Moto3 | GP Cechia 2025: Il weekend di José Antonio Rueda, dominatore anche dove non ha mai corso

Autore: Tommaso Pelizza
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Pubblicato il 21 Luglio 2025 - 19:15
Tempo di lettura: 5 minuti
Moto3 | GP Cechia 2025: Il weekend di José Antonio Rueda, dominatore anche dove non ha mai corso
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Rueda ha dominato anche a Brno, pista dove non ha mai corso ma pur facendo mangiare la polvere a tutti i suoi avversari

Quella che sembra ormai diventata un’abitudine, forse questa volta è stata un po’ troppo sottovalutata dal grande pubblico. José Antonio Rueda ha dominato in quel di Brno, una pista su cui non aveva mai corso in carriera, con un ritmo surreale e senza l’aiuto di alcuna scie. Non poteva quindi mancare una nuova puntata de “il weekend di” sul dominatore della classe leggera e del GP Cechia 2025 classe Moto3.

Rueda viene da un 2024 sfortunato, mitigato dall’appendicite che gli ha fatto saltare alcune gare, ed un 2023 di apprendistato. Nel 2025 ha cominciato al meglio, dominando il primo gran premio stagionale a Buriram e vincendo altre 6 gare (compresa quella della Cechia) sino ad oggi, tra cui quella di Silverstone dove partiva dal fondo della griglia. I punti sinora conquistati sono 228 e la chiusura della pratica titolo sembra essere ormai questione di tempo, visto il grosso vantaggio su tutto il resto degli avversari. Ora però, è arrivato il momento di analizzare il suo weekend.

Il venerdì

Il venerdì in Repubblica Ceca è cominciato con condizioni insidiose: infatti la pista si è presentata bagnata. Sul (nuovo) asfalto scivoloso di Brno José ottiene il sesto tempo e senza avere alcun problema a livello di tenuta della moto in pista e di cadute.

Le Practice per lui sono state una formalità, anche grazie al ritorno del sole e del tracciato asciutto, ed ha ottenuto il 2° tempo alle spalle del compagno Alvaro Carpe. Il passaggio diretto al Q2 è stato, ovviamente, ottenuto e le difficoltà di Piqueras, che invece si piazza fuori dai 14, danno forse un tocco in più all’ottimo inizio di fine settimana di Rueda.

A giornata terminata Rueda ha dichiarato di essersi trovato bene a Brno, una pista che ha giudicato divertente e con pendenze molto diverse tra di loro, cosa che gli è piaciuta. A causa della mancanza di esperienze pregresse in Repubblica Ceca, inoltre, ha detto di aver visto delle precedenti edizioni del Gran Premio, dove Ajo era andata relativamente bene. L’obiettivo per il resto del weekend era quello di capire il degrado gomma in vista della gara, ma come vedremo in seguito per lui non è stato un grosso problema.

Il sabato

Rueda il sabato l’ha cominciato a quella che ormai sembra essere la sua maniera: primo tempo nelle FP2 e con un ottimo ritmo.

Il #99, infatti, ha conquistato la vetta della classifica cronometrata, ma la simulazione di gara si è confermata essere una delle sue specialità. Il passo gara mostrato l’ha messo tra i favoriti per la domenica, se non il favorito assoluto, e con un solo run di 14 giri sulle stesse gomme è rimasto costantemente sul 2:06 basso, con anche qualche 5 alto tra il 6° ed il 12° giro della simulazione di ritmo, intervallato dal 2:05.421 (con 3 parziali record su 4) che l’ha portato in cima alla classifica.

Nelle qualifiche si è dovuto arrendere solo ad uno strepitoso Pini, che anche con l’aiuto delle scie (fattore importantissimo sul giro secco in Moto3) ha compiuto una vera e propria impresa, siglando la sua prima pole position in carriera da rookie. Un traguardo importantissimo per il talentino italiano, che ha battuto Rueda per soli 26 millesimi.

Nonostante ciò José si è detto molto felice di aver ottenuto la prima fila in una pista che non conosceva, sentendosi competitivo e che la domenica avrebbe dato tutto per ottenere il miglior risultato possibile.

E ci è riuscito, eccome se ci è riuscito.

Una domenica da schiacciasassi

Questa foto riassume molto bene la domenica di Rueda, che sin dalla partenza ha deciso di fare alla sua maniera.

Il #99 ha bruciato subito Pini, sorpassandolo in progressione dopo lo stacco frizione ed uscendo per primo dalla 1. Dopodiché se ne è subito andato, lasciando tutti gli altri all’orizzonte.

Quel che impressiona di più però è la facilità e la velocità con cui ha ottenuto l’ennesima vittoria della sua stagione perfetta. Il ritmo è straordinario e col passare dei giri ha alzato sempre più l’asticella: dal 2:06 basso si passa al 2:05.9, poi 2:05.7, “05.6, ed infine un 2:05.454 stampato di prepotenza al 12° giro su 16, quando la gomma sembrava ormai in calando. Gli avversari l’hanno rivisto solo alla bandiera a scacchi, che Rueda si è “portato a casa” rifilando loro ben 4 secondi di vantaggio, facendo anche sembrare che in questa pista ci corresse da sempre.

Inutile dire che a fine gara Rueda fosse entusiasta del risultato ottenuto e dei punti importantissimi in chiave campionato, affermando anche che questa fosse stata una delle sue migliori in tutto l’anno, soprattutto perché i rivali a questo punto della stagione sono ormai rodati e forti in ogni pista. Una domenica da 10 in pagella e soprattutto da dominatore.

Col concludersi della gara, è quindi arrivato il momento di dare un’occhiata ai risultati da lui ottenuti nel weekend.

Venerdì 18/07

FP1: 6°
PR: 2°

Sabato 19/07

FP2: 1°
QP: 2°

Domenica 20/07

Gara: vincitore (1°)

Conclusioni

Il fine settimana di Rueda è stato perfetto, soprattutto il giorno in cui contava di più. Ed è questo il dettaglio più importante di questa analisi: quando conta, José è una certezza. Il leader della classe leggera, il cui salto in Moto2 è ormai all’orizzonte, ha fatto grossi passi avanti rispetto agli scorsi anni diventando sempre più mattatore di questa categoria, ormai abituata a vedere un solo pilota quasi sempre al vertice (vero Alonso?).

Il fatto che tutto ciò sia stato compiuto in una pista che non ha mai toccato con mano ed anche reduce da un restauro in grossa scala, che ha portato a una completa riasfaltatura, da ancora più valore all’impresa compiuta in questo weekend da favola, quello che rientra sicuramente tra i suoi migliori di tutto l’anno.

Come detto poche righe sopra, l’annuncio dell’arrivo in Moto2 (sempre con Ajo) è questione di tempo, come dichiarato anche dal Motorsports director di KTM Pit Beirer, ma nel frattempo la classe leggera potrà godersi ancora per un po’ tutto il talento e la velocità di José Antonio Rueda. Sarà in grado di battere o eguagliare il record di vittorie siglato solo un anno fa da David Alonso? Lo scopriremo solo col tempo ed a parlare sarà, come sempre, la pista.

Media: ajo.fi

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