La lunga via verso la prima curva può portare a scenari inaspettati qualche metro più in là. È un momento decisivo del mondiale
Passa praticamente un chilometro tra il semaforo e l’ingresso della prima curva dell’autodromo intitolato ai fratelli Rodriguez. Uno spazio infinito nel quale può succedere di tutto.
Questa sera conterà ancora di più uscire bene dall’imbuto nel quale si infileranno tutti dopo una decina buona di secondi. Tendenzialmente essere in prima fila in Messico non è la migliore delle cose. Lo sanno tutti, anche se prendersi la Pole è sempre tanta roba e ieri Sainz ha fatto un capolavoro. Forse anche Verstappen avrebbe preferito avere una macchina davanti a sé ma, alla fine, le cose sono andate molto meglio rispetto alle premesse di un venerdì praticamente con zero esperienza.
È dalle due file più indietro che possono arrivare i pericoli maggiori: la seconda fila con Norris – Leclerc promette scintille. L’inglese puntava la Pole e, soprattutto, deve recuperare punti su Verstappen. Il monegasco, dopo la vittoria di Austin, sperava in qualcosa di meglio. In terza fila ci sono le due Mercedes. Russell e Hamilton hanno detto che non sarà facile lottare con quelli davanti, ma la goduria di presentarsi davanti almeno in prima curva c’è sempre per tutti.
Saranno una decina di secondi tiratissimi e rappresentano un momento potenzialmente decisivo del mondiale. La linea interna è sporca, Verstappen e Leclerc cercheranno subito di infilarsi in mezzo per prendere la scia a Sainz e Norris. Vedremo come ne usciranno. I due contendenti per il titolo dovranno contemporaneamente fare attenzione a non mettersi nei guai senza però rimetterci in termini di posizioni. Chi ha più da perdere, evidentemente, è Norris, che deve cercare anche di sopravanzare il rivale.
L’unica speranza è quella di non affrontare un’altra settimana di polemiche. Ecco, almeno quella evitatecela, ve lo chiedo per favore…
Buona gara a tutti.
Immagine di copertina: Media Red Bull
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