Stefano Domenicali ha rassicurato sulla riuscita della Sprint di Baku e sull’intento di Liberty di proseguire sulla strada intrapresa
Alla vigilia del weekend del GP di Miami è stata organizzata una conference call sui risultati del primo quadrimestre di Liberty Media. A partecipare per la proprietaria della F1 Greg Maffei, Presidente e CEO di Liberty, Stefano Domenicali, Presidente e CEO della F1 e Brian Wendling, Financial Officer di Liberty.
Nella call, in cui sono stati discussi i risultati della prima parte del 2023, Domenicali ha parlato dei temi attuali della F1. Quelle che vi ricapitoliamo in questo articolo sono le dichiarazioni più interessanti sull’attuale situazione della F1 legata alle Sprint e al prossimo arrivo di Las Vegas, in una call durata quasi 50 minuti.
“Siamo entusiasti di essere qui per il secondo GP di Miami, con l’entusiasmo in città uguale a quello dello scorso anno. L’evento di quest’anno prevede un Paddock più grande, ora all’interno dell’Hard Rock Stadium, un Paddock Club rinnovato ed una pista completamente riasfaltata.
Siamo alla quinta gara del campionato e, anche se Red Bull ha dominato quelle disputate fino ad ora, la stagione è ancora agli inizi e le gare sono state compatte, entusiasmanti e dalle emozioni forti. Il GP d’Australia ha visto tre bandiere rosse che hanno complicato le strategie, finendo con sole 12 macchine su 20 al traguardo”.
Sulle Sprint
“Il nuovo format Sprint è stato approvato all’unanimità dai team e dalla FIA prima di Baku. Tutti crediamo che il format vada nella giusta direzione per i nostri fan e per lo sport e che incrementi il livello di azione nel corso del weekend. La Sprint Shootout è una qualifica più corta che decide la griglia della Sprint. In questo modo la Sprint non ha influenza sul GP, permettendo ai piloti di essere più aggressivi senza paura di rischiare.
Abbiamo fatto questa modifica in accordo con la FIA e i team perché la nostra idea è di assicurarci che ci sia sempre azione nel corso del weekend. Il risultato della prima Sprint è stato molto incoraggiante e tutti i nostri partners, promoters, media partners e anche i team hanno reagito positivamente. Ovviamente, impareremo da questo evento per capire, alla fine dell’estate, se c’è qualcosa che potremo rendere migliore. In termini generali, però, il primo weekend Sprint è stato grandioso.
Penso che, come nelle altre volte in cui volevamo fare qualcosa di diverso in un ecosistema molto standardizzato, la reazione dei fan tradizionali è quella per cui dobbiamo attendere più tempo. Normalmente, con i nuovi fan, abbiamo visto una reazione positiva.
Direi che in verità non vogliamo andare nella direzione di avere tutte le gare con il format Sprint. Vogliamo mantenere una parte del calendario, circa un terzo, e creare qualcosa di speciale legato alla competizione a cui dare valore sportivo come trofei ed opportunità commerciali.
Credo sia la giusta direzione. E se posso riassumere un concetto che credo sia importante, vedo un grande trend oggi nel Motorsport ad essere non stabile, non costante con i suoi regolamenti. È un qualcosa che abbiamo visto anche in NBA. Tutti gli sport professionistici devono ascoltare le richieste e gli input che arrivano dai fan, dai promoters e partners per aver più entusiasmo nel gioco”.
Su Las Vegas
“Siamo contenti dei progressi. L’efficienza del progetto è il risultato dell’incredibile collaborazione tra il team del GP di Las Vegas e i nostri team di design e costruzione. L’edificio del Paddock sarà lungo 300 metri, largo 30 e alto tre piani. Sarà il più grande di tutto il mondiale. Sul tetto ci sarà un pannello LED da 2.600 metri quadri con la forma del logo F1, che può offrire opportunità di sponsorizzazione senza precedenti. Volando sopra Las Vegas, capirai che la F1 ha stabilito una propria casa permanente negli Stati Uniti. Potremo monetizzare il pannello LED e mostrare sponsorizzazioni di terze parti negli anni futuri.
La riasfaltatura è iniziata lo scorso mese e a luglio prenderà il via la seconda parte. Il manto, una volta completo, potrà durare tra i sei e i dieci anni. Alla fine, i team beneficeranno da quello che stiamo facendo. Investire a Las Vegas per loro è un’incredibile opportunità diretta per sviluppare il proprio business“.
Immagine: ANSA
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