Corsa spettacolare da parte dei due giovani debuttanti, capaci di recuperare alla grandissima da una posizione di partenza tutt’altro che ottimale
Tutto si può dire di questa nuova generazione di piloti di Formula 1, fuorché che sia impreparata e incapace di stare al passo con i colleghi più esperti. Le prestazioni spettacolari di Liam Lawson, su Visa Cash App RB, e di Franco Colapinto, su Williams, sono state certamente una delle soprese più gradite nel corso del GP degli Stati Uniti 2024. I due giovani debuttanti hanno chiuso rispettivamente nono e decimo, ben più avanti di coloro che, dati alla mano, potrebbero e dovrebbero stargli davanti con relativa facilità. Gettiamo via le previsioni, basiamoci sulla performance nuda e cruda, che ci espone ad una realtà ben differente da quella ipotetica dalla maggior parte immaginata.
Partendo dal neozelandese, la cui presenza in griglia fino a fine anno è stata confermata quasi un mese fa, si può dire che il suo ritorno nella massima serie sia andato ben oltre qualunque aspettativa. Relegato al diciannovesimo posto in griglia a causa della sostituzione di più parti della Power Unit, al classe 2002 è stato probabilmente richiesto di portare la macchina al traguardo, prendendo con essa confidenza, e macinare chilometri per essere preparato a quello che sarà, quasi certamente, il suo futuro. Troppo facile per Lawson, la cui velocità era già emersa prepotentemente nel corso del 2023, in quelle poche gare in cui era stato chiamato a sostituire, coincidenza, Daniel Ricciardo. La rimonta del “kiwi” di scuola Red Bull è stata dirompente, tanto da sbarazzarsi, solo nel corso dei primi 3 giri, di ben 5 piloti.
Il confronto con il compagno di squadra Yuki Tsunoda è stato a dir poco schiacciante. Quattordicesimo e doppiato il giapponese, autore perfino di un testacoda in curva 1, nono e a pieni giri Liam, subito davanti nella sfida con il classe 2000 per il premio più ambito: il secondo sedile Red Bull per il 2025. L’ipotesi che a Milton Keynes decidano di dare il ben servito a Sergio Pérez alla fine di questo 2024 si fa sempre più concreta: soprattutto se, in classifica Costruttori, la squadra di Christian Horner dovesse venire sorpassata anche dalla Ferrari, ormai distante solo otto punti.
La freddezza e la sicurezza con cui Lawson si è preso la scena texana è a dir poco strabiliante, se si pensa che parliamo di un pilota fermo da quasi un anno e con un’esperienza pari a zero con la nuova vettura di Faenza. In aggiunta, bellissimo è stato il duello con Fernando Alonso, nei confronti del quale il nativo di Hastings non ha mostrato il benché minimo timore reverenziale, cercando, e vincendo, il corpo a corpo con il due volte Campione del Mondo. Se il suo biglietto da visita per le ultime cinque tappe stagionali è questo, possiamo scommettere che Liam sarà in grado di farci divertire e non poco.
Spostandoci invece sull’argentino, è ormai evidente come, nel giro di poche gare, sia già diventato uno dei più acclamati ed apprezzati dell’intera griglia, specialmente nel suo paese natale, ormai del tutto in delirio per il proprio giovane prospetto. Anche Franco, come Lawson, si è ritrovato a scattare dalle retrovie e ha optato per la mescola dura per il suo primo stint. Scelta azzeccata, che l’ha portato anche ad un confronto diretto con Pérez nel corso dei suoi ultimi giri sulle hard. Confronto vinto senza sbavature, ma con calma e compostezza, unite ad una gestione gomme praticamente perfetta, se consideriamo i tempi fatti registrare dal classe 2003 anche a pneumatici molto usurati.
Rientrato in pista dopo la sosta calzando le medie, Colapinto si è anche tolto lo sfizio del giro più veloce, sottrattogli sul finale da Esteban Ocon su gomme morbide, unito a diversi sorpassi su piloti ben più esperti di lui. In tutto questo, disperso è risultato il suo compagno, Alexander Albon, sedicesimo e doppiato. L’impressione, da quando il nativo di Pilar ha messo piede sullo schieramento ufficiale, è che il thailandese si sia un po’ perso, o quantomeno si sia ritrovato nettamente più in difficoltà rispetto al passato. Chiaramente, il fresco esordiente sta correndo con meno pressione sulle spalle, conscio di non poter trovare spazio in Williams il prossimo anno, e sicuramente una mente libera da troppi pensieri lo sta aiutando e non poco nelle sue prodezze in pista. Al contrario, il #23 è costretto a ben performare, specialmente in vista dell’arrivo a Grove di Carlos Sainz per il 2025. Sarebbe davvero deleterio per Albon, soprattutto in ottica gerarchie future con lo spagnolo, faticare più del dovuto nella sfida interna con Colapinto, ad appena la sua quarta presenza in Formula 1.
Insomma, i due giovani rookies stanno facendo il possibile per ben figurare in un panorama estremamente elitario e spietato come quello della massima categoria motoristica. Da una parte, c’è chi, come Lawson, si sta giocando probabilmente l’occasione della vita, nel tentativo di accaparrarsi un posto di fianco a Max Verstappen per il 2025; l’esperienza, seppur ridotta, accumulata l’anno scorso potrà sicuramente agevolarlo per il finale di stagione. Dall’altra, abbiamo chi si sta conquistando l’amore della sua gente (Città del Messico e Interlagos si prospettano caldissime) e sta cercando di convincere i vertici di squadre come Sauber, futura Audi, ad ingaggiarlo per la stagione che verrà, con la prospettiva di attirare sponsor importanti dal Sudamerica. Talento, sfrontatezza, freschezza. Tre fattori che ci dicono quanto questi ragazzi abbiano tutte le carte in regola per giocarsela al tavolo dei grandi. Complimenti, a tutti e due.
Immagine di copertina: Media Visa Cash App RB
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