NASCAR | Xfinity Series, Nashville: Allgaier batte uno Zilisch tenace e fa cappotto in Tennessee

Autore: Gabriele Dri
NascarLiveITA
Pubblicato il 1 Giugno 2025 - 20:00
Tempo di lettura: 11 minuti
NASCAR | Xfinity Series, Nashville: Allgaier batte uno Zilisch tenace e fa cappotto in Tennessee
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Sfida tutta fra i compagni di squadra del JR Motorsports a Nashville. L’equilibrio viene rotto all’ultima ripartenza in cui Allgaier supera Zilisch e si prende la terza vittoria stagionale


Gli equilibri familiari sono sempre difficili da mantenere. Se hai due figlie e porti a casa una chitarra, è ovvio che te ne servirà una seconda per accontentarle entrambe e non creare litigi. Ci ha messo tre anni, ma Justin Allgaier ha risolto il problema: vittoria a Nashville nel 2022 con annessa chitarra in premio, vittoria a Nashville nel 2025 con il bis anche in victory lane. Il cappotto, incluso punto del giro veloce, racconta più del dovuto, perché la vittoria poteva andare benissimo anche al compagno di squadra Connor Zilisch, beffato alla ripartenza in cui, fra due vetture sostanzialmente simili come prestazioni nella stage finale, la differenza l’ha fatta la track position.

La gara

La NASCAR Xfinity Series inizia il girone di ritorno della regular season sull’ovale in cemento di Nashville, una pista difficile da interpretare perché ha la forma di un tipico cookie cutter, ma in scala 8:9, ovvero della lunghezza di 1.33 miglia e con curve in cui è necessario frenare per non scivolare larghi sulla superficie poco aderente.

Libere e qualifiche scorrono senza scossoni di rilievo. Le prove non ufficiali vedono una pista che si gomma sempre di più e che diventa più lenta, dunque la classifica è un po’ a sorpresa (Kyle Sieg davanti a Sammy Smith e Daniel Dye) e figlia del primo gruppo.

Che la qualifica non fosse il punto debole di William Sawalich (altro discorso la gara, fatto che lo ha relegato al 24esima posizione in classifica generale) era già chiaro e il giovane pilota JGR conquista a Nashville la seconda pole stagionale davanti ad Hill, Mayer, Allgaier, Creed, Kvapil, Sanchez, Almirola, Chastain (sulla quinta auto del JR Motorsports) e Zilisch; DNQ per Glen Reen (beffato dal compagno di squadra Maggio) e Katherine Legge che nel giro lanciato scivola larga.

Anche il pre-gara scorre via tranquillo, al punto che nessuna auto viene retrocessa in fondo alla griglia, poi al tramonto del Tennessee può partire la gara da 250 miglia (188 giri divisi in stage da 45, 45 e 98). Alla bandiera verde Sawalich mantiene il comando dalla corsia interna davanti ad Hill che resiste a Mayer. Sam deve alzare il piede, viene attaccato da Allgaier e la #41 viene aggirata lanciando una mini-fuga a tre.

In vetta c’è un po’ di elastico, le manovre di Hill sul leader non vanno a buon fine e così la #21, già preoccupata per il passo gara, rimbalza leggermente e viene raggiunta da un arrembante Allgaier. Mayer, Kvapil, Almirola, Chastain, Sanchez, Creed ed un Ryan Sieg che supera Zilisch completano la top10. L’assestamento vede diversi approcci, chi va tutto esterno come Chastain, chi va 3-wide come Love che, prima è affiancato a Jones e Smith, poi a Zilisch ed Eckes; Connor perde così ulteriori posizioni.

La battaglia fra Hill ed Allgaier consente a Sawalich (fin da ora mai così tanti giri in testa in carriera) ad allungare e Mayer di riprendere la coppia, al punto che al nono giro (dopo un tentativo fallito di Justin su Austin con le vetture che si sfiorano perché la #21 scivola larga), di provarci di slancio su Allgaier. Hill è già alla ricerca di traiettorie diverse per difendersi, tuttavia anche la #7 non è a posto (sottosterzo alla corda). Nel frattempo, Almirola entra in top5 superando Kvapil. Carson non molla e il duello che prosegue permette a Chastain di saltare in due giri consecutivi entrambe le vetture. Poco più dietro Creed ripassa Sanchez.

Alla fine, dopo 15 giri di tentativi, Allgaier supera Hill dall’esterno e deve recuperare 1″ a Sawalich. Sembra cosa facile per lui, tuttavia William saprà tenergli testa. La situazione a metà stage di stabilizza e l’attenzione si sposta fuori dalla top10 dove Love esce dalla zona complicata, Zilisch mette fine alle perdite ripassando Eckes, poi Day balza davanti a Jones ed uno Smith in difficoltà. Connor poco più tardi tornerà davanti anche a Sieg.

Mentre Allgaier è ora a 1.5″ da Sawalich ed un Hill in declino sta per essere attaccato da Mayer, ai -10 arriva la prima caution: in curva3 Kyle Sieg attacca Retzlaff per la 26esima posizione, tuttavia la vettura scivola ed il fratello di Ryan travolge Parker e lo manda a muro costringendolo ad un altro prematuro ed immeritato ritiro. Retzlaff non la prende bene, ancora meno quando viene a sapere che, secondo Sieg, la colpa sarebbe sua perché non gli ha lasciato spazio e lo ha stretto troppo. Mah… Lucky dog per Leitz.

Dato che si è già nel finale di stage, è scontato che gran parte del gruppo vada ai box. I sei audaci alla caccia di punti sono Dye, Jones, Clements, J.Burton, DiBenedetto e Snider, a seguirli è Hill che ha la sosta migliore e balza davanti a Sawalich, Allgaier e Creed. Clamoroso fail per il team di Ryan Sieg: i meccanici non hanno fatto il pieno dopo le qualifiche e quindi la #39 rimane a secco sotto bandiera gialla.

Sprinti di quattro giri e a divincolarsi meglio sono Clements e Allgaier, il primo balza al comando per un paio di tornate, il secondo con gomme fresche rimonta e vince la prima stage con qualche metro in anticipo perché all’ultimo giro in curva2 un Day che soffre il sovrasterzo perde il controllo all’interno di Eckes e finisce in testacoda. Dietro ad Allgaier si piazzano Clements, DiBenedetto, Hill, Dye, Creed, Mayer, Jones, Kvapil e Zilisch. Nessun lucky dog perché il solo staccato è Retzlaff che si è ritirato.

Dopo il completamento del giro di soste (e la penalità per Jones per troppi meccanici intervenuti), la classifica aggiornata vede ovviamente Allgaier sempre al comando su Hill, Creed, Mayer, Kvapil, Zilisch, Almirola, Smith, Sawalich e Williams. Si riparte per una stage da 37 giri netti e Hill scatta bene dall’esterno, tuttavia già in curva2 deve accodarsi alla #7, Creed mantiene la terza posizione seguito da Kvapil e Mayer.

Allagier prova a scappare immediatamente mentre più dietro si fa notare Chastain che, dopo una prima sosta e giri seguenti difficili, riattacca tutti all’esterno e rientra in top10 aggirando Mayer (che poi tocca anche il muro). Dopo il contatto con le barriere arriva anche Smith, ma a cogliere tutti di sorpresa è Williams che nell’arco di un paio di giri passa sia Sam che Sammy. Nel frattempo, invece, Gray perde un paio di posizioni dai piloti succitati.

Quando sta per consolidarsi la fuga di Chastain, ecco che ai -30 arriva una nuova caution: in curva4 Annunziata tocca Perkins e lo manda in testacoda sull’erba senza grossi danni per nessuno; vanno ai box solo Alfredo, Clements, Bearden e Wright. Nuova ripartenza ai -25 con Allgaier davanti a Hill, Creed, Kvapil, Almirola, Zilisch, Williams, Smith, Chastain e Mayer.

Allgaier scatta bene e lascia alle sue spalle un 3-wide da cui emerge Creed che attacca Hill all’interno e sale al secondo posto. Questo è nulla però in confronto al 4-wide con protagonisti Gray, Mayer, Smith e Chastain; Taylor nei giri seguenti perderà quanto guadagnato nei primi metri. Si comporta bene anche Zilisch che sale al quarto posto, ma Almirola è dietro di lui che lo punta. Alla fine, Aric passerà dall’interno.

https://twitter.com/TheCW_Sports/status/1928973249439731722

Justin guadagna terreno fin da subito malgrado un piccolo sulla griglia che non preoccupa il team al punto che non lo dicono nemmeno al pilota. E così in fretta Justin mette 2″ su Creed. Le difficoltà di Hill (sottosterzo) anziché diminuire crescono ed ai -10 viene scavalcato in sequenza da Almirola e Zilisch e, poi, anche da Chastain e Mayer. Da annotare nel finale il crollo di Sammy Smith che esce dalla top10.

Allgaier vince dunque anche la seconda stage, dopo aver alzato il piede negli ultimi metri per “graziare” dal doppiaggio Perkins, con 2.5″ su Creed, 3.7″ su Almirola, 5.6″ su Zilisch, 6.7″ su Chastain, 7.8″ su Mayer, 8.3″ su Hill, 8.9″ su Kvapil, 9.7″ su Eckes e 10.5″ su Dye, a seguire Gray, Love, Williams, H.Burton, Smith, Sawalich, Jones, DiBenedetto, Sanchez e Thompson.

Il secondo giro di soste premia Creed che balza al comando su Allgaier, Zilisch, Mayer, Almirola, Hill, Kvapil, Gray, Dye e Love; Chastain perde ancora terreno (12°), a causa del brutto stallo in pit lane, penalità per Perkins (ruota vagante schivata per un pelo da Ryan Sieg), doppia sosta per DiBenedetto.

Bandiera verde ai -90, caution ai -90: ad una impressione sembra che Creed dalla corsia interna faccia un brake check nella restart zone, ma guardando l’on board è chiaro che Sheldon faccia tutto regolarmente con una accelerazione in progressione. E quindi quello che si scatena alle sue spalle è un classico tamponamento a catena che si propaga nelle file retrostanti fino ad arrivare alla ottava dove Eckes non riesce frenare in tempo e finisce contro il retrotreno di Harrison Burton. Si scatena il parapiglia che coinvolge anche Wright, Williams, Sawalich, Jones, Kyle Sieg, Alfredo ed Ellis. Ad essere costretti al ritiro sono solo Eckes ed Ellis, per tutti gli altri danni non pesanti.

Dopo alcuni rabbocchi in coda nella speranza di arrivare fino in fondo con l’ultimo pieno e la pulizia della pista, si riparte ai -79 con la top10 sostanzialmente invariata. Creed scatta bene e mantiene la prima posizione seguito da Allgaier, Zilisch, Mayer e Almirola che aggira Hill. Ancora scatenato Chastain che, sempre all’esterno, rientra in top10 passando Love e sospingendo Kvapil, poi supera anche Carson e Gray. Più dietro, Smith ancora in difficoltà al punto che viene superato da un Thompson che nel momento di massima forma deve andare ai box per problemi elettrici e cambiare la batteria.

Allgaier si incolla subito alla #00 e si pensa che il sorpasso sia questione di minuti, invece ai -75 la sorpresa con invece Zilisch che si infila all’interno della #7. Connor immediatamente riprende Creed mentre Hill non va ancora e Chastain lo supera. Per qualche tornata Zilisch segue come un ombra la #00, poi ai -68 si infila al pelo in curva4 e passa al comando. Creed non ne ha e viene attaccato di forza da Allgaier che pure sbanda leggermente mentre sono fianco a fianco. Sheldon si stacca e verrà ripreso da Mayer.

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Davanti Zilisch nel sorpasso ha guadagnato 0.7″ su Allgaier che nei giri seguenti mantiene più o meno costanti e l’impressione è che la situazione rimarrà tale fino al giro di soste finale in arrivo. Più dietro la situazione cambia: Gray si riprende dopo un attimo di difficoltà e supera Love, ma Jesse risponde e torna in top10 venendo seguito da Kvapil che poi passerà la stessa #2. Dietro di loro ci sono in battaglia Smith e Sawalich, in curva2 William sbaglia i conti, si allarga troppo, tocca la fiancata della #8 (con Sammy che deve anche baciare il muro), rimbalza e finisce in testacoda nell’erba. Caution ai -53 e lucky dog per Perkins. Recuperata la #18 con un giro di ritardo, nel finale Sawalich si ritirerà con problemi al motore.

In arrivo la sosta decisiva: Jones balza al comando, ma ha solo fatto il pieno perché, dopo il big one, non ha più un treno di gomme fresche (ce n’erano a disposizione quattro per l’intera corsa), dietro di lui si piazzano Zilisch, Creed, Allgaier, Hill, Almirola, Chastain, Mayer, Smith e Kvapil. Penalità per Williams (interferenza), doppia sosta per Harrison Burton.

La corsa si decide subito alla ripartenza dei -48: al choose cone Jones ed Allgaier vanno interni, Zilisch e Creed esterni, Connor scatta bene, ma Justin scarta subito, mette Brandon nel mezzo (che precipiterà fuori dalla top10 fermando le perdite al 17° posto), va 3-wide ed in curva1 va subito al comando su Zilisch, a seguire Creed, Almirola e Mayer dopo la risoluzione di un 3-wide con Sheldon che compie un piccolo miracolo quando era stato messo nel mezzo dai due.

Dietro di loro uno scatenato Dye è salito al sesto posto davanti ad Hill, Chastain, Kvapil e Smith e vede addirittura Mayer davanti a sé, tuttavia Chastain non sta fermo e mantiene attivo il gruppetto con la #8, la #10 e la #1 e Gray che prova a inserirsi nel giro. E qui le posizioni cambiano praticamente ad ogni giro.

Creed si stacca in poco tempo e si capisce che per la vittoria ci sarà solo un duello. Zilisch si mantiene a lungo a 0.3″ da Allgaier provando una traiettoria più larga in ingresso per incrociare in uscita. Poco più dietro Chastain è riuscito a liberarsi di tutto il traffico (rischiando il contatto con Dye) che lo circondava ed ai -40 vede un Almirola che è stato aggirato da Mayer. Love sorpassa invece Smith e rientra in top10; Sammy verrà passato poi anche da Kvapil.

Col passare dei giri Allgaier inizia a guadagnare, ma sono centesimi se non millesimi perché Zilisch, malgrado l’aria sporca, rimane sempre lì a lottare per la prima vittoria in carriera su un ovale; malgrado tutto anche Creed non è troppo distante a circa 2″ e deve guardarsi da Mayer. I doppiaggi potrebbero essere quindi decisivi per la corsa, tuttavia Justin li gestisce alla perfezione. Mentre Mayer sorpassa Creed ai -15 all’interno di curva3, il momento decisivo per la prima posizione è quello dei -13 quando Zilisch perde di colpo quattro decimi ed il distacco raddoppia.

Gli ultimi giri, in assenza di ulteriori caution (Allgaier rischia solo nel doppiaggio di Ryan Sieg), vedono gli ultimi assestamenti di classifica: Kvapil supera Gray che a due giri dalla fine rallenterà con una ruota ko tirando avanti fino alla bandiera a scacchi senza passare dai box, un Harrison Burton in clamorosa rimonta dopo i problemi all’ultima sosta raggiunge e passa il cugino Jeb, Love scavalca Dye in una gara in ombra per Jesse, Chastain passa Almirola che tuttavia non molla fino al traguardo.

Justin Allgaier fa cappotto a Nashville (61/61 punti e 7/7 playoff point) battendo un ottimo Zilisch (+1.2″) che tuttavia andrà a Città del Messico senza crew chief perché arrivato con due bulloni mancanti, Mayer (+3.0″), Creed (+5.6″), Chastain (+8.7″), Almirola (+8.9″), Hill (+12.1″), Love (+12.5″), Dye (+14.8″, poi squalificato per altezza del retrotreno non conforme), Kvapil (+17.9″) e S.Smith (+19.3″), a seguire in top20 Day, H.Burton, Jones, Sanchez, J.Burton, Poole, Williams, Clements, J.Earnhardt e, primo dei doppiati, Annunziata. Ryan Sieg 21°, Gray 25°, Alfredo 29°.

La stagione della Xfinity Series prosegue dunque con una sola certezza, la Chevrolet che ha vinto 12 delle prime 14 gare (uniche eccezioni le Toyota di Almirola e Jones), ma il campionato non sembra avere un padrone ancora definito, tuttavia un Allgaier così in forma potrebbe avere vita facile fino a novembre. Occhio però alle possibili sorprese, perché la coppia Haas di Mayer e Creed è sempre lì.

I risultati odierni

La classifica della “Tennessee Lottery 250”

La classifica generale

Così in campionato a 12 gare dalla fine della regular season della NASCAR Xfinity Series 2025

I prossimi appuntamenti

Stanotte a Nashville all’1:00 si terrà la gara della NASCAR Cup Series con Chase Briscoe a partire dalla pole position per la terza volta in stagione. La Xfinity Series non sarà in pista nel corso del prossimo weekend e tornerà a metà giugno per la trasferta a Città del Messico sull’Autodromo Hermanos Rodriguez.


Immagine: Media NASCAR

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