NASCAR | Xfinity Series, Michigan: Justin Allgaier gioca di astuzia e si aggiudica una gara interrotta per pioggia

Autore: Francesco Gritti
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Pubblicato il 19 Agosto 2024 - 10:30
Tempo di lettura: 14 minuti
NASCAR | Xfinity Series, Michigan: Justin Allgaier  gioca di astuzia e si aggiudica una gara interrotta per pioggia
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Justin Allgaier vince la Cabo Wabo 250 a Michigan. La gara, interrotta due volte per pioggia, è stata ricca di incidenti e ritiri

Allgaier ha vinto grazie all’esperienza una gara in cui si sono susseguiti incidenti gravi e situazioni di pericolo. Il numero elevatissimo di caution e i gravi fatti dell’ultimo giro devono fare riflettere tutti sui comportamenti da tenere in pista.

La pausa estiva della NASCAR Xfinity Series è ufficialmente terminata. La classe intermedia, difatti, è pronta a scendere in pista per la Cabo Wabo 250 a Michigan, la ventunesima gara presente nel calendario. Per essere veloci in questo tracciato è necessario saper gestire le gomme in modo magistrale.

Il Michigan International Speedway, come dice il nome, è un ovale tradizionale dalla lunghezza di 2 miglia, caratterizzato da un banking poco elevato e da curve molto scorrevoli nelle fasi di immissione dai rettilinei e di percorrenza. Costruito nel 1968 e modificato solo nel road course, che si estende dentro e fuori dal tracciato dello speedway in cui corre la massima categoria delle stock car, l’impianto è uno dei grandi classici della NASCAR moderna, in cui si corre da oltre 50 anni senza pause o interruzioni di alcun genere.

Anche la Cabo Wabo 250 è un classico della Xfinity Series. La gara, difatti, è in calendario ininterrottamente dal 1992. L’unica edizione che non si è tenuta è quella 2020, spostata a Richmond a causa della pandemia di COVID-19. La lunghezza, inizialmente di 100 giri, è stata portata a 125 nel 2000 e, da allora, non è più stata modificata.

Sono 39 le vetture presenti nel garage, una in più rispetto alla scorsa gara a Indianapolis. Patrick Emerling torna sulla sua Chevrolet #07 di SS-Green Light Racing. La vettura è stata guidata nello scorso round da Van Alst. La seconda vettura, la #14, passa da Starr a Logan Bearden. Continua la girandola dei piloti sulla Ford #15 di AM Racing. Sarà Lawless Alan, al debutto in Xfinity Series (attualmente è venticinquesimo in Truck Series) a prendere il volante lasciato libero da Berry.

Anche in Toyota sono molti i cambi di casacca. La #19 e la #20 di Joe Gibbs Racing passano nelle mani di Taylor Gray e John Hunter Nemechek. Ad Indianapolis la compagine del Coach aveva schierato, sulle due auto, Graf Jr. e Almirola. Jeffrey Earnhardt torna alla guida della #26 di Sam Hunt Racing, affidata a Daly nello scorso round, dopo un lungo periodo di tempo.

La terza Chevrolet di Alpha Prime Racing, la #45, viene lasciata da Smithley a Caesar Bacarella. Joey Gase Motorsports torna a schierare due auto. La #53, in quest’occasione una Ford, viene affidata a Morgen Baird. Noah Gragson svolge la sua terza gara in Xfinity Series con Rette Jones Racing. MBM Motorsports non prende parte all’evento di oggi.

Le posizioni di partenza sono determinate da una qualifica a tentativo unico. Sheldon Creed, pilota della Toyota #18 di Joe Gibbs Racing, ottiene la pole position grazie a un 41.947″ (tempo quasi 5 secondi più lento del record siglato da Logano nel 2015). Riley Herbst, più lento di un decimo rispetto al poleman, porta la Ford #98 di Stewart-Haas Racing in prima fila. Baird, che ha siglato l’ultimo tempo tra le vetture con pochi owner point, non si qualifica per la gara.

La gara

Il primo giro è caratterizzato da una guerra di nervi che coinvolge Creed e Herbst. Il poleman, dalla corsia esterna, è sempre qualche centimetro avanti al rivale, che, però, non molla la presa. In curva 3 si assiste anche a un ingresso aggressivo di Gray, che si fionda all’interno e prende per qualche metro la testa della corsa. La mossa, però, serve solo a mettere paura ai rivali: la velocità in uscita di curva del giovanissimo è minore rispetto a quella degli avversari, che lo sopravanzano senza difficoltà.

Il duello per la prima posizione viene vinto da Creed, che guida un trenino molto lungo per diverso tempo. La situazione di stallo termina nel momento in cui esce la prima caution, causata da un testacoda di Gray in curva 2. Tutti i piloti sfruttano il momento di pausa per effettuare la prima sosta di giornata.

Il restart sorride a Creed. Il pilota JGR brucia Custer al via, che viene immediatamente sopravanzato anche da Herbst, Jones e Chandler Smith. Sfortuna per Sammy Smith. Il giovane alfiere di JR Motorsports rallenta subito dopo lo stacco di frizione e rientra immediatamente in pit lane per riavvitare la gomma posteriore destra. Il ventenne rientra in pista doppiato.

Al giro 24 si entra in regime di caution per via di un bump aerodinamico molto aggressivo di Herbst nei confronti di Creed in curva 4 che manda la Toyota #18 in testacoda. L’eterno secondo, fortunatamente, non subisce danni. Diversi piloti, tra cui Custer, Nemechek, Mayer e Sammy Smith (che recupera il terreno perso grazie al lucky dog) vanno ai box.

Il restart premia, almeno inizialmente, Herbst e la corsia esterna. Il pilota Ford, però, viene attaccato in curva 1 da Allgaier, posto a capo della inner lane, che riesce a superarlo in rettilineo grazie anche all’aiuto fornitogli da Ryan Sieg che si mette proprio dietro allo storico alfiere della #7 di JR Motorsports.

Gli intenti della #39 appaiono chiari solo nel corso dell’ultimo giro del primo stage. Ryan Sieg, difatti, esce dalla scia di Allgaier in curva 2 e lo supera con tutto il corpo vettura prima dell’inizio del rettilineo. Anche Chandler Smith e Jones, aiutati proprio dalla traiettoria della Ford di RSS, si portano davanti alla Chevy #7. I due, però, ingaggiano anche un piccolo duello fra loro, in cui il ventisettenne di Atlanta riesce a sopravanzare l’avversario pochi metri prima del traguardo.

https://twitter.com/NASCAR_Xfinity/status/1824908001909608903

Ryan Sieg, pilota della Ford #39 di RSS Racing, vince lo stage 1 a Michigan. Il georgiano è seguito a breve distanza da Jones, Chandler Smith, Allgaier, Alan, Hill, Herbst, Kyle Sieg, Allmendinger e Kligerman. Al termine della sosta generale si manifesta sul tracciato una pioggia leggera, che costringe gli organizzatori a sospendere la gara per una decina di minuti.

Il secondo stage si apre con la lotta fra Allgaier e Ryan Sieg. I due veterani, partiti rispettivamente in corsia interna ed esterna, si contendono la prima posizione fino al momento in cui la direzione gara proclama il regime di caution.

La quarta neutralizzazione di giornata è stata causata da una spinta molto aggressiva di Kvapil su Hill nel momento in cui quest’ultimo è in fase di impostazione di curva 3 dopo aver tagliato la pista da destra a sinistra. La #21 viene così spinta nel manto erboso posto oltre la linea bianca, in cui perderà velocità. Fortunatamente i danni sono minimi.

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La gara riparte poco dopo e, questa volta, nel segno di Allgaier. L’alfiere di JR Motorsports brucia nello scatto Allmendinger, leader della corsia interna. Il pilota di Kaulig, che l’anno prossimo tornerà a tempo pieno in Cup Series, viene superato nel corso del primo passaggio anche da Ryan Sieg, il quale torna a rivestire il ruolo di inseguitore principale della Chevy #7.

Anche questa volta non è molto il tempo passato sotto bandiera verde. Herbst, terzo nel momento in cui i piloti si mettono in fila indiana, non sembra vedere di buon occhio il pragmatismo di guida di Ryan Sieg e, per questo motivo, vuole superarlo per cercare di dettare il passo con le sue regole.

Il venticinquenne di Las Vegas prova così a sfruttare la maggiore velocità per inserirsi all’interno in curva 3 e superare il rivale prima che quest’ultimo abbia anche solo il tempo per proteggere la propria traiettoria. Il piano di Herbst, però, va in frantumi a causa di un errore di valutazione.

L’alfiere SHR sbaglia il tempismo e rientra in traiettoria quando la sagoma della sua Ford non è ancora completamente davanti a quella del rivale. Di conseguenza, la #98, a causa del contatto con lo spigolo anteriore sinistra della #39 guidata da Ryan Sieg, viene sbalzata contro le barriere esterne a grande velocità.

Love, per evitare la vettura di Herbst, spinge Jones che perde il controllo della propria Chevrolet. Oltre al pilota di JR Motorsports, anche Mayer e Custer vengono coinvolti nell’incidente che causa la quinta caution di giornata al giro 49. La #98, la #9 e la #1 hanno subito danni troppo ingenti per continuare, mentre la #00 e la #39 hanno bisogno di un lungo lavoro di riparazione in pit lane per poter tornare in azione. Alcuni piloti, tra cui Kvapil, optano per svolgere una sosta addizionale.

L’ultimo restart è nel segno di Nemechek. Il pilota Cup, in cui corre a tempo pieno con Legacy, riesce, grazie all’aiuto di Love, a mettersi alle spalle al termine del primo giro Allmendinger, partito in corsia interna. In questa fase di bandiera verde Weatherman entra nei box per risolvere dei problemi tecnici.

John Hunter Nemechek, oggi pilota della Toyota #20 di Joe Gibbs Racing, si impone di misura nello stage 2 a Michigan. Love, Allmendinger, Gray, Sammy e Chandler Smith, Allgaier, Creed, Burton e Alfredo concludono la fase centrale di gara in top 10. Le vetture tornano a competere a pieno regime dopo la sosta generale.

Kvapil, che, a differenza degli avversari, ha svolto il terzo pit durante la quinta caution, non riesce a imporsi sul plotone di vetture nonostante parta dalla corsia esterna. Il part timer, difatti, viene battuto già allo stacco di frizione da Nemechek e Allgaier.

La tensione si smorza subito. In curva 2, Alan, autore finora di un ottimo debutto nella classe intermedia, compie un errore e si muove verso l’esterno. Questo cambio di traiettoria improvviso lo porta a contatto con le vetture di Dye e Burton, che schizzano contro le barriere, subendo ingenti danni. I due piloti iscritti a tempo pieno in Truck Series devono concludere la gara in anticipo. Il figlio d’arte in forza a JAR, invece, riporta solo danni minori.

Moltissimi piloti, tra cui Allgaier, Ryan Sieg e Custer, svolgono un’ulteriore sosta durante questa neutralizzazione. Questa strategia, a una prima occhiata inusuale, è in realtà dettata dalla lunghezza del terzo stage, di poco maggiore rispetto a quella che si può svolgere con un pieno.

La lotta per la testa della corsa tra Nemechek e Kvapil si riapre nel momento in cui viene sventolata dai commissari la bandiera verde. Il primo giro è combattutissimo e, alla fine, riesce a prevalere il pilota Cup solo per il rotto della cuffia.

Da questo momento in poi la corsa prosegue a mo’ di trenino, esattamente come negli stage precedenti. Durante il periodo di quiete si assiste a un pass through di van Gisbergen, per violazione delle procedure di ripartenza, e al ritiro di Poole per un guasto alla pompa dell’olio.

Kvapil passa all’azione al termine di una lunga fase di studio. Il figlio d’arte, al giro 86, si affianca a Nemechek sul backstretch e lo supera in ingresso di curva 3, prendendo la testa della corsa e mantenendola per molto tempo.

Per un po’, come di consueto in questo tipo di gare, i piloti restano in scia uno dietro l’altro, senza provare a cambiare in alcun modo le gerarchie. Lo stato della corsa, però, rischia di cambiare al giro 105, in cui la Chevrolet di Gase rallenta vistosamente per un danno alla pompa di benzina. La prontezza di riflessi del team owner, che si è immediatamente spostato oltre la linea bianca, permette agli organizzatori di far proseguire la corsa senza intoppi.

Al giro 109 e 110 Kvapil e Love rientrano in pit lane per svolgere uno splash di carburante. I due, che hanno optano per una strategia alternativa rispetto al resto dello schieramento, si ritrovano ora ad inseguire a distanza il gruppo di testa. Allgaier è il nuovo leader della corsa. Contemporaneamente Custer si ritira per dei danni alla sospensione, probabilmente dovuti all’incidente in cui è stato coinvolto in precedenza.

Al giro 116 esce l’ottava caution di giornata. Weatherman, probabilmente per un cedimento meccanico, va dritto in curva 2, urtando le barriere ad alta velocità. L’impatto è stato così violento da causare problemi di equilibrio al nativo del Missouri che ha necessitato dell’aiuto dei marshall per uscire dal tracciato.

Diversi piloti, tra cui Chandler Smith, Ryan Sieg e Kligerman, provano a raddrizzare un ultimo stage non all’altezza delle aspettative con un pit stop aggiuntivo. Van Gisbergen, primo dei doppiati, sfrutta il lucky dog e si riaccoda al gruppo.

Proprio come in un thriller, nel momento in cui i piloti stanno per svolgere l’ultima, fondamentale, ripartenza, si manifesta in scena un personaggio nuovo, creato per scardinare tutte le certezze che si sono create fino a quel momento. Una nuvola carica di pioggia passa sul circuito, costringendo i piloti a rientrare in pit lane e a fermarsi per qualche minuto.

Fortunatamente, si è trattato solamente di una nuvola passeggera, che non ha fatto nulla, se non creare qualche spauracchio al muretto di qualche team. Nel momento in cui la pace car tornerà in pit lane inizierà l’overtime.

Il “tempo supplementare” sembra sorridere a Sammy Smith, che, partito nella corsia interna, è subito riuscito a mettere il muso della sua vettura davanti a quello del compagno di squadra Allgaier, posizionato alla sua destra nel momento in cui è stata sventolata la bandiera scacchi.

Il giovane in forza a JR Motorsports, però, viene tradito dai giochi di scia. La #8, portatasi in posizione centrale sul backstretch, viene affiancata anche a sinistra da parte dell’inner lane, che lo supera senza alcuna difficoltà. Allgaier ringrazia il compagno di squadra per l’ingenuità e si incammina verso un successo, che, metro dopo metro, diventa sempre più certo.

Un violento incidente avvenuto a metà dell’ultimo giro congela le posizioni fino al traguardo. Kvapil, spinto da Bacarella, perde il controllo della vettura sul backstretch e urta con forza le barriere esterne del tracciato. Per evitare la Chevrolet imbizzarrita, Honeyman vira violentemente verso l’interno e tocca Kyle Sieg che, a sua volta, si ritrova passeggero del proprio mezzo che viene colpito da quello di Chandler Smith.

Le due vetture si ritrovano presto nell’inner. Qui il posteriore della Ford #28 si solleva al contatto con il frontale e, di conseguenza, l’intera vettura prende il volo. La Mustang di Kyle Sieg atterrerà sul tetto dopo diversi metri e tornerà sulle 4 ruote solo al termine di un barrel roll. Il pilota è, miracolosamente, illeso.

Justin Allgaier, pilota della Chevrolet #7 di JR Motorsports, vince la Cabo Wabo 250 al Michigan International Speedway. Il veterano è seguito sotto la bandiera a scacchi da Creed (che ha stabilito un nuovo record di secondi posti senza vittorie in Xfinity Series, ben 11), Nemechek, Alfredo, Sammy Smith, Gragson, DiBenedetto, Gray, Bacarella e Allmendinger, che chiude la top 10.

Justin Allgaier, nato a Spaulding, Illinois, 38 anni fa, ha conquistato oggi la sua seconda vittoria stagionale, la venticinquesima nella sua lunga carriera in Xfinity Series. Sono molti anni che il protetto di JR è un top driver. Sarà questo l’anno in cui riuscirà, finalmente, a conquistare il tanto agognato titolo?

I risultati odierni

La classifica della “Cabo Wabo 250”

La classifica generale

Così in campionato a 5 gare dalla fine della regular season della NASCAR Xfinity Series 2024

Austin Hill, Chandler Smith, Sam Mayer, Justin Allgaier e Shane van Gisbergen hanno già un posto certo nei playoff, visto che sono riusciti ad ottenere almeno 2 vittorie nel corso della regular season. Jesse Love, Cole Custer e Riley Herbst, a quota successo singolo, non hanno ancora ottenuto la qualificazione matematica alla seconda fase di campionato. Nonostante ciò, le loro possibilità di apparire nella lista dei piloti al Round of 12 sono estremamente elevate.

I prossimi appuntamenti

Il programma a Michigan continuerà nella giornata di oggi con la FireKeepers Casino 400, round 24 di NASCAR Cup Series, riprendendo alle 17:00 dopo l’interruzione di ieri causa pioggia dopo 52 giri; diretta su Mola con il commento di Daniele La Spina e Nicola Bondavalli. La Xfinity Series tornerà in pista a Daytona nella notte di venerdì 17 agosto (sarà già sabato in Italia) per la Wawa 250 Powered by Coca-Cola. La classe intermedia farà da contorno alla Cup Series.

Immagine: Media NASCAR

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