Ross Chastain vince la Hollywood Casino 400 in Kansas. Per “Watermelon Man” si tratta della prima vittoria stagionale culminata con il solito cocomero rotto
“Scusate il ritardo”. Questo probabilmente è il motto che più si addice alla vittoria di Ross Chastain, arrivata puntuale anche quest’anno, anche se con il tempismo sbagliato. Già, perché il nativo della Florida è stato velocissimo e in grado di tenere a bada ogni avversario in un finale pazzo nonostante non sia riuscito a qualificarsi ai playoff. Cade quindi un’altra tegola di un sistema di punteggio che, almeno nella Gen 7, non riesce più ad essere efficiente, a differenza di quanto avvenuto in passato.
La NASCAR Cup Series fa tappa al Kansas Speedway per il suo trentesimo appuntamento stagionale, primo del Round of 12, la Hollywood Casino 400 presented by ESPN BET. Questo speedway è famoso per la forma “a D”, tipica dei cookie cutter, e per il banking in continua evoluzione.
Il Kansas Speedway (che, come indica anche il nome, si trova nello stato omonimo) è un classico ovale della generazione ’00 (è stato costruito nel 2001 e da allora mai modificato). La lunghezza di 1.5 miglia e il banking contenuto sono elementi in grado di permettere sorpassi spettacolari quanto complessi da realizzare. La forma tondeggiante lo rende, inoltre, uno dei tracciati più difficili in cui effettuare un long run, visto che il degrado delle gomme può portare i piloti a rallentare di molto il proprio passo.
La Hollywood Casino 400 presented by ESPN BET è oramai un classico della NASCAR moderna. Difatti, la gara autunnale a Kansas si è tenuta ogni anno a partire dal 2001, anno di inaugurazione dell’autodromo. Inoltre, anche la lunghezza, fissata a 267 giri, è rimasta inalterata da allora.
Sono 38 le vetture presenti all’evento, una in più rispetto a quanto visto a Bristol. Il cambiamento più importante nell’entry list riguarda lo scambio fra Corey LaJoie e Justin Haley. Il figlio d’arte passa dalla Chevrolet #7 di Spire Motorsports alla Ford #51 di Rick Ware Racing guidata finora proprio dall’avversario appena citato, che si accasa di nuovo nella compagine con cui ha vinto la Coke Zero nel 2019.
Ty Dillon prende ad Allmendinger il sedile della Chevrolet #16 di Kaulig Racing, da lui occupato settimana scorsa. Torna in pista dopo qualche settimana di assenza il NY Racing Team, che, come di consueto, schiera J. J. Yeley sulla #44. Legacy Motor Club porta in pista la terza Camry per il “boss” Jimmie Johnson. MBM Motorsports non prende parte alla trasferta in Kansas.
La qualifica si compone in due fasi. Nella prima, i piloti, divisi in due gruppi, compiono un giro secco, che varrà loro la posizione di partenza. I migliori 5 di ambo gli schieramenti ne compiranno un altro, che determinerà la top 10. Christopher Bell, pilota della Toyota #20 di Joe Gibbs Racing, riesce a spuntarla sugli avversari grazie a un 30.111″ (tempo di quasi 3 secondi più lento rispetto al record fatto da Kevin Harvick nel 2014). Lo affiancherà al via Ty Gibbs, suo compagno di team, alfiere della #54. Il giovane è stato appena 4 centesimi più lento del caposquadra.
Gli altri playoff driver si piazzano in alta classifica. Difatti, dietro a Busch, terzo, ci sono solo aspiranti al titolo fino al termine della top 10, ossia, in ordine, Reddick, Logano, Byron, Blaney, Hamlin, Briscoe e Suarez, tutti a massimo mezzo secondo dal pole sitter. La sesta fila viene occupata da Larson e Bowman, mentre Cindric ed Elliott scattano, rispettivamente, dalla diciassettesima e dalla trentottesima (e ultima posizione), quest’ultimo penalizzato da un problema al motore.
La gara
Bell scatta bene dall’interno e subito prende la posizione su Gibbs che non è autore di una buona partenza. Busch, difatti, si mette di fianco al giovane di JGR e prova a guadagnare terreno. La battaglia fra i due, che potenzialmente sarebbe potuta essere un vero e proprio sconto generazione, purtroppo, non avverrà.
Già, perché in uscita da curva 2 Ty Dillon e Burton si toccano. Il pilota Ford, che tornerà in Xfinity Series la prossima stagione, perde di conseguenza il controllo della vettura che dalla corsia esterna del tracciato vira verso quella interna, colpendo quella di Berry, che a sua volta circolerà senza controllo sulla carreggiata. Vengono coinvolti nell’urto anche Elliott, sfiorato dalle vetture incidentate, e Johnson, che invece subirà danni di una certa caratura. I danni sulla Ford #4 sono troppo elevati e, quindi, il rookie di SHR è costretto al ritiro.
Il primo restart di giornata vede un Gibbs molto più reattivo. Bell, interno, fa fatica ad imporsi sul compagno di squadra che sfrutta il banking per rimanere appaiato al rivale. Ci vogliono un paio di tornate prima che la #20 riesce fisicamente a mettersi davanti alla #54.
L’azione viene neutralizzata di nuovo nel corso del ventesimo passaggio. Larson prende un detrito, che causa una foratura alla gomma posteriore destra. Il campione 2021 perde in quel momento il controllo della sua Chevrolet che urta contro le barriere di curva 2 e subisce dei danni che verranno sistemati pian piano nel corso della gara. Ty Dillon, doppiato per via delle riparazioni, sfrutta la caution e recupera terreno. Tutti svolgono in questo frangente la propria prima sosta.
Il duo JGR fa gioco di squadra al restart. Logano, nella corsia interna, ha uno stacco di frizione migliore rispetto a Bell, esterno, e prende subito la testa della corsa. Il bicampione della serie, però, non si aspetta che Gibbs possa spingere il caposquadra una volta entrati nel backstretch. Questa manovra permette a entrambi di imporsi fisicamente sul veterano di Penske.
La situazione resta stabile per diversi minuti, nei quali si assiste a una rimonta dei piloti Hendrick. Byron, addirittura, mette pressione per diverso tempo a Bell prima di indurlo all’errore e superarlo. Già, perché l’alfiere Toyota, complici delle gomme molto usurate, perde leggermente il controllo della propria Camry in curva 2, andando a colpire le barriere e lasciando al rivale la prima posizione dal giro 73 fino al passaggio sotto la bandiera a scacchi biancoverdi.
William Byron, pilota della Chevrolet #24 di Hendrick Motorsports, vince lo stage 1 a Kansas. Logano, Blaney, Hamlin, Gibbs, Bell, Cindric, Truex Jr., Bowman e Hocevar completano la top 10. Al termine della sosta generale, in cui Suarez è riuscito a tornare a pieni giri, l’azione ricomincia.
La parte centrale di gara si apre nel segno di Byron. Il vincitore del primo stage, partito in corsia esterna, riesce immediatamente a prendere la prima posizione a Logano, che ha deciso di scattare dalla posizione più vicina alla linea bianca. Il bicampione, tra l’altro, è stato passato in uscita da curva 2 anche da Bell.
L’azione si ferma dopo pochi secondi. Jones si gira in uscita dall’ultima curva del giro 98 e resta bloccato nel prato situato tra il frontstretch e la pit lane. I mezzi di soccorso riescono a farlo tornare in gara, anche se in ritardo di diverse tornate dai primi. I piloti decidono di effettuare la terza sosta.
Busch, che ha scelto di partire in corsia esterna, sfrutta la spinta di Logano per portarsi davanti a Bell, interno. Il veterano, autore di un buono spunto, ringrazia il rivale di sempre, che gli permette di prendere la testa della corsa.
Bell, però, non si arrende. Il portacolori Toyota resta dietro Busch e studia le sue traiettorie fino alla terza curva del giro 106, in cui vira verso l’interno e supera in una sola mossa l’ex compagno di squadra. Yeley si deve ritirare al passaggio numero 118 a causa di un problema elettrico.
La situazione si agita solo al giro 144, nel quale si assiste a un testacoda di Hemric in uscita da curva 2. Il campione Xfinity 2021 causa così un viavai generale nella corsia dei pit, oltre che il ritorno in coda al gruppo principale di Larson, finora doppiato.
Tra la ripartenza e la caution passano solo una manciata di secondi. Bell scatta bene dalla corsia esterna ma, nonostante ciò, deve difendersi dagli assalti di Smith che non molla l’osso fino al momento in cui non è costretto a rallentare dall’intervento dei giudici di gara.
Haley, per un errore di comunicazione con il nuovo spotter, vira a sinistra una volta entrato nel backstretch. Il nuovo acquisto di Spire urta così Nemechek che viene sbalzato contro le barriere interne, riportando solo danni superficiali. Burton lucky dog.
Il restart successivo vede scontrarsi gli stessi protagonisti, ma, nonostante ciò, l’esito è completamente diverso. Bell, esterno, scatta molto meglio di Smith che rimane attardato alle spalle del playoff driver a bordo della Toyota #20.
La caution, però, è dietro l’angolo. Cindric vira a destra sul backstretch durante il giro 158 ma, a causa della grande quantità di aria sporca, perde il controllo e urta le barriere. Il playoff driver sfiora anche Busch, che, fortunatamente, non subisce danni. Lucky dog per Hemric, finito arretrato di diverse miglia a causa dell’incidente da lui provocato tempo prima.
Molti piloti, tra cui Logano, Smith, Truex Jr., Chastain, Hocevar, Busch, Reddick, Suarez, Buescher, Stenhouse Jr., Wallace, Gilliland e Austin Dillon, decidono di svolgere la propria quinta sosta prima dell’intermezzo fra il secondo e il terzo stage.
Bowman prende così la leadership della corsa. Il pilota della Chevrolet #48, che ha iniziato l’ultima frazione del secondo stage dall’inner lane, è riuscito nell’impresa di mettere pressione psicologica su Bell che, perde molte posizioni a causa di un errore di traiettoria che lo ha portato a sfiorare la barriera esterna in curva 4.
Alex Bowman, pilota della Chevrolet #48 di Hendrick Motorsports, vince lo stage 2 a Kansas. Gibbs, Blaney, Byron, Keselowski, Hocevar, Busch, Truex Jr., Elliott e Briscoe completano la top 10. Tutti i piloti che non si sono fermati durante la caution precedente, ad eccezione di Gibbs, decidono di effettuare la quinta sosta di giornata. Hemric guadagna un altro giro.
Hocevar scatta bene dall’interno e prende la testa della classifica nonostante abbia come avversario principale Gibbs. Il pilota più giovane del campionato continua il suo percorso di crescita prima di dover cedere la prima posizione.
Chastain, difatti, recupera molto terreno nei primi giri del terzo stage fino a raggiungere e superare Hocevar al giro 176. Nel quarto d’ora successivo “Watermelon Man” sembra imbattibile. Blaney compie il proprio pit stop in regime di bandiera verde al passaggio numero 192 a causa di una ruota mal fissata.
La leadership di Chastain tentenna con l’arrivo di Busch al giro 201. Il bicampione si avvicina di molto a Chastain in uscita da curva 2 e si affianca all’interno sul backstretch. Il pilota della Chevy #1, però, riesce a sfruttare il banking di curva 4 per tornare fisicamente davanti al rivale.
Busch prova di nuovo a prendere la testa della corsa utilizzando lo stesso stratagemma all’ingresso della prima curva del giro 204. Il risultato, come prevedibile, non cambia, visto che Chastain entra nel backstretch con un bel vantaggio sul rivale.
Il terzo tentativo, finalmente, sorride a Busch. Il bititolato riesce, appena un paio di passaggi dopo la manovra precedente, a impostare curva 2 meglio di Chastain e, di conseguenza, lo supera prendendo per sé la prima posizione.
In contemporanea si assiste all’inizio della serie di soste fatta in bandiera verde, inaugurata da Logano e Burton. I due alfieri Ford sono seguiti 3 passaggi più tardi da Gibbs (che ha compiuto un pit stop in meno rispetto agli avversari) e 4 da Buescher.
La massa, però, si ferma nella propria piazzola nel giro 211. Tra di loro si notano Truex Jr., Byron, Bowman, Hamlin, Smith e Suarez, seguiti nel corso del passaggio successivo da Chastain, Elliott, Gragson, Austin Dillon, Hocevar, Hemric e dal leader della corsa Busch, che cede per forza di cose lo scettro a Reddick.
Al giro 213 è la volta della sosta di Larson e LaJoie, che saranno seguiti due passaggi più tardi da Gilliland. Il secondo pit stop di massa avviene al termine del passaggio 218, in cui si fermano nel posto designato Reddick, Wallace, Nemechek, Grala e Johnson.
Keselowski prende così la prima posizione. Il campione 2012 svolgerà il proprio pit stop sotto bandiera verde addirittura dopo Bell e Ty Dillon, al giro 220. Busch torna leader della corsa al termine della serie di soste, ma ci resterà per molto poco.
Già, perché al termine del giro 224 il bicampione urta cade nella trappola psicologica impostagli da Chastain. Busch rimbalza contro le barriere esterne di curva 4, lasciando così la testa della corsa al pilota della #1.
Il veterano di RCR, però, è uno duro a morire. Busch si fa sotto su Chastain appena 3 miglia dopo il fattaccio e lo supera con una virata nella direzione della linea bianca. “Watermelon Man” rimarrà alle spalle del fu “Candy Man” fino al momento in cui quest’ultimo non perderà la gara con le sue stesse mani.
Al giro 236 avviene l’inaspettato. Mentre si sta apprestando a doppiare Briscoe, Busch, complice l’aria sporca, perde il controllo della propria Chevrolet una volta entrato nel backstretch, sfiora le barriere ed entra nella zona interna al tracciato. L’incidente causa un pit generale seguito dal recupero di un miglio e mezzo sugli avversari da parte di Hocevar.
L’incidente del leader cambia le carte in tavola. La testa della corsa passa dopo la ripartenza a Truex Jr., in grado di prendere subito un bel distacco da Keselowski, partito in corsia interna. Il pilota pronto al ritiro prende un bel gap, che, però, non rimarrà scalfito nel tempo.
Al giro 243, difatti, esce la decima caution di giornata. Hocevar perde il controllo della sua Chevrolet in uscita da curva 2, tocca Briscoe, posto vicino alla linea bianca, e rallenta, venendo colpito, anche se con poca forza, da Gilliland. Nessuno subisce grossi danni. Stenhouse Jr. recupera un miglio e mezzo sulla parte alta dello schieramento.
Truex Jr., aiutato da Bowman, cerca di riprendere la testa della corsa dalla corsia esterna. Chastain, però, la pensa diversamente. L’alfiere della #19 va inizialmente davanti, ma nel bel mezzo di curva 2 le cose cambiano. Il veterano, difatti, viene superato in un colpo solo dall’alfiere della #1 e da Byron.
Gli ultimi giri regalano al pubblico un inseguimento mozzafiato di Byron su Chastain. Il playoff driver si avvicina sempre di più sul rivale, ma mai abbastanza da tentare un sorpasso o impensierire seriamente il rivale che vola incontrastato verso un successo dal sapore di anguria.
Ross Chastain, pilota della Chevrolet #1 di Trackhouse Racing, vince la Hollywood Casino 400 presented by ESPN BET al Kansas Speedway. Byron, Truex Jr., Blaney, Gibbs, Bowman, Bell, Hamlin, Elliott e Smith lo seguono a ruota sul traguardo.
La prima vittoria stagionale (seconda considerando anche la Truck Series) di Ross Chastain ha un sapore abbastanza acido. Certo, è un successo importante, però è arrivato in un momento in cui vincere non conta più molto ai fini del campionato. Il quinto trionfo in Cup Series da parte del trentunenne nato ad Alva, Florida, resterà comunque negli annali della classe regina.
I risultati odierni
La classifica della “Hollywood Casino 400”
La classifica generale
Così in campionato dopo la prima gara del Round of 12 della NASCAR Cup Series 2024

Chastain non è qualificato ai playoff e, per questo motivo, non ci sono ancora piloti passati di diritto al Round of 8. Al momento sono Reddick, Suarez, Briscoe e Cindric i 4 in zona eliminazione prima della prossima gara, che potrebbe tranquillamente rimescolare le carte in tavola.
Le altre categorie
Truck Series: Heim vince ancora in Kansas dopo una incredibile rimonta
Xfinity Series, Kansas: Aric Almirola vince una gara dal finale combattuto
I prossimi appuntamenti
La NASCAR Cup Series continua il suo viaggio lungo gli Stati Uniti passando dal Talladega Superspeedway, sede della YellaWood 500, appuntamento numero 31 del campionato e seconda del Round of 12. La gara, che si terrà domenica 6 ottobre, sarà anticipata da quelle di NASCAR Craftsman Truck Series e NASCAR Xfinity Series.
Immagine: Media NASCAR
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