F1 | GP Emilia-Romagna 2025, Imola travagliata per la Ferrari. Qualifica disastrosa, in gara VSC e SC aiutano più Hamilton di uno sconsolato Leclerc

Autore: Alessandro Secchi
alexsecchi83 alexsecchi83
Pubblicato il 19 Maggio 2025 - 12:00
Tempo di lettura: 4 minuti
F1 | GP Emilia-Romagna 2025, Imola travagliata per la Ferrari. Qualifica disastrosa, in gara VSC e SC aiutano più Hamilton di uno sconsolato Leclerc
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Il weekend della Rossa ad Imola è a “una faccia e mezzo”, con le neutralizzazioni che evitano un’altra domenica difficile

Dopo 28 giri del GP dell’Emilia-Romagna e prima del ritiro di Esteban Ocon, che avrebbe portato alla prima neutralizzazione di gara, Max Verstappen viaggiava in testa su Lando Norris e le posizioni della Ferrari erano le seguenti: Lewis Hamilton settimo, alle spalle di Kimi Antonelli da inizio gara, a 35 secondi. Charles Leclerc alle sue spalle, a meno di sei secondi, con una sosta effettuata da 12 passaggi.

La Rossa aveva optato per partire con le medie sulla monoposto del monegasco e con le dure su quella dell’inglese: ipotizzando una gara senza interruzioni, Hamilton avrebbe montato le medie per il finale di gara mentre Leclerc, per compensare una prima sosta molto anticipata, si sarebbe dovuto probabilmente fermare una seconda volta.

I 35 secondi di ritardo da Verstappen di Hamilton a pari strategia di una sosta, dopo quasi metà gara, ci lasciano intendere che, senza l’aiuto di una Virtual Safety Car e, soprattutto, di una Safety Car nel finale, la domenica della Ferrari sarebbe potuta essere negativa, seppur non quanto la qualifica. Al di là delle difficoltà del sabato, è chiaro che alcune monoposto finite in Q3, magari anche per questioni di gomme, (prime tra tutte le Aston Martin) sarebbero state superate comunque. Parliamo, nello specifico, della Racing Bulls di Hadjar e dell’Alpine di Gasly.

Il sospiro di sollievo della domenica è quindi giustificabile per le posizioni numericamente recuperate ma, in condizioni normali, sarebbe stata un’altra domenica di passione. Ben venga comunque la doppia interruzione, che fa parte delle corse e aiuta a rimescolare le carte.

In qualifica, la complicazione delle gomme C6 ha creato problemi a tutti, con George Russell e Fernando Alonso che, in Q3, hanno fatto segnare il loro miglior tempo con le C5 (medie) e l’inglese della Mercedes addirittura davanti a Norris. In questo caso la Ferrari è stata tra le squadre che non hanno voluto rischiare rimanendo sulle soft in Q2, pagando il conto di una scelta che dovrebbe essere logica. Resta il fatto che rimanere fuori dai primi 10 con entrambe le vetture è situazione che a Imola non può essere ritenuta accettabile.

La gara, come detto, ha aiutato la Ferrari a mascherare i problemi: soprattutto quelli di Hamilton che, dopo metà corsa passata negli scarichi di Kimi Antonelli senza riuscire ad impensierire l’italiano, ha approfittato delle due interruzioni per fermarsi. Con la seconda sotto full Safety Car e le gomme nuove montate nel finale, Lewis è riuscito a recuperare le posizioni dalla settima alla quarta riabilitando il suo weekend.

A proposito della seconda interruzione, questa è probabilmente il motivo maggiore di rimpianto per Leclerc. Più aggressivo ad inizio gara, con due posizioni recuperate, il monegasco ha visto la sua strategia complicarsi sin dall’inizio. Rientrato dopo soli 11 giri, ha approfittato come gli altri della prima VSC per scontare una sosta “gratis” al 29° passaggio, ma nell’occasione della full Safety Car la concitazione del momento l’ha portato a restare in pista dopo aver concordato, inizialmente, la sosta con il suo muretto.

Nello specifico, tra Variante Alta e Rivazza era prevista la sosta per montare un treno di soft nuove, mentre Hamilton non si sarebbe dovuto fermare. All’uscita dalle due curve della Rivazza, quando era il momento di rientrare, Leclerc ha visto il suo compagno di squadra impegnare inaspettatamente la corsia box, rimanendo colto di sorpresa e troppo vicino a lui (poco più di due secondi) per non perdere tempo con un doppio pit, nel quale i meccanici avrebbero dovuto rilasciare l’inglese, preparare le nuove gomme ed effettuare la sosta.

Da qui la scelta, poi rivelatasi controproducente, di restare in pista. Con Hamilton rientrato con poco più di tre secondi di vantaggio su Sainz, Leclerc sarebbe sicuramente finito alle spalle del suo ex compagno di squadra. A bocce ferme è chiaro che, con gomme nuove e soft, anche il monegasco avrebbe avuto la possibilità di risalire, ma sul momento è stato colto di sorpresa dalla decisione di Hamilton.

Anche da queste situazioni si denota, comunque, un qualcosa che manca a livello di comunicazione, che si ripercuote poi in decisioni affrettate e, a posteriori, sbagliate. Di certo la Ferrari esce da Imola parzialmente rinfrancata ma giusto per le posizioni recuperate. Sul passo gara, Leclerc dopo dieci giri si trovava a 10 secondi da Verstappen, bloccato alle spalle di Stroll, mentre Hamilton è rimasto ad osservare il posteriore della sua ex monoposto, a parità di gomme hard, fino alla prima VSC. In buona sostanza, le due interruzioni hanno aiutato la Rossa a portare a casa un risultato migliore delle premesse del sabato e dell’inizio di gara. Non male anche se, ovviamente, dal team di Maranello ci si aspetta sempre altro, soprattutto dopo certe aspettative di inizio stagione.

Immagine di copertina: Media Ferrari

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