Spegne 50 candeline il GP della costa californiana, teatro della gara più corta del campionato
Il Gran Premio Acura di Long Beach celebra il suo giubileo d’oro, con 50 anni di storia automobilistica che risalgono all’evento inaugurale organizzato per le vetture di Formula 5000 nel settembre del 1975. Una entry-list di 27 auto provenienti da 11 case automobilistiche è pronto ad affrontare la gara di 100 minuti. Suddivisa tra 11 GTP e 16 GTD, è da notare la presenza di due wildcard in GTD: Vasser Sullivan Racing e AO Racing, rispettivamente le vetture #89 e #177.
Il circuito cittadino di Long Beach si è evoluto nel corso degli anni, così come le categorie che lo hanno solcato. La gara originale di Formula 5000 fu organizzata come prova generale per dimostrare che l’allora promotore Chris Pook e la location sul mare erano pronti a ospitare un GP di Formula 1. Quell’obiettivo fu raggiunto, e il GP degli Stati Uniti Ovest fu realtà dal 1976 al 1983. Quando Pook non fu più in grado di sostenere i costi del circus, il campionato IndyCar, allora sotto l’egida della CART, divenne l’evento principale del Gran Premio di Long Beach.
Oggi, l’IMSA WeatherTech SportsCar Championship e la IndyCar Series condividono il ruolo di protagoniste a Long Beach, con la gara sprint di 100 minuti dell’IMSA per le classi Grand Touring Prototype (GTP) e Grand Touring Daytona (GTD) a fare da fulcro del programma del sabato. È la ventunesima volta che le corse di auto sportive assumono un ruolo di rilievo nel programma di Long Beach. La prima volta risale al 1990 quando le classi GTO e GTU dell’IMSA scesero in pista per 60 minuti di azione intensa e spettacolare.

Nel 2024, a vincere sono stati Renger van der Zande e Sebastien Bourdais in GTP, sulla Cadillac V-Series.R. In GTD è toccato a Parker Thompson e Ben Barnicoat, sulla Lexus RC F GT3 del Vasser Sullivan. Ora, però, è tempo di concentrarsi su quella che sarà la gara che vedremo questo weekend.
La pista e cosa aspettarsi dalla gara:
Nonostante l’IMSA sia solo alla sua terza gara, questa corsa è già cruciale per la lotta al campionato, rendendola ancora più emozionante e importante per i protagonisti della stagione. Andiamo a vedere com’è composto il tracciato di Long Beach.
Il giro inizia subito con la famosa lunga curva a destra che caratterizza il tracciato. Essa porta alla staccata di Curva 1, una sinistra molto decisa. Da qui comincia un tratto molto lento, caratterizzato dalla pittoresca Fontana dei Tre Delfini. Qui si cerca di massimizzare il passaggio tra le varie curve.
Poi, è il turno di un’altra curva a destra, la 5, che porta sulla West Shoreline Drive. I piloti percorreranno questa strada fino alla staccata successiva a sinistra, la Tecate Turn, seguita subito da un’altra sinistra lieve che porta sulla Pine Avenue. E’ poi il turno della curva 8, nuovamente a novanta gradi, che porta al rettilineo opposto della pista. Altra staccata impegnativa in curva 9, seguita dal curvone n°10.
Si tratta di una curva a sinistra di ampio raggio, da percorrere sfruttando leggermente il cordolo interno con l’anteriore sinistra. La fase di decelerazione inizia già in uscita, in preparazione della staccata per la curva finale. La sequenza (e il tracciato) si chiudono con Curva 11, un tornantino molto lento che immette nuovamente sul rettilineo principale.
Lato strategia e dinamica della gara, diversi fattori rendono Long Beach una delle gare più tattiche dell’intero calendario IMSA. Su un tracciato cittadino di 11 curve, dove i limiti della pista sono spesso rappresentati da muri in cemento e le GTP faticano a mantenere una media di 100 miglia orarie, i sorpassi diventano merce rara. A complicare ulteriormente la strategia ci pensa l’unico pit stop previsto, che trasforma il rifornimento, la scelta delle gomme e il cambio pilota in una vera partita a scacchi ad alta velocità.
È facile prevedere che possa ripetersi un ingorgo sia alla prima curva che all’ultima, dato lo spazio ristretto. L’obiettivo principale per i piloti e le squadre sarà uscire senza danni che possano compromettere la performance.

Anche la gestione del traffico sarà fondamentale, soprattutto quando le GTP si troveranno a superare le GTD, con il rischio di essere rallentate o, al contrario, avvantaggiate. Ulteriormente, le penalità potrebbero giocare un ruolo importante, in quanto un errore come una velocità eccessiva in pit lane potrebbe fermare bruscamente la corsa alla vittoria. Infine la gestione delle gomme e il risparmio di carburante sono sempre un fattore da tenere in considerazione, nonostante non siano determinanti per la vittoria.
Orari:
Qui sotto gli orari del weekend dell’Acura Gran Prix of Long Beach. Tutte le sessioni avranno il live timing disponibile, mentre le qualifiche e la gara saranno anche trasmesse sul sito di imsa.tv.
Venerdì 11 Aprile
18:00 | Prove Libere 1
22:00 | Prove Libere 2
Sabato 12 Aprile
02:10 | Qualifiche GTD
02:35 | Qualifiche GTP
23:00 | Gara
Media: IMSA
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