F1 | GP Cina 2025: nel sabato di Shanghai la Sprint premia Hamilton e “sistema” gli assetti, in qualifica si torna alla normalità

Autore: Alessandro Secchi
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Pubblicato il 22 Marzo 2025 - 10:30
Tempo di lettura: 4 minuti
F1 | GP Cina 2025: nel sabato di Shanghai la Sprint premia Hamilton e “sistema” gli assetti, in qualifica si torna alla normalità
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Il sabato di Shanghai rispecchia un po’ le previsioni del venerdì. La Sprint è una FP2 che riporta i valori in bolla per la qualifica

Alla fine delle qualifiche del GP Cina 2025 si può dire che i valori, più o meno, sono tornati alla normalità o quanto meno a quelli attesi alla vigilia. Facendo un passo indietro, la Sprint ha premiato l’esperienza di Hamilton, abile a contenere Verstappen all’inizio e a sfruttare, con un asfalto nuovo e decisamente degradante, l’aria pulita di fronte alla sua Ferrari mentre dietro tutti di lui faticavano, olandese in primis. Per la Ferrari è stata sicuramente un’iniezione di fiducia.

La Sprint ha, poi, ristabilito in qualche modo le gerarchie. Tralasciando gli errori dei piloti McLaren nella qualifica per la gara corta, questa viene ormai sfruttata come una FP2, al fine di capire meglio come lavorare sugli assetti in ottica domenica. La riapertura del Parco Chiuso permette, quindi, di affinare qualcosa e questo può incidere, quanto è difficile da dire, sulla qualifica principale.

Quanto visto poco fa rispecchia quanto atteso, anche rispetto a Melbourne. McLaren ha conquistato una buona Pole, con un vantaggio magari inferiore a quanto ci si sarebbe potuti aspettare. Buono il lavoro di Oscar Piastri, alla sua prima pole su una qualifica “vera”, mentre manca per il secondo giorno di fila Lando Norris. L’inglese ha sbagliato ancora una volta al tornantino perdendo la possibilità di prendersi la Pole, dopo aver commesso un errore anche nella Sprint. Per il momento il suo weekend è tutto tranne che positivo.

Molto bene George Russell con la Mercedes, capace di infilarsi tra le McLaren. L’inglese era quasi sorpreso a sua volta del risultato, ma la W16 sembra decisamente migliore della monoposto che l’ha preceduta. In casa Red Bull la situazione è piuttosto chiara. Max Verstappen continua a stare al passo facendo la differenza e con la necessità di non commettere mezzo errore, mentre dall’altra parte del box è buio pesto chiunque si avvicini al sedile della seconda monoposto. Lawson partirà ancora in fondo ed è completamente spaesato, come tramortito.

Inutile accanirsi oltremisura sul pilota o chiedere un’altra sostituzione: anche perché non sono rimasti molti piloti da mettere in macchina, a meno di inventarsi l’ennesimo switch con la Racing Bulls che non gioverebbe a nessuno. Racing Bulls che, tra l’altro, stupisce con Hadjar e Tsunoda sempre in top ten nell’ora di qualifica e in quarta e quinta fila, con le due monoposto di Faenza separate da Kimi Antonelli. Per Kimi un paio di sbavature ancora ma questa volta il Q3 è arrivato. C’è tempo.

Venendo alla Ferrari, la terza fila è un buon risultato e rispecchia probabilmente il valore della SF-25, soprattutto rispetto all’Australia. Il gap con la McLaren di Piastri è di tre decimi con Hamilton e quattro con Leclerc, ma manca il secondo giro di Norris, che tendenzialmente è più veloce – ma più falloso – del compagno. L’ordine delle vetture quindi vede ancora McLaren, Mercedes, Red Bull e Ferrari, in linea con i test e l’inizio stagione.

Alex Albon chiude la top ten portando ancora in Q3 la Williams, mentre Carlos Sainz fatica ancora un pochino. Una motivazione oggettiva risiede nel fatto che il thailandese guida questa macchina da oltre un anno, con la FW47 che sfrutta lo stesso telaio (e ovviamente lo stesso motore) della FW46. Lo spagnolo arriverà: non ha di certo aiutato il KO in Australia e il formato Sprint fino ad ora in Cina.

Oltre la top ten buono l’11° posto di Ocon con la Haas, mentre crollano un po’ le Alpine, forse colpite dalla necessità di rientrare nei nuovi limiti di flessione dell’ala posteriore. Buono anche il colpo di Hulkenberg per la 12a posizione, mentre male l’Aston Martin che deve accontentarsi della settima fila con Alonso e Stroll.

Per la gara la grande incognità sarà la gomma dura, praticamente mai usata, ma probabile protagonista domani. La Sprint ha messo in chiaro che l’usura è importante soprattutto se si segue qualcuno e sicuramente i team hanno apportato modifiche per poter allungare il primo stint in caso si voglia tentare una strategia ad una sosta. Anche se, visti i problemi nella gara corta, domani potrebbe essere necessario ricorrere a due pit stop per completare la gara senza problemi.

Segue la griglia di partenza provvisoria, in attesa di penalità o modifiche varie.

Immagine di copertina: Media Ferrari

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