Il vincitore uscente e quello dell’edizione 2018 costretti dal fondo per una modifica non consentita al posteriore delle loro Dallara
Giunge una notizia incredibile da Indianapolis dove, nella giornata di ieri, si sono concluse le qualifiche per la 500 Miglia del 2025, con l’incredibile Pole di Robert Shwartzman e del team Prema, entrambi all’esordio.
Già nel corso delle qualifiche era giunta la notizia che le Penske #2 e #12, quelle di Josef Newgarden e Will Power, erano state escluse dalla Top 12 per una violazione tecnica rilevata sulle loro monoposto nella struttura deformabile posteriore, chiamata “attenuator”. L’articolo di riferimento è il 14.7.8.16, sul quale ci soffermeremo più avanti. La notizia di oggi è che entrambe le vetture, dopo ulteriori ispezioni effettuate nella notte, sono state penalizzate con la retrocessione agli ultimi due posti della griglia, il 32° e 33°. Inizialmente, le monoposto erano state inserite in 11a e 12a posizione. Ora, la pesante penalizzazione.
La vettura numero #3, quella di Scott McLaughlin, non ha potuto tentare la qualifica per la Top 12 a causa del brutto incidente avvenuto all’inizio delle prove libere. Dopo l’ispezione del veicolo e il sequestro della parte, è stato verificato che la vettura stava utilizzando una specifica legale e non modificata. Pertanto, la vettura #3 partirà dalla 10ª posizione, l’ultima tra quelle che si erano qualificate per la Top 12.
Non è finita qui: la IndyCar ha sospeso gli strateghi delle vetture numero #2 e #12 per il resto della 500 Miglia di Indianapolis. Entrambe le vetture perderanno i punti di qualificazione ottenuti per la Indy500 e ciascuna iscrizione è stata multata per 100.000 dollari. Inoltre, le monoposto perderanno anche le posizioni in pit lane e sceglieranno i box solo dopo che il resto del gruppo avrà avuto la possibilità di fare le proprie scelte.
Una sanzione pesantissima per il team più importante del gruppo, colto in flagrante con una modifica non permessa su due delle tre vetture. La struttura deformabile è, sostanzialmente, la parte finale del posteriore della vettura, quella che sostiene l’ala posteriore; l’unico elemento del quale si può modificare la configurazione.


Entrando nello specifico, le immagini della IndyCar hanno mostrato come le due strutture deformabili siano state modificate all’altezza del bordo di questa placca in carbonio, il cui spessore è stato sostanzialmente riempito e reso meno spigoloso per migliorare l’efficienza aerodinamica.

La modifica di questa parte non è assolutamente permessa e, pertanto, ha portato alla pesante sanzione inflitta alle due monoposto e al team.
“L’integrità della 500 Miglia di Indianapolis è fondamentale, e questa violazione con la modifica di questo componente, che deve essere usato ‘così come fornito’, è evidente” ha dichiarato il presidente di IndyCar, J. Douglas Boles. “La penalità deve andare oltre il concetto di far partire le vetture dove si sarebbero qualificate se ne avessero avuto l’opportunità. Le vetture meritano di essere in griglia in quanto tra le 33 più veloci: tuttavia, partire in fondo allo schieramento è la penalità più appropriata in questo caso”.
Boles ha poi aggiunto alcune considerazioni. “Il momento positivo attorno alla IndyCar e alla Indy500 è continuo, e vogliamo che sia chiaro che la nostra intenzione è di mantenere questo trend e scoraggiare i team dal mettere la serie in situazioni che possano mettere in dubbio l’integrità della nostra direzione gara e l’equità della competizione. Guardando al resto della settimana e alla gara di questo weekend, faremo tutto il possibile per dimostrare che questa non è solo la miglior competizione automobilistica al mondo, ma anche una competizione in cui i migliori vincono in condizioni completamente eque”.
Immagine: Media IndyCar
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