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WEC | Lone Star Le Mans 2025: Anteprima ed orari della sesta tappa al COTA

Autore: Riccardo Puccetti rick.pct
Coautore: Paolo Furci
Pubblicato il 4 Settembre 2025 - 16:30
Tempo di lettura: 5 minuti
WEC | Lone Star Le Mans 2025: Anteprima ed orari della sesta tappa al COTA
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Sesta tappa del mondiale endurance dopo una lunga pausa estiva. Tutto quello che c’è da sapere sulla Lone Star Le Mans 2025

Dopo la lunga pausa estiva, durata poco meno di due mesi, il World Endurance Championship riparte in America, precisamente in Texas, al C.O.T.A., dove si terrà il sesto round della stagione.

Questo è il primo di 3 round al di fuori dell’europa, che metteranno a dura prova i team, costretti a dover fare il lavoro che solitamente si fa a “casa”, in giro per il mondo.

L’edizione 2024, la prima dopo ben 5 anni di assenza, è stata vinta dalla Ferrari #83 AF Corse di Kubica/Shwartzman/Ye, al termine di una lunga battaglia con Toyota, vittima di una penalità decisiva a carico della #7 di Conway/Kobayashi/De Vries.

Per questo round ci saranno alcune novità nelle line-up di alcune squadre.
In primo luogo le due Porsche 963 tornano a “tempo pieno” con una formazione a 3 piloti, con Mathieu Jaminet che si aggiungerà a Micheal Christensen e Julien Andlauer sulla #5 e Matt Campbell che sarà con Kevin Estre e Dries Vanthoor sulla #6.

Cambio anche per Toyota con Mike Conway che, per via di un infortunio, sarà sostituito da Josè Maria Lopez, che a sua volta verrà sostituito da Jack Hawksworth.

Il tracciato

Costruito appositamente per il ritorno in America della Formula 1 nel 2012, il Circuit of the Americas ha avuto una relazione discontinua con il Mondiale Endurance. È stata una tappa fissa nell’era LMP1 ibrida dal 2013 al 2017: in quel periodo si sono succedute sul gradino più alto del podio Audi (2013 e 2014) e Porsche, quest’ultima con tre successi consecutivi, tutti con Timo Bernhard e Brendon Hartley al volante, affiancati da Mark Webber nel 2015/16 e Earl Bamber nel 2017.

Dopo il 2017 gli organizzatori non sono più riusciti a rientrare nel confuso calendario della SuperSeason 2018/19, uscendo contemporaneamente anche dal calendario IMSA. Nel 2019, un contratto non rispettato da parte del circuito di Interlagos permette al CoTA di tornare in calendario in maniera fortuita con appuntamento segnato al 23 febbraio. Dopo la pandemia, nel 2024 il circuito di Austin riesce a rientrare in calendario stabilmente, battendo la concorrenza di Indianapolis. Tutt’ora il CoTA non é ancora tornato nell’IMSA, proprio per via di questa partecipazione al WEC.

I 5514 metri del CoTA ospitano una pista tecnica e con tre settori molto diversi: si parte dalla salita di Curva 1, passando alle curve sinuose del primo settore, simili alle Maggotts/Becketts di Silverstone, e poi un rettilineo lungo oltre un chilometro, chiuso ai suoi estremi da due tornanti, con Curva 12 che è il principale punto di sorpasso della pista. I due tornanti in successione, molto larghi e prolungati, privilegiano le auto con la miglior trazione meccanica e preparano per curva 17/18, un classico complesso multi-apice vagamente ispirato alla Curva 8 di Istanbul, che guida alle due curve finali, con un grande spazio all’esterno simile a quello presente nel circuito di Paul Ricard.

Se trovare un assetto buono già così non è facile, la vera sfida del circuito è emersa col tempo a seguito delle infiltrazioni d’acqua nel terreno paludoso, mai completamente risolte e che portano alla creazione di nuovi avvallamenti ogni anno, malgrado le periodiche riasfaltature. L’ultima di queste è stata completata lo scorso anno proprio prima della gara. A questo si aggiunge la scelta di ACO e FIA di correre vicino al periodo più caldo dell’anno in Texas, con massime mediamente oltre i 30°C, e temperature sull’asfalto oltre i 50°C. Tutte queste sono caratteristiche che rendono la Lone Star Le Mans la gara più calda dell’anno, e mettono a dura prova gli pneumatici, con le mescole medie che sono tuttavia le più utilizzate.

Il BOP:

Per quanto riguarda il BoP di questa gara ci saranno pochi (ma importanti) cambiamenti tra le Hypercar.

Le principali variazioni di peso vedono pesantemente penalizzate Cadillac e Porsche, con la prima che riceve 19 Kg di zavorra, portando il peso complessivo a 1059 Kg, mentre la seconda 12 Kg di peso aggiunto, portando il totale a 1065 Kg. Anche Alpine subirà un zavorramento, ma di solamente 1 Kg.
L’unica vettura a cui verrà tolto del peso aggiuntivo sarà ma BMW, che avrà 2 Kg in meno rispetto alla tappa del brasile, portando il suo peso minimo a 1056 Kg.

Tutti questi marchi, insieme a Toyota, vedranno una riduzione della potenza sotto i 250 Km/h, con Alpine che avrà 6 KW in meno, BMW 8 KW, Cadillac 5 KW, Toyota 1 KW ed infine la più penlizzata, la Porsche, che perderà 13 KW.

Tutti i marchi, ad eccezione dell’Aston Martin, vedranno un cambiamento nel “power gain” sopra i 250 Km/h, ossia quanta potenza, in percentuale alla massima sotto i 250 Km/h, avranno in più o in meno a disposizione. Alpine, insieme a Peugeot, avranno la percentuale più bassa, rispettivamente -4,5% e -7,3%, con Cadillac che avrà il -0,8%, circa l’1% in meno rispetto allo scorso round.
BMW avrà l’ 1%, mentre Porsche il 2,9%. Per Toyota il 7,4%, mentre Ferrari avrà il 4,8%.

Anche l’energia massima per stint subirà un cambiamento per ogni competitor:
Ad Alpine vengono tolti 2 MJ, portando così il massimo a 890 MJ per stint. Per l’Aston Martin sono -1 MJ, arrivando a 918 MJ, per la BMW -5 MJ, che la portano a 899 MJ massimi. Anche Cadillac avrà 2 MJ in meno, arrivando a 902 MJ in totale, mentre la Ferrari vedrà 3 MJ in meno, arrivando ad un totale di 890 MJ.
Meno energia anche per Peugeot, a cui vengono tolti 2 MJ, arrivando a 895, a Porsche, che avrà 4 MJ in meno, con un totale di 901 MJ e Toyota, anche lei con 2 MJ in meno ed un totale di 902 MJ.

Per le LMGT3 invece tanti cambiamenti per quanto riguarda la zavorra delle vetture.
La meno zavorrata sarà la BMW, che vede un -26 Kg dallo scorso round e arriva a 1332 Kg, insieme a Porsche. 1333 kg e 1334 kg invece per Mercedes e Ford, poco più leggere di Corvette e McLaren, che avranno un peso minimo di rispettivamente 1335 e 1339 Kg. Tra le più pesanti troviamo l’Aston Martin, con un peso minimo ben 9 Kg superiore a quello dello scorso round, e che dovrà essere di 1944 Kg.
Ferrari e Lexus saranno invece le più penalizzate, con un peso minimo di 1354 Kg.

In aggiunta a questo, alcune vetture avranno il Succest handicap, ossia una zavorra aggiuntiva in base ai risultati ottenuti nella stagione.
La Porsche #92 del Manthey 1ST Phorm avrà ben 36 Kg in più, avendo vinto Le Mans ed essendo in testa al campionato. 24 Kg in più anche per la Vista AF Corse, che insieme al peso minimo di base della 296, arriva a 1378 Kg.
+18 Kg invece per la Corvette #81 del TF Sport e la Lexus #87, mentre solamente 6 Kg in più per l’altra Aston martin, la #10 del Racing Spirit of Leman e la Corvette #33, sempre del TF Sport.

Orari e dove vedere la gara:

Venerdì 5 Settembre:

Prove Libere 1: 18:30 – Durata: 90 minuti
Prove Libere 2: 23:00 – Durata: 90 minuti

Sabato 6 Settembre:

Prove Libere 3: 18:00 – Durata: 60 minuti

Qualifiche LMGT3: 22:00
Hyperpole LMGT3: 22:20
Qualifiche Hypercar: 22:40
Hyperpole Hypercar: 23:00

Domenica 7 Settembre:

Gara: 20:00 – Durata: 6 ore

Le Prove Libere 3 verranno trasmesse eccezionalmente sul canale YouTube del WEC. Qualifiche e gara verranno trasmesse su FIAWEC.TV e discovery+, su Eurosport e Sky Arena esclusivamente la gara.

Media: DPPI

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