F1 | GP Giappone 2025: McLaren, tanto rapida quanto conservativa. E serve capire su quale cavallo puntare

Autore: Simone Casadei
Pubblicato il 8 Aprile 2025 - 10:30
Tempo di lettura: 5 minuti
F1 | GP Giappone 2025: McLaren, tanto rapida quanto conservativa. E serve capire su quale cavallo puntare
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Sebbene la vettura di Woking dimostri di essere la migliore sulla piazza, la squadra tende a commettere ancora qualche errore di valutazione

Di nuovo la più veloce del lotto, di nuovo tecnicamente superiore ai diretti rivali, ma questa volta non è arrivata la vittoria. La McLaren ha concluso il GP del Giappone 2025 al secondo e terzo posto, rispettivamente con Lando Norris e Oscar Piastri, consolidandosi al comando della classifica Costruttori e riaffermando il proprio status di migliore monoposto del Circus. Eppure, nonostante queste ottime conferme, il successo è sfuggito, a causa di uno straordinario Max Verstappen che ha ottimizzato al meglio una Red Bull più competitiva del solito e ha impartito, grazie al suo sempre straripante talento, una pesante lezione ai diretti avversari. I quali, dopo essere già incappati in episodi simili lo scorso anno, hanno probabilmente reso la vita più facile di quanto avrebbero voluto al Campione del Mondo in carica.

Già in qualifica, sia Norris che Piastri non hanno sfruttato al massimo il loro pacchetto, riuscendo sì ad infilare tutti e tre i settori più veloci della sessione, ma mancando la Pole Position sempre a vantaggio dell’olandese. L’australiano ha perso troppo terreno nel primo tratto della pista, mentre l’inglese ha lasciato per strada qualcosina nella parte conclusiva, soprattutto dopo l’ultima curva a causa di un’attivazione del DRS leggermente tardiva rispetto all’#1. Nonostante la mancata prima posizione, con una gara asciutta, i pronostici erano tutti a favore del team di Woking. Ma di nuovo, ecco comparire ulteriori sbavature nel giorno che conta di più.

Se a Verstappen va riconosciuta una condotta perfetta nella corsa domenicale, certamente la McLaren è colpevole di aver azzardato poco ed essere rimasta troppo conservativa. Al momento del pit stop, ad esempio, probabilmente Norris avrebbe potuto percorrere un giro in più del rivale, senza rientrare al medesimo passaggio perdendo di fatto la possibilità di effettuare un overcut nei suoi confronti. Il ritmo delle due MCL39 è sempre stato buonissimo, sebbene entrambi i piloti non abbiano mai goduto di aria pulita davanti a loro. Motivo in più per non essere pienamente soddisfatti dal risultato finale.

C’è da aggiungere poi la controversa gestione dell’ultimo quarto del GP. In questa fase, è sembrato Piastri il più combattivo del duo “papaya”, arrivando un paio di volte vicino all’attacco nei confronti del compagno che, però, non si è mai concretizzato. Con un ritmo praticamente identico fra i due, e le non certo numerose opportunità di sorpasso offerte dal tracciato di Suzuka, la manovra sarebbe stata fin troppo azzardata. Si poteva quindi pensare di lasciare strada all’australiano per vedere se ci fosse almeno una minima chance di impensierire la leadership di Verstappen. Cosa che Norris, fin dalla partenza, non è mai riuscito a fare.

Il margine alle loro spalle per effettuare uno scambio di posizioni era abbondante, visto che Leclerc distava più o meno nove secondi dal gruppo di testa. In caso di mancato sorpasso al Campione del Mondo, ci sarebbe comunque stato modo di restituire la posizione a Lando. In McLaren, in ogni caso, hanno preferito congelare la situazione, portando a casa un doppio podio che può far sorridere fino ad un certo punto. Ancora una volta, sembra che manchi quel pizzico di aggressività e prodezza per cercare di fare qualcosa fuori dagli schemi, per tentare di scombussolare le carte in tavola e provare a trarne un vantaggio.

Senza girarci troppo intorno, anche viste le attuali circostanze, appare praticamente ovvio che il titolo Costruttori rappresenti un obiettivo tutt’altro che infattibile per la squadra guidata da Andrea Stella e Zak Brown. Il cospicuo vantaggio di 36 punti sulla Mercedes sembra destinato ad aumentare nelle prossime tappe, per cui la concentrazione del team non può che spostarsi quasi totalmente al campionato piloti. Nella classifica a loro riservata, McLaren dovrà decidere il da farsi. Verstappen, nonostante una Red Bull non più al top come in passato, è ancora più forte dell’ultimo campionato e non ha certo intenzione di lasciarsi sfuggire il quinto alloro iridato consecutivo. Indi per cui, bisognerà compiere una scelta.

Norris è attualmente al comando della graduatoria, con un solo punto in più del rivale. Piastri è più attardato, a -13 dal vicino di box, ma, se Lando può forse vantare una velocità pura maggiore, è colui che tra i due è apparso più solido mentalmente. Se la strategia McLaren dovesse puntare più a mantenere un buon clima all’interno del garage che non a decidere su quale cavallo puntare, allora Verstappen potrebbe trarne numerosi benefici. Anche perché, lo sappiamo bene, tra i due litiganti il terzo gode.

È successo negli anni ’80, quando prima la coppia Alan Jones-Carlos Reutemann e poi quella Nelson Piquet-Nigel Mansell consegnò il titolo nelle mani dello stesso brasiliano, nel 1982, e ad Alain Prost, nel 1986. Più di recente, le schermaglie tra Fernando Alonso e Lewis Hamilton, datate 2007, hanno permesso a Kimi Raikkonen di laurearsi campione. I Mondiali a due punte, si sa, non hanno mai funzionato.

Immagine di copertina: Media McLaren

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