Dopo 13 anni lontani dal mondo NASCAR in maniera ufficiale, il marchio di Detroit torna nelle stock car ripartendo dalla Truck Series. E l’obiettivo è anche quello della Cup Series.
Dopo anni e anni di speranze, desideri, leggende metropolitane, rumor, meme e quant’altro partorito da stampa e tifosi, finalmente in NASCAR torna un quarto costruttore, il sospirato quarto costruttore che si unirà a Chevrolet, Ford e Toyota. E il marchio in arrivo è lo stesso che aveva lasciato le stock car al termine della stagione 2012: Dodge. Il ritorno sarà a piccoli passi, infatti si inizierà già dal prossimo anno dalla NASCAR Truck Series con il proprio marchio di pick up, Ram.
Nel corso della stagione 2012, infatti, la nuova proprietà della Dodge – ovvero FIAT, o meglio FCA – annunciò il termine del supporto ufficiale per la NASCAR alla vigilia dell’introduzione prevista per il 2013 della nuova Gen6, il tutto malgrado un prototipo fosse stato già realizzato e presentato alla gara di Las Vegas nella primavera del 2012. Troppe le perdite da recuperare dopo la grande crisi del 2009 che aveva portato al colosso di Detroit ad essere acquisito dall’azienda italiana rivitalizzata da Sergio Marchionne.
L’unica consolazione fu, a questo punto, l’addio vincente con il titolo di Brad Keselowski in Cup Series a Miami. Nel corso degli anni seguenti la Dodge fu ancora presente in NASCAR, non in Cup Series vista la mancata introduzione della Gen6, ma in forma non ufficiale nelle altre due categorie, Xfinity e Truck Series fino alla scadenza della omologazione. Ram, il marchio storicamente utilizzato dal costruttore di Detroit per i pick up, fu il primo a sparire dalla scena, poi furono le cosiddette “Zombie Dodge” ad andarsene con l’ultima presenza sempre a Miami nel 2018 con il MBM Motorsports. Non era stato un addio al 100% tuttavia, infatti nella NASCAR Canada a tutt’oggi Dodge è impegnata in maniera continuativa.
Tuttavia era dal 2013 che la NASCAR era alla ricerca di un potenziale quarto costruttore e per attrarne di nuovi ha fatto di tutto, inclusa la discussa riduzione della potenza dei motori per cercare di avvicinare ancor prima chi costruisse propulsori che i telai stessi. Ma niente da fare, nemmeno la Next Gen è riuscita in questo malgrado numerose voci, anche riguardanti altri costruttori.
Nelle ultime settimane il rumor aveva ripreso vita, poi negli ultimi giorni i primi leak legati alla presentazione del nuovo Ram 1500 da parte di quella che ora non è più nemmeno FCA bensì Stellantis. Un fotogramma sullo sfondo in una panoramica è bastato e avanzato per scatenare le voci in vista del weekend del Michigan, là dove si trova anche la sede di Detroit. Poi sono iniziati i tweet da parte della casa madre, una apparizione in pista per un film day, la presenza nel garage con uno stand, poi la comunicazione di un annuncio ufficiale alle ore 19:00 di oggi, domenica 8 giugno 2025.
Ormai tutti sapevano tutto, quindi la sorpresa era andata via, ma comunque la notizia del ritorno di Dodge in NASCAR è stata ben accolta da tutti. In ogni caso mancavano – e mancano ancora – parecchi pezzi del puzzle.
Infatti, nel comunicato ufficiale, si parla solo del ritorno nella Truck Series con una vettura basata appunto sul nuovo Ram 1500, ma a parte questo non si sa altro. Soprattutto non con chi. “Gareggeremo e ci saremo a Daytona. Ma non sappiamo veramente come, con cosa o come lo faremo ancora” ha detto Tim Kuniskis, CEO di Ram, infatti ad oggi non c’è ancora un accordo con alcun team della Truck Series.
“Sapete, siamo come il ragazzo che va al ballo di fine anno. Abbiamo l’abito, l’auto prestata del papà, ma non sappiamo con chi avremo un appuntamento. Ma ci saremo.” La speranza del costruttore è quella di schierare almeno quattro vetture al via della stagione 2026. Sul tavolo tutte le possibilità: fare un accordo con un team esistente, lavorare attivamente con una squadra di nuova creazione o addirittura schierare un team factory.
L’unica altra certezza è legata al motore, con il ritorno della tipologia Hemi appunto nei pick up stradali. “Hemi è tornato, quindi abbiamo pensato che sarebbe giusto anche tornare al mondo delle corse, al mondo delle corse americane, quindi in NASCAR. Prima nella Truck Series, ma l’intenzione è anche il ritorno in Cup Series”, così ha detto sempre Kuniskis.
A riguardo, il vicepresidente esecutivo della NASCAR John Probst ha detto che l’organizzazione potrebbe considerare l’allargamento dei ranghi della Truck Series rispetto alle 36 auto attuali (anche se nella stagione in corso raramente si è raggiunta quota 36 iscrizioni, visto un montepremi quasi sempre fra 700 e 800’000$).
Probst ha aggiunto: “Siamo molto felici di accogliere nuovamente Ram nella Truck Series a partire dal 2026. Abbiamo parlato lungamente di questo in generale, ma non è qualcosa che succede spesso. L’ultima volta era successo 20 anni fa con Toyota. Quindi, è un grande momento per tutto il nostro sport, per chi ci gareggia attualmente e anche per chi ci entra. Certamente lavoreremo con tutti insieme, anche perché era desiderio acclarato di tutti che avrebbero accolto un nuovo costruttore a braccia aperte.
Chevrolet, Ford e Toyota hanno aiutato Ram e anche gli altri costruttori con cui stiamo dialogando in questo processo. Non vediamo l’ora che la griglia della Truck Series si espanda. Chiaramente da quanto traspare da Ram, hanno intenzione di entrare nella categoria e lavorare in maniera diversa dal trend recente [si fa riferimento alla modalità decisamente USA in cui è avvenuta la presentazione, nda].
Siamo molto felici che abbiano l’interesse di tornare anche in Cup Series. Se decidono di andare in questa direzione, per noi da regolamento ci deve essere un preavviso e un percorso di 18 mesi [quindi non prima del 2027, nda], il periodo più lungo necessario in NASCAR. Ovviamente ci sarà del lavoro da fare anche con i motori, quindi è tutto proporzionato.”
Ha concluso Kuniskis: “Abbiamo mollato 13 anni fa e questo è sempre stato un mio cruccio. Allora mi occupavo esclusivamente di Dodge quando abbiamo lasciato la Cup Series ma non l’ho dimenticato. Abbiamo sempre cercato un modo per tornare. Ci abbiamo messo un po’ di tempo per trovare il momento giusto. Prometto che daremo una scossa a questo sport e faremo in modo di far notare la nostra presenza.”
Immagini: Media NASCAR
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