La prima corsa austriaca del TCR Europe è stata condizionata da una bandiera rossa per un maxi incidente dopo la terza curva
Dal Red Bull Ring – Una corsa da alti e bassa la prima del TCR Europe in Austria, dove la serie regionale sta disputando la quinta tappa del 2025. La gara è stata caratterizzata da un maxi incidente nella discesa verso la Schlossgold che ha costretto diversi piloti al ritiro, con due vetture estremamente danneggiate. Alla bandiera a scacchi, però, Eric Gené ha conquistato la sua prima affermazione in carriera.
Lo spagnolo ha resistito mentalmente a Nicolas Taylor, a sua volta al primo podio europeo, il quale a sua volta ha dovuto difendersi per venti minuti da Marco Butti, aggressivo e attendista di un errore del canadese per superarlo e mettersi a caccia del rivale in campionato, ora nuovo leader della classifica.
Graduatoria dei piloti stravolta dato che l’ex leader Teddy Clairet non è riuscito ad andare oltre il 12esimo posto, dopo un’ottima partenza, ma un gara non incisiva alla ripresa dalla bandiera rossa.
CRONACA DELLA GARA
Allo spegnimento dei semafori, ottimo lo scatto da parte dei primi, che hanno mantenuto tutti la propria posizione, con Baldan che ha dovuto soffrire maggiormente in quanto attaccato da un ottimo Kircher, che però lo ha toccato andando a danneggiare l’Audi del padovano, senza che però quest’ultimo andasse a compromettere definitivamente la sua corsa.
Certamente il pilota di Aikoa ha sofferto durante il corso della gara per il danno riportato, mentre il tedesco ha successivamente subito una penalità di cinque secondi per questa manovra.
Nelle retrovie invece Andersson ha fatto diversi passi in avanti, così come il leader del campionato Teddy Clairet.
Il clou del primo giro è però avvenuto dopo curva tre quando un contatto che ha coinvolto Cimenes e Brickley, ha visto l’italiano intraversarsi, ma anziché finire fuori pista è tornato al centro della carreggiata generando una carambola.
Nel caos e fumo che si è generato, diversi sono stati poi i piloti coinvolti, con Junui Park e l’italiano a subire le peggiori conseguenze sulle proprie vetture; quest’ultimo non prenderà parte alla corsa di domani.
I due piloti sono usciti fortunatamente illesi anche se poi trasportati in centro medico, con il coreano andato anche in ospedale per ulteriori accertamenti, dato che le cinture sono andate a forzare sulla zona pelvica causandogli intenso dolore.
In ospedale per controlli è andato anche Felipe Fernández, in quanto ha accusato un problema a un piede, mentre tra i coinvolti senza particolari conseguenze ci sono stati anche Sandro Pelatti e Filippo Barberi, entrambi costretti successivamente al ritiro.
Dopo circa venti minuti di interruzione, le vetture – ferme in fast lane – sono tornate in pista alle spalle della Safety Car che ha comandato il gruppo per un paio di tornate, prima di cedere nuovamente la testa a Eric Gené.
Alla ripartenza Gené ha messo qualche metro di vantaggio su Taylor, ma il canadese è riuscito subito a reincollarsi nel lungo rettilineo verso curva 3, mentre Butti è rimasto lì in zona seguito da Baldan. Più distanziato invece Brickley che ha perso terreno sui primi quattro.
La fase centrale della gara non ha regalato particolari spunti in quanto i piloti hanno deciso di non forzare, ad eccezione di Hart che, al settimo giro ha attaccato Concepción colpendolo sulla portiera destra, già abbondantemente danneggiata nel contatto al via. Lo spagnolo si è trovato quindi a dover cedere diverse posizioni, scivolando fuori dalla Top10.
Durante l’ottavo giro, piccolo momento di difficoltà per Taylor che, dopo essere uscito di traverso da curva 6, è finito largo in curva 9 trovandosi così Butti negli scarichi e soprattutto finendo a oltre un secondo di gap da Gené. Il canadese però si è rimesso subito in carreggiata andando a ritrovare qualche decimo perso al passaggio precedente.
Al principio degli ultimi cinque minuti a infiammare il circuito sono stati Briché, Covini e Victor Fernández che si sono avvicendati, con il francese che ha passato l’italiano, poi tamponato dallo spagnolo che occupava l’ultima posizione.
Negli ultimi passaggi, Ghermandi in difficoltà, ha ceduto prima la posizione a Briché – dopo una leggera bussatina al posteriore – perdendo la zona punti, quindi è stato sorpassato anche da Covini. Le difficoltà, dovute anche a un pezzo danneggiato, lo hanno portato a dover difendere alla fine la vittoria nella classe Diamond Trophy.
Alla conclusione del sedicesimo giro Eric Gené è andato a conquistare la sua prima vittoria nel TCR Europe precedendo Nicolas Taylor, alla prima Top3 internazionale, quindi Marco Butti al secondo podio consecutivo dopo quello di Misano.
Quarta posizione di forza per Baldan che, nonostante il problema accusato sin dal via, ha resistito tenendosi alle spalle Brickley. Sesta posizione per René Kircher che, con la penalità di cinque secondi, è finito alle spalle di Jimmy Clairet. Ottavo posto per Max Hart seguito da Andersson e Junesung Park che ha completato la Top10.
Fuori da essa Concepción che ha fatto fatica a trovare il giusto passo in tutto il weekend, quindi Teddy Clairet, Fournier, Briché e Covini che ha ottenuto un singolo punticino al suo debutto.
Victor Fernández ha invece strappato la vittoria del Diamond Trophy a Ghermandi per soli 37 millesimi sul traguardo, dopo aver incrociato la traiettoria con l’italiano, relegandolo all’ultimo posto.
Il TCR Europe sarà nuovamente in pista domani mattina alle 11:35 con lo spegnimento dei semafori di Gara 2.
Immagine di copertina: TCR Europe
AVVISO: Se vuoi ricevere le notifiche dei nuovi articoli pubblicati, scegliendo tu per quali categorie abilitare gli avvisi, collegati al nostro NUOVO GRUPPO TELEGRAM
Stai visualizzando da visitatore. Accedi o registrati per navigare su P300.it con alcuni vantaggi
È vietata la riproduzione, anche se parziale, dei contenuti pubblicati su P300.it senza autorizzazione scritta da richiedere a info@p300.it.
Supporta P300.it
Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi sostenere il nostro lavoro, puoi aiutarci con un piccolo contributo.P300.it è una realtà totalmente indipendente, il tuo supporto è per noi importante.