EHRA sarà un nuovo sponsor di SIC58. Il progetto coinvolge la famiglia Belloni, ma anche Eros Braconi e Carlo Campetella.
Durante la presentazione della Squadra Corse SIC58, molti nomi vecchi e nuovi hanno fatto la propria comparsa durante l’evento al Misano World Circuit. A salire sul palco della Sala Marco Simoncelli sono stati anche i rappresentanti dei vari marchi che sponsorizzeranno le moto del team di Paolo Simoncelli e, tra queste persone, c’è anche Alessandra Belloni.
Figlia di Massimo Belloni, Alessandra ha vissuto il paddock del Motomondiale sin dalla tenera età, grazie alla collaborazione del padre insieme a Carlo Campetella e ad Eros Braconi, le cui origini della loro unione risalgono addirittura ai tempi della Sport Production, nel 1994. La passione per le due ruote ha spinto Alessandra, nel presente, ad ideare un progetto nuovo e a suo modo innovativo: quello di creare una minimoto di qualità e dall’anima propedeutica, per rivoluzionare un mondo forse un po’ troppo ancorato a certi dogmi tecnici del passato e per permettere ai giovanissimi pilotini di oggi di avere successo nel mondo dei grandi campioni del domani.
Quest’idea si è tramutata, dopo quattro anni di duro lavoro, in realtà, una realtà chiamata EHRA. E’ questo il nome della minimoto creata a Fermo dalle mani esperte di un capotecnico storico come Braconi, che ha potuto avere al proprio fianco nomi altisonanti quali Andrea Iannone e Fabio Quartararo.
La produzione è stata suddivisa in quattro modelli distinti, nell’ordine la EB125, la EB190 (esposto alla presentazione), la EB190 Ascari e la EB200 Monza.




P300.it ha avuto l’occasione di compiere una breve chiacchierata con la fondatrice, che ci ha descritto gli elementi distintivi di questa minimoto da competizione. Buona lettura.
Alessandra, ci puoi parlare di questo progetto a suo modo innovativo nel mondo delle MiniGP moderne?
“Il nostro progetto è completamente nuovo. E’ partito ormai quattro anni fa, però da zero: i primi anni sono stati di mero sviluppo e progettazione. Volevamo proporre un prodotto che ancora non fosse in commercio in questo settore delle MiniGP, ovvero un prodotto che sia una vera e propria moto “in miniatura” per tutto quello che riguarda la geometria, la ciclistica e anche il motore, perché noi montiamo un motore ad iniezione a quattro tempi, sei marce e con avviamento elettrico”.
“Quindi è un qualcosa di totalmente unico, perché finora c’è sempre stato un unico tipo di motore, quello a carburazione. La nostra idea principale era appunto quella di rendere questo prodotto il più simile possibile ad una moto, quindi molto più propedeutico alla crescita di un pilota o al supporto del suo lavoro di pilota professionista, quindi per allenarsi”.

“Per noi il motore è stato proprio il cuore pulsante di questo progetto. Ci siamo affidati alla Motori Minarelli [in collaborazione con Yamaha, n.d.r.] e da in lì poi, ovviamente abbiamo sviluppato diverse cilindrate. Si parte dalla 125cc per poi aumentare ad una 190cc e ad una 200cc. Quest’anno, tra l’altro, potremo prendere parte ad un nuovo campionato: il Trofeo 12 Pollici, dato che è stato modificato il regolamento per permetterci di partecipare anche con un motore ad iniezione”.
“Saremo in una classifica a parte e non sarà insieme a quelli a carburazione, però in gara ci sarà un confronto diretto coi competitor, anche per confrontarci. E’ un progetto che ho iniziato e portato avanti insieme ad Eros Braconi, che è stata una figura molto importante nel Motomondiale, perché lui è stato per più di vent’anni in qualità di capotecnico. Ha parecchia conoscenza di questo settore e anche delle esigenze che possono avere i piloti nel corso della loro carriera”.
Parlando di piloti, questa moto è stata testata anche da nomi piuttosto altisonanti del panorama italiano delle due ruote.
“Sì, giusto qualche giorno fa eravamo con Romano Fenati a provarla giù a Monsampolo e c’era anche Kevin Sabatucci, inoltre questa moto accompagnerà, per tutto l’anno, l’allenamento di Luca Lunetta. Un paio di anni fa l’avevamo provata anche con Andrea Migno per i primi test, e continueremo a svilupparla con quanti più piloti possibile, proprio perché ci potranno dare i feedback più competitivi possibili”.
Vedremo mai una EHRA MiniGP coi colori di SIC58?
“Guarda, proprio qualche giorno fa stavamo pensando di farne una versione con una livrea personalizzata ispirata alla colorazione della squadra. Magari così la potremo esporre nelle hospitality dei paddock, in bella vista”.
Ringraziamo ancora Alessandra per averci concesso questa sessione di domande e risposte.
Fonte immagini: Facebook / Marzio Bondi, ehramoto.it
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