Il cane si dice sia il miglior amico dell’uomo. Ecco: spero che Roscoe, il primo tra i cani di Hamilton, si metta una zampa sulla coscienza nel caso le seguenti dichiarazioni del suo padrone dovessero corrispondere a verità, e lo aiuti a calmarne i bollenti spiriti.
Infatti, il caro Luigi, in un solo colpo avrebbe pettinato in un’intervista alla Bild (e da qui il condizionale), una manciata di colleghi. Contemporaneamente.
Il riassunto è questo:
– “Vettel è bravo e lo rispetto, ma è difficile dire quanto sia davvero forte.”
– Motivo? “Non è mai stato in squadra con gente come Alonso ma con piloti come Webber, che non era al suo livello, e Raikkonen che non è più al top”.
Riguardo le accuse di “arroganza” da parte di Button, ecco la risposta:
– “Non credo si tratti di questo ma di fiducia in se stessi, che è la chiave del successo. Prima del mio debutto nel 2007, sapevo sarebbe stato difficile battere Fernando, ma sapevo anche che avrei potuto farcela. Ricordo prima del mio esordio Ron Dennis: mi consigliò di non prendermela nel caso fossi andato molto più piano di Alonso, ma sapevo che non sarebbe accaduto”.
In pratica, Vettel non si sa quant’è forte perché ha avuto uno scarsone a fianco in Red Bull e ne ha uno altrettanto scarso in Ferrari. Mentre Button dice palle, perché la sua non è arroganza ma coscienza di essere il migliore.
Ora, io spero che quest’intervista della Bild sia un’altra panzana giornalistica da pre-inverno motoristico, perché altrimenti la questione sarebbe piuttosto grave.
Curioso come non ci sia traccia di Rosberg nel testo, il quale potrebbe benissimo essere paragonato al Webber dei tempi Red Bull, se volessimo mettere in piedi un parallelo.
Strano anche come Lewis non ricordi che nel triennio Mclaren ha portato a casa meno punti di Jenson.
Come tante altre cose che suonano stranissime in queste settimane.
I casi sono due: o si sta muovendo il megacomplotto mediatico per mettere in cattiva luce Lewis, oppure qualche stronzata il ragazzo la sta sparando bella grossa. Non sarebbe furba una mossa del genere, quando già sei sotto diversi occhi per i tuoi comportamenti.
Certo è che non ho memoria di un campione appena confermato così tormentato dal terrore di non essere riconosciuto come il migliore. Il giorno che la Mercedes torna quella pre 2013 (o anche pre 2014), lo voglio sentire.
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