F1 | GP Arabia Saudita 2025: la Ferrari si aggrappa ad un Leclerc trascinatore

Autore: Simone Casadei
Pubblicato il 21 Aprile 2025 - 17:30
Tempo di lettura: 5 minuti
F1 | GP Arabia Saudita 2025: la Ferrari si aggrappa ad un Leclerc trascinatore
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Altra prestazione maiuscola del monegasco, che conquista il primo podio stagionale al volante di una Rossa che deve ancora capire se stessa

Alla fine, è sempre lui. Charles Leclerc, dopo i due quarti posti di Suzuka e Sakhir, ha conquistato, al GP dell’Arabia Saudita 2025, il primo podio stagionale suo e della Ferrari, dopo un inizio complicato in termini di prestazioni e ben lontano dalle aspettative di squadra e, soprattutto, tifosi. Aspettative che, lo abbiamo più volte ribadito, dovrebbero sempre essere tenute sotto controllo, onde evitare drastici scivoloni come abbiamo avuto modo di osservare in questa prima tranche di campionato. Il monegasco, però, continua a rimanere l’unica e salda certezza di questa Ferrari, aggrappata come non mai alle sue magie.

Di magie è lecito parlare, specialmente se ci soffermiamo sul rendimento attuale della SF-25. Una vettura ancora nervosa e con un’identità non chiara, che non ha mancato di mostrare degli ottimi picchi salvo poi affogare in un bicchier d’acqua come possono essere le curve a bassa velocità. Jeddah non è proprio il cittadino più tortuoso in calendario, anzi è tra i circuiti con la media di percorrenza più alta dell’intero Mondiale. Eppure, in quelle poche sezioni da terza o quarta marcia, ecco che la Rossa risultava addirittura la nona monoposto del lotto. Un vero paradosso, se consideriamo che la predecessora brillava proprio nei tratti più lenti.

È proprio qui che Leclerc, al sabato, ha perso l’opportunità di lottare per un’insperata prima fila. Osservando i migliori settori del Q3, si nota bene come Charles non fosse affatto lontano dal poleman Max Verstappen, ma la prima chicane e curva 4 sono state determinanti per relegarlo al quarto posto. Un risultato, alla fine, comunque dignitosissimo, se consideriamo che Lewis Hamilton, con lo stesso materiale a disposizione, ha chiuso a mezzo secondo dal compagno di squadra. Il giro del #16 è stato al limite, come ci ha abituati più volte in passato, probabilmente anche oltre se prendiamo in esame le sue parole dopo le prove ufficiali, con le quali ha fatto intendere che il rischio di finire a muro in un punto qualsiasi della pista era piuttosto elevato. Ciò però non è avvenuto, grazie ad un controllo magistrale del monegasco che ha saputo portare la propria monoposto là dove, tecnicamente, non sarebbe stato possibile piazzarla.

La gara, poi, è stata un autentico capolavoro del classe 1997. Probabilmente, la corsa saudita entra di diritto tra le migliori che Leclerc abbia mai disputato in carriera. Dopo una partenza non semplicissima, con George Russell che appariva imprendibile e Lando Norris in rimonta su una McLaren come al solito rapidissima, ecco che, all’improvviso, lo scenario cambia. Passato al comando grazie alle soste dei primi tre, Charles ha iniziato a girare su tempi incredibili, più veloci o comunque a livello di coloro che avevano appena montato gomme nuove e, spesso, anche più rapido dello stesso Norris, alle sue spalle con gomme dure. Una porzione di Gran Premio davvero da incorniciare, anche perché è grazie a quei giri mozzafiato che l’alfiere della Ferrari ha saputo mettersi in lotta per il terzo gradino del podio.

La rimonta su Russell una volta rientrato in pista dopo il passaggio ai box è stata perentoria e il sorpasso, alla fine, si è rivelato più semplice del previsto. Da lì in avanti, una grande amministrazione ha permesso a Leclerc di tenere duro nei confronti della McLaren #4, più veloce nel finale anche grazie agli pneumatici medi. Il pilota di giornata, per certi versi, non può che essere proprio Charles, che ha portato a casa la prima top 3 dell’anno grazie ad una gara da vero campione, di sostanza e nella quale ha dato l’idea di poter davvero far prevalere sul proprio mezzo le sue indiscusse qualità.

Questo, in ogni caso, non deve stupire. È ormai dal 2019 che Leclerc rappresenta il vero faro della Ferrari, colui che è sempre riuscito ad estrarre il massimo e anche di più dalle monoposto a sua disposizione. E, è giusto ammetterlo, tra queste solo la prima F1-75 e la SF-24 del finale della scorsa stagione erano vetture realmente in grado di competere per qualcosa di grande. Non a caso, sul loro sedile, Charles ha conquistato gran parte delle sue vittorie e alcune delle migliori prestazioni nei suoi 8 anni di F1. Nonostante le indubbie doti velocistiche, manca sempre il tassello più importante: una macchina che permetta al numero 16 di combattere costantemente per il successo.

Perché certamente è bello vederlo lottare come un leone per un terzo posto, è da ammirare la sua dedizione alla causa Ferrari e sono da applausi weekend come quello di Jeddah. Questo, però, non può e non deve bastare. Leclerc è un vincente, lo ha già dimostrato, ed è l’unico che, al momento, potrebbe giocarsela alla pari contro Verstappen, nel caso entrambi dovessero disporre del mezzo migliore. Un gioiello così, a Maranello, non possono sprecarlo. Anche perché le performance di Hamilton sono risultate, fin qui, ben sotto ciò che si attenderebbe da un sette volte Campione del Mondo. Con tutte le precauzioni del caso, è innegabile che Charles stia mettendo sotto Lewis da ogni punto di vista, portando la macchina là dove non meriterebbe di stare, viste le basi su cui poggia.

La questione sviluppi sarà quindi determinante. Se la direzione che Leclerc ha deciso di seguire dalle qualifiche di Suzuka dovesse essere davvero la migliore, e per ora sembra essere così, allora ecco che Ferrari dovrà ascoltarlo. Non importa quanto la SF-25 possa risultare complicata da guidare. Se l’unico modo per estrarne il completo potenziale è renderla un destriero quasi indomabile, è necessario prendere questa decisione. Questo passaggio può essere possibile solo che si ha tra le mani un pilota con una sensibilità e una capacità di governare il proprio mezzo fuori dal comune. Questo passaggio, in Ferrari, può essere possibile soltanto grazie a Charles Leclerc.

Immagine di copertina: Media Ferrari

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