NASCAR | Xfinity Series, Texas 2025: Larson vince sostituendo l’infortunato Zilisch

Autore: Gabriele Dri
NascarLiveITA
Pubblicato il 4 Maggio 2025 - 20:30
Tempo di lettura: 16 minuti
NASCAR | Xfinity Series, Texas 2025: Larson vince sostituendo l’infortunato Zilisch
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Larson viene chiamato a metà settimana per prendere il posto di Zilisch, reduce dalla botta alla schiena di Talladega. Kyle rimonta e vince dopo due OT


Il candidato Kyle Larson si dimostra abile anche alle chiamate dell’ultimo minuto: a sole 72 ore dalla bandiera verde (e con già in programma sabato sera una gara delle High Limit, il campionato da lui organizzato, sull’ovale sterrato del Texas Motor Speedway dove poi chiuderà secondo dietro a Rico Abreu), il pilota dell’Hendrick Motorsports viene convocato dal JR Motorsports per sostituire l’acciaccato Connor Zilisch, reduce dal violento incidente dell’ultimo giro di Talladega in cui era finito frontalmente contro le barriere e rimediando una botta (non quantificata) alla schiena.

Larson ha rimontato dal 20° posto, approfittando della selezione naturale attorno a lui e rimontando nei due overtime dopo una scelta strategica forse non ottimale quando, prima del caos finale, ai -15 aveva oltre 5″ di vantaggio su tutti.

La gara

La NASCAR Xfinity Series chiude la sua prima fase stagionale (ora arrivano due inusuali weekend di riposo) facendo tappa a Fort Worth in Texas. Settimana ricca di notizie visto che, dopo Talladega, sia Matt DiBenedetto che Austin Green sono stati penalizzati di 20 punti per paraurti irregolare, paraurti che alla #32 di Green non è servito nemmeno per qualificarsi e così Austin si trova in classifica generale a quota -1.

Mercoledì invece l’annuncio a sorpresa: Connor Zilisch salterà la gara in Texas per i postumi della botta alla schiena subita nell’incidente dell’ultimo giro a Talladega e verrà sostituito nientemeno che da Kyle Larson. Ovviamente la NASCAR concede il waiver che mantiene qualificazione ai playoff e punti conquistati, tuttavia sia e il team che il pilota mantengono il massimo riserbo sull’entità dell’infortunio, dicendo solo che è “minore” e che è solo una precauzione in vista delle settimane di riposo e del doppio impegno Cup-Xfinity di Zilisch a Charlotte.

Venerdì dovrebbe essere giornata di libere e qualifiche, tuttavia dopo il temporale di metà giornata la pista fatica tantissimo ad asciugarsi e quindi si aspetta che sia pronta. Si prova fino all’ultimo, tuttavia non arriva mai il momento buono e in seguito c’è anche la gara dei Truck da disputarsi, dunque viene cancellato tutto. Pole in base all’algoritmo per Austin Hill su Allgaier, Love, Jeb ed Harrison Burton, Creed, Mayer, DiBenedetto, Dye ed Alfredo con le DNQ di Cram e CJ McLaughlin.

Sabato per fortuna il tempo è migliore e tutto è regolare per la corsa (tranne Gase retrocesso per modifiche in parco chiuso), poi si può partire per una canonica gara da 200 giri/300 miglia che vedrà anche una competition caution al giro 20. Pronti via e subito caution: mentre Allgaier passa subito Hill mettendosi al comando, la foga del recupero in 3-wide di Eckes e Sammy Smith manda in testacoda Ellis che era nel mezzo fra i due e viene toccato dalla #16; anche Thompson (dopo aver baciato il muro in curva4) e Bilicki (testacoda nello stesso punto praticamente in contemporanea all’incidente precedente) vanno ai box.

Pronti via e alla ripartenza dei -39 altro incidente con un tamponamento a catena sul trioval: Dye taglia troppo e solleva un po’ di terra, Leitz non è scattato al meglio e somma la sua lentezza per innescare l’incidente in cui Honeyman lo manda in testacoda e Sammy Smith rimedia danni al muso.

Il terzo tentativo ai -34 è quello buono ed Allgaier nuovamente mantiene la prima posizione malgrado Hill ci provi prima di rischiare con Love in curva2. Jesse poi rimbalza e al passaggio successivo viene infilato da Creed innescando una fuga a due; Mayer completa la top5 anche sta rimontando forte un clamoroso Nick Sanchez che in sequenza supera anche lo stesso Love. La tregua dura però di nuovo poco, infatti al giro 20 Bilicki finisce nuovamente in testacoda, sempre in curva4 terminando nell’erba dopo essere stato appena sfiorato da Honeyman.

La piroetta di Josh capita al momento perfetto per la competition caution che viene ovviamente sfruttata, dato il set di gomme aggiuntive in più per la cancellazione delle libere, da molti piloti fra cui Love, DiBenedetto, H.Burton, R.Sieg, Dye, Kvapil, Retzlaff, Eckes e Poole. Tirano dritto in 21, dunque Jesse riparte ben dietro in 22esima posizione. La nuova top10 vede Allgaier al comando su Hill, Creed, Sanchez, Mayer, J.Burton, Jones, Larson (già ottavo dopo essere partito 20°), Gray e Alfredo.

Si riparte con 20 giri netti da disputare nella prima stage e Allgaier rimane al comando seguito da Creed, Hill perde in curva1 e viene scavalcato da Sanchez. E Larson entra in top5. A centro gruppo Love prova subito il 3-wide, tuttavia finisce larghissimo e perde ulteriore terreno.

Creed non ha il passo e quindi sia Allgaier trova la fuga immediata, sia un Sanchez in grande forma lo attacca e poi lo passa dall’interno iniziando in curva3 e finendo in curva1 ai -15. Larson invece sceglie l’esterno per balzare davanti ad Hill, poi approfitta anche lui della porta aperta da Sheldon per superare la #00. Leggermente più difficile il sorpasso su Sanchez, ma ai -11 Larson sale al secondo posto ad un paio di secondi dalla vetta. Creed intanto cede ancora e passa anche Mayer, seppur al pelo, da curva2.

Mentre Love fatica nel recupero, chi va veloce è Ryan Sieg che entra in top10 superando fra i tanti Herbst (sulla #19 del JGR), Alfredo, Jeb Burton e Jones. Un altro che fatica è Eckes ma, secondo Bilicki, la #16 sta rompendo il motore. Per Josh comunque non ci sono notizie migliori: Leitz viene doppiato e così perde il lucky dog.

Allgaier soffre solo l’ultimo giro nel traffico, per il resto la sua prima stage fila via liscia e la vince davanti a Larson (+0.3″), Sanchez (+3.8″), Hill (+4.0″), Mayer (+5.7″), Creed (+7.6″), R.Sieg (+7.8″), Jones (+8.4″), J.Burton (+11.4″) e Alfredo (+11.7″); seguono Day, Herbst, DiBenedetto, Smith, Kvapil, Love, Gray, H.Burton, Sawalich e Dye. Eckes nel break va nel box, poi nel garage ed è costretto al ritiro (asta del bilanciere rotta).

Il primo vero giro di soste è disastroso per i due leader: Allgaier scende al quinto posto dietro ad Hill, Creed, Jones e Sanchez, Larson prima precipita al 13° posto, poi viene penalizzato per una ruota fuori controllo (ripartirà 31°). Penalità anche per DiBenedetto (sempre una ruota), J.Burton (sosta fuori stallo dopo essersi fermato sul tubo della pistola pneumatica) mentre Sammy Smith costretto ad ulteriori pit per riparazione danni.

Bandiera verde con 37 giri da disputare nella seconda stage e Hill rimane al comando seguito da Creed e Jones che poi però rimbalza e viene scavalcato nuovamente da Sanchez e Allgaier il quale aggira Brandon. Love ha sistemato i guai precedenti, sia strategici che di traffico e sale al sesto posto che diventa quinto perché pure lui, seguito da Ryan Sieg, supera Jones. Larson (proprio come Jesse in precedenza) forza il recupero, ma lui in curva4 quasi perde il controllo.

Allgaier sembra scatenato, in pochi giri supera Sanchez e poi Creed lanciandosi all’inseguimento di Hill distante ormai meno di 1″. Prosegue nel frattempo la crisi di Jones, passato pure da Herbst ed un Corey Day alla gara finora più convincente in Xfinity Series. Larson, intanto, rientra in top20.

L’attacco di slancio non riesce ad Allgaier che poi fatica a trovare un varco per superare la #21, anche modificando la traiettoria. E così per tutti i circa 30 giri seguenti la #7 rimane dietro ad Hill, nonostante vari tentativi per rilanciarsi. Dietro ci sono vari piccoli assestamenti di classifica: Gray recupera due posizioni ai danni di H.Burton e Williams, Herbst supera Sieg, che finisce largo in curva2, e poi viene imitato da Day.

Chi invece rimbalza di netto e a sorpresa è Jesse Love che, dopo alcuni giri in scia a Mayer, si stacca, viene ripreso e passato da Herbst ai -15. Rimanendo in casa JGR, scambio di posizioni fra Gray e Sawalich mentre dietro di loro un Kvapil inseguito da Larson supera Williams (e poi arriva anche Kyle). Più che Kvapil, Kyle tiene il ritmo di Jones che avanza con Gray e pure Sawalich viene scavalcato.

C’è la sensazione che i doppiaggi potrebbero essere decisivi nella lotta per la vittoria di stage, ma il terzo tentativo di Allgaier su un Hill in difficoltà con il bilanciamento dei freni viene fermato da una caution ai -3 per Wright che, tutto solo, si appoggia con forza alle barriere di curva2 e finisce in testacoda.

Austin Hill vince dunque sotto caution la seconda stage davanti ad Allgaier, Creed, Sanchez, Mayer, Herbst, Love, Day, Jones e Gray; seguono Larson, Sieg, Sawalich, Kvapil, Williams, Alfredo, H.Burton, Thompson, Dye e Retzlaff mentre J.Burton (25°) è il lucky dog. Sammy Smith ha ancora problemi di assetto ed è appena 31°.

Il secondo giro di soste lascia Hill al primo posto su Creed, Allgaier, Sanchez e Love mentre Larson entra in top10; penalità per Sawalich per ruota fuori controllo mentre segnale d’allarme in casa Kaulig dato che sia Dye che Williams avevano una foratura lenta alla posteriore sinistra.

Si riparte con 103 giri da disputare, ma la caution è immediata. E la causa è sempre l’erba del trioval. A deragliare è una delle prime file composta da Day e Gray che si toccano, dietro di loro la toccata fra Mayer ed Herbst è ancora più evidente e la #41 finisce più a sinistra del previsto, da lì in poi dietro di lui tutti lo seguono andando ancora più a sinistra finché l’erba inizia a mettere le prime vittime come Williams (unico ritirato), ma nel mucchio finiscono (chi più, chi meno) anche Alfredo, Maggio, Legge, Smithley, Perkins, Retzlaff e Leitz (al punto che il lucky dog non viene assegnato a nessuno). Fra i big costretti ad una sosta per riparazioni ci sono Gray (tire rub alla anteriore sinistra), Mayer (danni leggeri al paraurti), Kvapil (muso) ed Herbst mentre Larson (anch’egli paraurti) tira dritto.

Nuova green ai -97 con Hill al comando su Creed, Allgaier, Love, Sanchez, Day, Larson, Jones, H.Burton e R.Sieg. Justin scatta bene e mette il muso davanti ad Austin appena in tempo prima di un’altra caution: Day si fa prendere la gola in curva2 e cerca un varco fra Love e Creed che non ci sarà mai e così Sheldon (chi sennò?) viene mandato a muro per un altro ritiro prematuro e senza colpe per la #00. Lucky dog per Sammy Smith mentre sia Love che Day vanno ai box per riparazione danni.

La selezione brutale in vetta rimescola ulteriormente la top10 che ora vede Allgaier davanti ad Hill, Sanchez, Larson, Jones, Sieg, H.Burton, Honeyman, DiBenedetto e Sawalich che ora è addirittura è più avanti di prima di prendere la penalità. Dopo una caution fin troppo lunga, si riparte ai -88 ed Allgaier dall’interno rimane primo seguito da Sanchez, Hill (largo in curva2) e Larson. In scia Austin va in difficoltà e al giro successivo pure Kyle lo supera.

Allgaier prova così l’allungo, anche se più lento di prima dato che Sanchez va ancora veloce sulla #48 e per qualche giro tiene dietro Larson. La classifica si assesta alle loro spalle: DiBenedetto (ancora surriscaldamento dopo un passaggio sull’erba) viene superato da Honeyman, Sawalich e Dye ed esce dalla top10 mentre Ryan Sieg supera Harrison Burton ed è sesto.

Larson, non preoccupato da un Hill ancora con problemi ai freni, scavalca Sanchez ai -76 dopo un largo di Nick in curva2 e così deve recuperare “solo” 1.5″ ad Allgaier. Dopo le soste precedenti, uno dei piloti più veloci a recuperare è Herbst, seguito da Day, che rimonta verso la top10. Si comporta bene anche Sawalich che supera Jeb Burton ed è ottavo.

Malgrado un generale sottosterzo, Larson recupera centesimi su Allgaier ed ai -67 scende sotto il secondo di ritardo dal leader. E iniziano i doppiaggi, Kyle sembra più abile ed in poco torna sotto a Justin.

Ai -60, quando si apre la finestra per l’ultimo pieno, Allgaier guida con 0.4″ su Larson, 3.0″ su Sanchez, 5.7″ su Hill, 11.7″ su Jones, 13.7″ su Sieg, 15.8″ su Sawalich, 16.8″ su H.Burton, 17.8″ su DiBenedetto e 18.9″ su Herbst con a pieni giri solamente anche J.Burton, Day, Dye, Honeyman, Love, Mayer, Retzlaff, Gray, Clements, Smith e Poole.

Ad aprire il giro di soste è Herbst ai -59 che, involontariamente, con l’ingresso ai box fa abortire il sorpasso di Day su J.Burton. Al giro successivo Larson trova il varco all’interno di Allgaier sul rettilineo opposto, ma in curva3 la #88 scivola, i due si toccano e per poco non arriva l’incidente. I due proseguono a posizioni invariate, anche se poco più tardi un Wright quasi a passo d’uomo rischia di creare scompiglio.

Sawalich pitta ai -56, ai -52 è la volta di Sieg e H.Burton, ai -51 J.Burton, ai -50 DiBenedetto e Love, ai -49 Larson (pressato da Herbst con gomme fresche) e Sanchez, ai -48 Hill, Jones e Day, ai -47 un Allgaier che paga overcut e traffico (nel dettaglio Honeyman e Clements) e quando torna in pista non solo è a 4.1″ da Larson, ma anche a 2.1″ da Sanchez con due posizioni nette perse.

Alla caccia di una caution ci sono diversi piloti come Mayer, Dye, Gray, Clements, Smith, Alfredo e Poole e la caution arriva per loro ai -45. Nella maniera più imprevedibile (o l’esatto contrario). Allgaier è all’inseguimento di Larson e Sanchez e in curva3 si trova davanti di nuovo un Wright (staccato di sette giri) che gira molto più lento. Non ci sarebbe nulla di male se Kris tenesse una traiettoria costante, tuttavia la #5 approccia curva3 larga, poi scende alla corda e in curva4 si piazza in mezzo alla pista. Justin non sa cosa fare e (poi prendendosi colpe che non ha) tampona Wright finendo ko nell’erba con l’anteriore destra rotta. E per Justin è 0/28 in Texas malgrado le centinaia di giri in testa.

Mentre Swalich si prende il lucky dog e si completa il giro di soste, Larson ringrazia per la selezione davanti o attorno a lui e prende il comando. La selezione citata lascia appena 19 auto a pieni giri e sono, dietro alla #88, Sanchez, Hill, Jones, Sieg, Mayer, Gray, Dye, Smith, Clements, Alfredo, Poole, Sawalich, Herbst, H.Burton, Day, J.Burton, Love ed Honeyman.

Bandiera verde ai -37 e Larson approfitta del duello fra Sanchez ed Hill per scappare via; ritiro amaro invece per Honeyman per il mozzo ko. Più dietro Gray supera un Jones ancora non al meglio e, dopo i danni nel big one, sale al quarto posto. Bene anche Sammy Smith che, dopo essere stato a lungo doppiato, mantiene la top10.

Che Sanchez sia in giornata di grazia lo dimostra il fatto che Sanchez riesca a tenere il secondo posto su Hill, il quale però non molla. Nick ovviamente non ha il passo di Larson che si allontana verso l’orizzonte. Al terzo o quarto tentativo, dopo anche un largo di Dye che fa passare Mayer, Sanchez cede quando però ormai siamo ai -15 e Larson è 5.6″ più avanti.

In questo momento Kyle ha la gara in mano dato il vantaggio sui due e ancor di più su Gray (+6.6″), Mayer (+8.9″), Jones (+9.6″), Dye (+14.4″), Smith (+14.8″), Sieg (15.4″) e Clements (16.4″), quando però – proprio pochi istanti dopo il sorpasso di Hill su Sanchez – ecco che arriva una caution che riapre tutto. E a provocarla è proprio il suo pupillo Corey Day che corre sulla #17 in “livrea Larson” e che finisce in testacoda e contro le gomme all’interno di curva4 dopo essere finito troppo alto alla piega precedente. DiBenedetto è il lucky dog che riporta 19 auto a pieni giri.

Manca poco alla fine ormai e pittare sembra poco logico, visto anche il tempo perso per sistemare le barriere di protezione. E invece Larson va ai box a montare pneumatici freschi. Lo seguono tutti tranne Hill (che ovviamente sceglie l’opposto), Sanchez, Gray, Mayer, Love e Alfredo. Dietro a Kyle si piazzano invece H.Burton (solo due gomme fresche), Smith, Jones, Dye, Sieg, Clements, Sawalich, J.Burton, Poole, Herbst (mandato in testacoda in pit lane dal compagno di squadra Sawalich), Day e DiBenedetto.

La ripartenza (al choose cone Hill va interno con Gray, Love e Burton, Sanchez esterno con Mayer, Alfredo e Larson) arriva a soli sette giri dalla fine e si ribalta tutto: Sanchez scatta bene e approccia largo curva1-2 al punto che si apre una strada nel mezzo in cui ci si tuffa Mayer seguito da Larson (Alfredo ormai è saltato). Kyle spinge forte Sam mandandolo al comando. Kyle è arrivato troppo forte e sbanda in curva3 tornando dietro alla coppia Hill-Sanchez. Nick riesce a rimanere al secondo posto mentre Larson al giro successivo in curva1-2 aggira Hill. Kyle starebbe anche per tuffarsi su Sanchez, ma dietro di lui Hill in curva4 scivola e stringe un rimontante Smith mandandolo a muro. Caution ai -5 con lucky dog per Retzlaff.

Si va quindi all’overtime con Mayer al comando su Sanchez, Larson (salvato probabilmente dalla bandiera gialla), Hill (che si prende la colpa dell’incidente), Gray, H.Burton, Love, Sieg, Jones ed Herbst. Al cono Mayer va interno con Hill e Gray, Sanchez ancora esterno con Larson e Burton.

Bandiera verde e Mayer scatta al meglio, ma Hill infila il muso e lo mette 3-wide. Sam tuttavia riesce a mantenere velocità seguito da Larson mentre Austin perde e finisce 4-wide in curva2 proprio mentre Clements finisce col retrotreno a muro per una caution che manda tutti al secondo OT; lucky dog per Kvapil.

La classifica aggiornata alla moviola vede Mayer ancora primo su Larson, Sanchez, Gray, Hill, Herbst, Love, H.Burton, Sieg e J.Burton. Al choose cone Mayer ancora interno con Gray ed Hill, Larson sempre esterno con Sanchez ed Herbst.

Ultima bandiera verde e Larson si invola subito in curva2 verso la vittoria, Sanchez invece cerca di compensare una partenza non eccezionale provando a seguire Kyle, ma la #48 scivola larga e bacia il muro; Nick proseguirà a rilento. Ne approfitta invece Gray che affianca Mayer sul rettilineo opposto e lo passa in curva3. Per Sam va ancora peggio dato che anche lui scivola all’ultimo giro in curva2 e perde posizioni preziose.

Kyle Larson vince in Texas malgrado il rischio strategico e salva la gara della #88 dell’infortunato Zilisch precedendo Gray, Herbst, Hill, Mayer, H.Burton, Love, R.Sieg, Jones e J.Burton; a pieni giri Dye, Alfredo, Sawalich, Retzlaff, DiBenedetto, Day, Poole, Smith, Kvapil e Sanchez.

In sintesi è stata una gara di transizione a causa della presenza imprevista di Kyle Larson che ha scombinato i piani. Ora per la categoria un meritato riposo in vista della corsa verso i playoff.

I risultati odierni

La classifica della “Andy’s Frozen Custard 300”

La classifica generale

Così in campionato dopo 12 delle 33 gare della NASCAR Xfinity Series 2025

I prossimi appuntamenti

Stasera alle 21:30 a Fort Worth ci sarà la gara della NASCAR Cup Series; a partire dalla pole position per la prima volta in carriera ci sarà Carson Hocevar. Come detto, la Xfinity Series si prende due weekend di pausa e tornerà a Charlotte sabato 24 maggio.


Immagine: Media NASCAR

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