Lo spagnolo di Ducati Gresini la spunta a fine sessione col miglior tempo, davanti alle GP24 di Martín, Bastianini e Bagnaia.
Dopo i risultati della mattinata thailandese, il pronostico in quel di Buriram, per la Practice del GP Thailandia 2024, è rimasto completamente a favore dello squadrone Ducati, pronostico che è stato rispettato al 100% vedendo i risultati del turno MotoGP.
Anche Moto2 e Moto3 hanno completato la prima delle proprie sessioni cronometrate valide per il passaggio in Q2, in attesa di vedere il responso della P2 di domani per le categorie propedeutiche.
MotoGP
Cominciando dalla classe regina, la seconda sessione del venerdì ha visto nuovamente una Ducati Desmosedici GP23 in testa al turno, ma non si è trattato della moto giallo fluo di Marco Bezzecchi. A prendersi il primato e a stabilire il momentaneo nuovo record della pista è stato Marc Márquez, autore di un 1:29.165.
Oltre a sorprendere sul giro secco (quest’anno un po’ il tallone d’Achille del #93), il “Cabroncito” ha brillato anche sul passo gara a gomme usate, segno che la serie positiva di Phillip Island potrebbe continuare qui a Buriram, dove nel 2019 si è aggiudicato il suo ultimo titolo. Oltretutto, Márquez è sembrato messo anche meglio rispetto ai due contendenti al titolo, Jorge Martín e Francesco Bagnaia.
Se la FP1 aveva evidenziato un sostanziale equilibrio tra i due protagonisti del 2024, la Practice ha messo a nudo alcune difficoltà per il torinese, principalmente legate all’assetto ottimale da trovare. “Martinator” si è piazzato al secondo posto, mentre Pecco si è sistemato almeno per quanto concerne il giro secco, ottenendo il quarto posto.
Davanti a lui si è inserito Enea Bastianini. La “Bestia” ha girato a 0″162 dal rivale per la terza posizione in campionato, ma in generale il terzetto delle Desmosedici GP24 sono raccolte in un fazzoletto di pochi millesimi. Il solco è già più evidente alle spalle di Bagnaia, dalla quinta posizione in poi occupata da Maverick Viñales su Aprilia (a 0″3 da Márquez).
Altre tre Ducati sono riuscite a passare direttamente in Q2, con Franco Morbidelli sesto, Álex Márquez
ottavo e Marco Bezzecchi solo nono, con lo “Scorpione” che ha patito un po’ lo stesso problema di Bagnaia ed ha visto la propria prestazione calare con l’aumentare della temperatura.
Pedro Acosta ha strappato un settimo posto in extremis durante la Practice dopo aver rischiato, nel time attack finale, di rimanere escluso dalla top ten, ma la vera sorpresa del venerdì pomeriggio è Johann Zarco, che ancora una volta è riuscito a portare la propria Honda RC213V del team LCR Castrol in Q2 direttamente.
A farne le spese, in compenso, sono stati alcuni big, su tutti il connazionale Fabio Quartararo: la prima guida Yamaha, nei primi quaranta minuti della prequalifica, ha messo in mostra un passo gara allo stesso livello dei ducatisti (a tratti addirittura migliore), ma anche questa volta la gomma fresca non ha dato grip in più al francese, che ha chiuso 12° e sarà costretto ad affrontare la Q1.
Lo stesso vale per le KTM ufficiali di Brad Binder e Jack Miller, così come per Fabio Di Giannantonio, alla sua ultima gara stagionale prima dell’operazione chirurgica alla spalla programmata.
Moto2

Dopo la cocente sconfitta patita in Australia, Arón Canet non vuole lasciarsi sfuggire l’ennesima vittoria e il primato ottenuto nella P1, durante la mattinata italiana, lo dimostra. Il #44 ha girato in 1:35.192, distanziando di 0″2 Tony Arbolino. Il lombardo, costretto ad usare le stampelle per camminare dopo la contusione rimediata nell’incidente con Zonta van den Goorbergh, è stato comunque stoico a chiudere in seconda posizione.
L’unico neo è dato dalla penalizzazione che l'”Artista” ha rimediato per la gara, dove verrà retrocesso di una fila rispetto ai risultati delle qualifiche. Marcos Ramírez, primo nella FP, è rimasto nelle prime posizioni anche nel pomeriggio di Buriram, precedendo Jake Dixon e le Boscoscuro di Alonso López, Ai Ogura e Fermín Aldeguer. Al limite dell’esclusione Somkiat Chantra, che dovrà migliorare nella P2 di domani per mettersi in una posizione più sicura.
Moto3

Rispetto alle categorie MotoGP e Moto2, i valori in campo della Moto3 sono decisamente più chiari e non lasciano spazio ad interpretazioni. Nonostante i tempi della P1 siano stati paradossalmente più lenti rispetto a quelli della prova libera, David Alonso è comunque riuscito a sfondare nuovamente il muro dell’1:41, siglando un 1:40.703 che sa già di qualificazione diretta in Q2.
Il campione del mondo precede, nella combinata, Joel Kelso ed Adrián Fernández, mentre il primo dei contendenti al titolo di vicecampione, Daniel Holgado, è quarto. Lo seguono a stretto contatto Collin Veijer (quinto) ed Iván Ortolá (settimo), mentre il primo degli italiani, Luca Lunetta, è in mezzo a loro in sesta piazza.
Ecco i risultati della Practice MotoGP e l’analisi dei run su pista compiuti dai piloti.
Fonti immagini: gresiniracing.com, Facebook / Fantic Racing, teamaspar.com
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