Nel weekend la pilota francese ha chiuso al secondo posto la 300km di Sugo del Super GT, centrando un risultato che non si verificava da quasi 30 anni.
Il motorsport femminile ha sempre più pilote presenti ed in grado di mettersi in mostra nelle più svariate categorie sparse per il mondo. Tra i vari campionati in cui vediamo delle ragazze gareggiare quest’anno vi figura anche il Super GT giapponese, dove lo scorso 22 settembre Lilou Wadoux ha ottenuto un risultato storico.
La 23 enne pilota francese, infatti, ha ottenuto il proprio primo podio in carriera nella serie nipponica grazie al secondo posto nella categoria GT300 alla 300 km di Sugo, al volante della Ferrari 296 GT3 di Ponos Racing ed in coppia con Kei Cozzolino, suo compagno d’auto in questa annata ed anch’egli al primo podio in carriera nel Super GT.
In una gara fortemente condizionata dalla pioggia, tanto che la partenza è stata ritardata di un’ora rispetto all’originale orario stabilito, il duo Cozzolino-Wadoux è stato tra i principali protagonisti della gara tra le GT300: Cozzolino ha aperto le danze con diversi sorpassi nei primi giri tanto da arrivare al comando della gara nel corso del 14° giro, riuscendo ad avere la meglio su Eijiro Shimizu al volante della Toyota GR86 #20 del team Shade Racing.
Nella seconda metà di gara la pista ha iniziato ad asciugarsi, proprio quando al volante della #45 è salita Waodux per il proprio stint ereditando la leadership di categoria da Cozzolino. La pilota ufficiale Ferrari se l’è dovuta vedere sin da subito contro Takuro Shinohara e la Mercedes-AMG #65 del team LEON Pyramid, formidabili a ritornare in lotta per la vittoria dopo un’escursione da parte di Naoya Gamou ad inizio gara.
Wadoux non si è lasciata intimorire ed ha cercato di difendere la leadership con le unghie, respingendo al mittente i primi tentativi di attacco da parte di Shinohara a circa 30 giri dalla bandiera a scacchi. All’inizio del 72° giro, però, Shinohara è riuscito a sferrare l’attacco decisivo alla pilota francese sul rettilineo del traguardo affiancandola prima di avere la meglio nella frenata della prima curva per passare al comando della gara, involandosi così verso la seconda vittoria consecutiva per sé e Gamou dopo quella ottenuta nel precedente appuntamento al Fuji.

Nonostante la beffa per il sorpasso subito, ciò non toglie nulla all’ottima prestazione di Lilou Wadoux, che taglia il traguardo in seconda posizione tra le GT300 ottenendo non solo il proprio primo podio nel Super GT, ma anche un risultato che nel campionato del Sol Levante non si verificava dal lontano 1995: ben 29 anni fa, quando la serie si chiamava ancora All Japan Grand Touring Championship, Jun Okanoya divenne a Suzuka la prima donna nella storia della competizione ad ottenere un podio, in coppia con Shigeru Ohyama, nell’allora classe GT-2 al volante di una Nissan Skyline GT-R di Okanoya Racing.
Chi conosce bene Wadoux, però, sa che lei non è nuova ad ottenere record simili, ed una riprova di ciò è stata la sua vittoria nella 6h di Spa-Francorchamps del WEC dello scorso anno tra le LMGTE Am, diventando in quell’occasione la prima donna in assoluto a vincere una gara del campionato mondiale Endurance.
Lilou Wadoux ha commentato così il proprio storico risultato: “Sono estremamente felice per questo risultato. Nella corsa di oggi (ieri, ndr.) ho dato il massimo per cercare la vittoria. Penso che la mia prestazione sia stata molto buona, anche se mi dispiace non essere riuscita a vincere. Devo ringraziare tutto il team: la squadra è stata ottima, la vettura fantastica e nei pit stop tutto ha funzionato al meglio. Anche la strategia è stata perfetta. Abbiamo meritato questo risultato che può essere equiparato ad una vittoria. Ora dobbiamo continuare su questa strada, non dobbiamo fermarci, puntare sempre a migliorare e trovare il ritmo sia con pista asciutta, sia in condizioni di pioggia”.
Immagini: ferrari.com
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