Un altro arrivo a punti per lo spagnolo, che sta iniziando a prendere le misure con la FW47
Gli ingranaggi, piano piano, cominciano a girare sempre meglio. Dopo un fine settimana in Bahrain in cui, nonostante il ritiro finale, la sua prestazione era comunque stata convincente, Carlos Sainz si è ripetuto sugli stessi livelli, se non più alti, anche al GP dell’Arabia Saudita 2025. Il madrileno ha nuovamente agguantato la qualificazione in Q3, mettendosi dietro per la seconda volta consecutiva Lewis Hamilton, per poi condurre una gara regolare e senza incappare negli stessi problemi del Bahrain. Ciò gli ha permesso di portare a casa l’ottavo posto, suo miglior risultato stagionale.
Cosa non da poco, Sainz è riuscito a precedere Alexander Albon sul traguardo. Nelle prime quattro gare, il thailandese era sempre stato superiore al compagno, che ha più volte denunciato una scarsa fiducia nel suo nuovo mezzo che, per poter essere acquisita, necessitava di più tempo al volante. Apparentemente, qualcosa sta iniziando a sbloccarsi e la prestazione di Jeddah ne è la prova. Lo spagnolo è parso molto più a suo agio al volante della FW47 rispetto alle prime uscite stagionali, confermando la crescita del feeling con la propria monoposto e facendo capire come, se questo feeling dovesse costantemente migliorare, battere Albon potrebbe non diventare un evento così raro.
Ad inizio 2025, in molti avrebbero probabilmente scommesso che il confronto fra i due alfieri Williams sarebbe stato piuttosto a senso unico. L’anglo-thailandese, infatti, si era sempre dovuto confrontare con compagni non proprio rapidissimi dal suo rientro in F1 nel 2022, tutti battuti assai facilmente. Se paragonato a Nicholas Latifi, Logan Sargeant e Franco Colapinto è chiaro che Sainz abbia tutt’altro curriculum e tutt’altre capacità alla guida. In seguito al suo ottimo 2024, poi, lo spagnolo aveva visto le proprie possibilità di prevalere su Albon alzarsi e non di poco. Alla fine, però, numeri, statistiche e aspettative contano sempre poco, perché a parlare, lo sappiamo, è la pista.
Le difficoltà forse inattese da parte del madrileno hanno fatto sì che fosse in realtà il classe 1996 a trainare la scuderia di Grove verso la sua migliore partenza nel Mondiale da nove anni a questa parte. Carlos ha faticato spesso con il bilanciamento nelle prime tappe di campionato, ma ora sembra che, piano piano, si cominci a trovare la quadra della situazione. In qualifica sono già due le occasioni consecutive in cui Sainz è riuscito a centrare l’accesso al Q3 e stavolta, cosa più importante, è riuscito a mettersi alle spalle Albon anche in gara. Una corsa regolare la sua, con anzi un occhio di riguardo verso il risultato complessivo della squadra. Mantenendo il distacco dal compagno inferiore al secondo, infatti, lo spagnolo è riuscito a fornirgli DRS per tutta la pista di Jeddah e ciò ha consentito al thailandese di difendersi dall’arrembante Isack Hadjar alle sue spalle.
Come già accaduto in passato, Sainz ha dimostrato una grande intelligenza tattica la domenica. Non potrebbe essere altrimenti, visto che parliamo di un pilota giunto alla sua undicesima stagione in F1 e che è già passato per casacche importanti come McLaren e Ferrari. I suoi risultati, alla Williams, servono e serviranno moltissimo. La compagine di Grove si ritrova ora al quinto posto tra i Costruttori, avendo scavalcato la Haas grazie ai sei punti conquistati in Arabia Saudita. La lotta per la top 5 finale sembra alla portata, grazie soprattutto alla coppia migliore da diversi anni a questa parte e ad un team principal, James Volwes, con le idee chiarissime e una forte leadership, che ha impresso una mentalità vincente e orientata al continuo progresso, mostrandosi inoltre vicino ai tifosi dopo ogni Gran Premio.
Ora, starà a Sainz proseguire su questa falsariga. L’obiettivo personale può e dev’essere l’aggancio prima e il sorpasso poi nei confronti di Albon, che al momento rimane saldo a 20 punti in campionato, mentre lo spagnolo è fermo a cinque. In una stagione composta ancora da diciannove gare e cinque Sprint, però, tutto è possibile e se la fiducia di Carlos con questa monoposto dovesse ancora migliorare, com’è lecito attendersi, allora ecco che la sua scelta di sposare la causa Williams potrebbe rivelarsi non così tanto azzardata. Le sue qualità sono note a tutti e vederlo costantemente in posizioni anche rilevanti della top 10 potrebbe non sorprendere più di tanto, weekend dopo weekend.
Immagine di copertina: Media Williams
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