Seconda vittoria in tre gare per Dixon in Moto2, davanti ad Arbolino. Podio anche per Öncü, sbagli per Roberts ed Aldeguer.
Come per la Moto3, anche la Moto2 si è rivelata un po’ una lotteria in questo GP Aragona 2024, con ben poche certezze su chi potesse essere il riferimento per questo Gran Premio e tanti dubbi sul comportamento che le gomme avrebbero avuto con quest’asfalto durante i diciannove giri di gara. Alla fine, però, la costanza di rendimento si è rivelata fondamentale per permettere a Jake Dixon di conquistare la vittoria.
L’ex-pilota del BSB, dopo Silverstone, fa suo anche il MotorLand Aragón, agguantando così la propria seconda vittoria del 2024 e la quarta in carriera nel Motomondiale. Un successo molto simile, per com’è stato ottenuto, a quello centrato in Gran Bretagna, con un forcing finale che ha piegato l’avversario di turno.
Questo ruolo, stavolta, l’ha interpretato Tony Arbolino. Dopo una prima parte di stagione da incubo, l’alfiere Elf Marc VDS è tornato sul podio dopo un digiuno che durava dalla vittoria di Phillip Island 2023, ma soprattutto è un secondo posto che giunge dopo una prestazione da assoluto protagonista, in quanto ha lottato per la vittoria fino a pochi giri dal termine.
Come nella classe leggera, anche in Moto2 c’è stato il primo podio di un debuttante. Trattasi di Deniz Öncü, che ha finalmente preso le misure della classe di mezzo ed è tornato a gioire conquistando questo terzo posto. La speranza, per il pilota Ajo, è che questo non sia un fuoco di paglia ma l’inizio di un periodo di maturazione più concreto.
Il primo pilota giunto al traguardo con aspirazioni iridate è Alonso López, in una gara che ha visto un’autentica ecatombe per i piloti in testa alla generale piloti. Rispetto ai suoi canoni, il #21 ha mantenuto la calma e non ha tentato un improbabile attacco al podio, preferendo i 13 punti della quarta posizione.
A fine campionato potrebbero rivelarsi punti molto utili, anche considerando lo zero incassato oggi da Sergio García Dols. Il leader del mondiale, rimasto con una spalla lussata per via di un incidente domestico avvenuto in settimana, ha tentato stoicamente di correre, ma a metà gara circa si è dovuto fermare per l’eccessivo dolore. E’ il primo colpo a vuoto del #3 quest’anno.
Ad approfittare di ciò è stato anche il suo compagno Ai Ogura, giunto ottavo in rimonta. Nonostante anche le condizioni del giapponese non fossero delle migliori dopo la frattura alla mano destra rimediata nelle prove dell’Austria, il #79 ha messo in piedi una bella gara ed ha conquistato otto punti, accorciando a 12 lunghezze il proprio ritardo da García.
Sono diverse le sonore bocciature al termine di questo GP Aragona, la prima sicuramente a Fermín Aldeguer. Il murciano, ancora una volta, ha mancato un’occasione clamorosa di ridurre il proprio gap nella classifica piloti, con un attacco sconsiderato su Öncü alla 14 mentre lottava per il podio e terminato con una perdita di posteriore fatale.
Esito negativo anche per Joe Roberts, che fino all’ultimo giro era in lotta per la settima posizione ma è finito a terra alla curva 13, mentre battagliava duramente contro il compagno Marcos Ramírez. Per quanto il #24 non si sia dimostrando affatto accomodante nell’aiutare Roberts in ottica campionato (come dimostrato dalla reazione furiosa di Joe alla caduta), l’errore del californiano è sicuramente da penna rossa, come anche quello di Arón Canet.
Il pilota Fantic è caduto al primo giro dopo aver sbagliato la partenza, essersi ritrovato decimo dopo curva 1 ed un ulteriore contatto con Manuel González alla 7. Hanno chiuso la top ten proprio González quinto, Somkiat Chantra sesto, Darryn Binder nono e Celestino Vietti decimo.
La classifica piloti diventa ancora più convulsa adesso: García rimane bloccato a 162 punti con Ogura che risale a 150, poi López a -29 dal connazionale, Roberts ancora a -32 e Dixon che sale in top five ed è ora staccato 43 punti dalla vetta. Aldeguer scende al sesto posto, ancora a -50.
Ecco i risultati del GP Aragona e la generale piloti Moto2.
Fonte immagine: teamaspar.com
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