sul rettilineo e in curva1-2 completando l’opera ai -6 in curva3, arrivano le prime penalità: 10″ per Faraonio e Makes per falsa partenza. Paga anche Kajaia che torna ai box (con lui Hezemans) al rallentatore mentre Cappelli fatica a tenersi dietro Mulders con Bruno che ha il muso danneggiato.
Ai -3 il colpo di scena: Ercoli viene penalizzato di 5″ per track limits in curva9 e Gianmarco non ha questo margine sugli inseguitori, dunque rischia di perdere parecchi punti. Stessa sorte al giro successivo per Lessard.
Sul traguardo Ghirelli vince gara2 della PRO davanti a Jouffreau (+4.5″), Doubek (+8.7″, malgrado il collo bloccato), Lowe (+9.3″), Cappelli (+12.6″), Mulders (+12.7″, a soli 0.055″ dalla top5), Ercoli (+18.5″), Bleekemolen (+19.9″, sorpasso subito all’inizio dell’ultimo giro), Toffel (+20.1″) e Davidson (+22.7″), ma la #11 scende al 10° posto dopo la penalità con sei punti lasciati sul tavolo. A seguire Tziortzis, Armetta, Maggi, Lessard, Graff, Miura, Makes, Rehberg, Delsaux, Faraonio ed i ritirati Hezemans, Kajaia e Krasonis.

Ghirelli si riscatta dunque dopo il (presunto) errore di gara1 e torna in testa al campionato con appena quattro lunghezze su Jouffreau e 18 su Ercoli. Gli altri sono fuori dai giochi con Lowe balzato al quarto posto ma a -46, poi Krasonis (-55), Hezemans (-63), Bleekemolen (-63), Doubek (-68), Tziortzis (-72) e Cappelli (-94). A Zolder sarà dunque ancora sfida a tre per il titolo più prestigioso, ancora sfida fra Ghirelli, Jouffreau ed Ercoli.
I prossimi appuntamenti
La stagione 2025 della NASCAR Euro Series si chiuderà il weekend dell’11 e 12 ottobre a Zolder in Belgio con l’assegnazione dei titoli del Rookie Challenge e poi della OPEN e della PRO Series.
Immagine: Media NASCAR Euro Series
AVVISO: Se vuoi ricevere le notifiche dei nuovi articoli pubblicati, scegliendo tu per quali categorie abilitare gli avvisi, collegati al nostro NUOVO GRUPPO TELEGRAM
Stai visualizzando da visitatore. Accedi o registrati per navigare su P300.it con alcuni vantaggi
È vietata la riproduzione, anche se parziale, dei contenuti pubblicati su P300.it senza autorizzazione scritta da richiedere a info@p300.it.
Supporta P300.it
Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi sostenere il nostro lavoro, puoi aiutarci con un piccolo contributo.P300.it è una realtà totalmente indipendente, il tuo supporto è per noi importante.