Dopo cinque anni impegnati, il francese meritava almeno di concludere la stagione con Alpine
Esteban Ocon meritava un’uscita di scena migliore dal team Alpine rispetto a quella che la squadra, ora “indirizzata” nelle decisioni da Flavio Briatore, gli ha riservato con l’appiedamento prima dell’ultimo GP della stagione ad Abu Dhabi, con Jack Doohan che anticiperà il suo debutto previsto per il 2025.
Che il clima attorno ad Esteban fosse piuttosto “assente” lo si era capito dal retro podio di Interlagos, quando i complimenti per il doppio podio erano arrivati sostanzialmente in tono maggiore a Pierre Gasly terzo, alle spalle del connazionale.
Un finale che poteva e doveva essere diverso nei confronti di un pilota che, a pelle, può risultare non simpaticissimo ma che, dal 2020 ha letteralmente portato sulle spalle una squadra che nelle ultime stagioni ha vissuto più momenti turbolenti che sereni. Alla voce podi, Esteban ha portato quattro volte il team a festeggiare, con la P2 di Sakhir del 2020, la P3 di Monaco 2023 e la P2 di Interlagos recente. In mezzo, la clamorosa (e unica) vittoria del team a Budapest 2021, da quando la Renault è rientrata come costruttore nel mondiale di F1 con nome Alpine. Ocon è riuscito a mettersi alle spalle una leggenda come Fernando Alonso, anche con lotte aggressive che spesso lo hanno esposto a critiche anche ingiuste.
La speranza è che il progetto Haas, coadiuvato dalla Toyota, possa regalare ad Estaban una stabilità tecnica importante e soprattutto una macchina in grado di lottare per le posizioni importanti della classifica.
Immagine di copertina: Media Alpine
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