Prima vittoria in IndyCar per Kirkwood, tre Andretti nelle prime quattro posizioni. Ericsson leader del campionato
Kyle Kirkwood ha vinto il GP Long Beach 2023, terza prova della IndyCar. Il pilota del Team Andretti, dopo aver ottenuto la Pole Position nella giornata di sabato, si è ripetuto alla domenica resistendo nel finale al forcing dei principali rivali, che si sono invertiti le posizioni rispetto alla qualifica.
Romain Grosjean è infatti giunto secondo completando così un’ottima doppietta per Andretti, seguito con il fiato sul collo negli ultimi passaggi da Marcus Ericsson. Lo svedese del Team Ganassi va così in testa al campionato con 110 punti davanti ai 95 di O’Ward (brutta gara la sua) e ai 91 di Palou, quinto al traguardo.
I primi tre sono giunti racchiusi in due secondi dopo che i distacchi si sono man mano assottigliati nelle fasi finali. A farla da padrone la gestione del carburante nel lungo stint finale, privo di caution e con i piloti costretti a centellinare le risorse per non rischiare di dover ricorrere ad uno splash finale.
Il pilota che ha perso più possibilità di tutti nel finale è sicuramente Josef Newgarden. Il pilota del Team Penske, così come Pato O’Ward, aveva coperto un’ottima prima parte di gara, recuperando fino a comandare la corsa dall’ottava posizione di partenza.
La caution entrata in scena tra il 20° ed il 24° per la toccata tra Scott Dixon e Pato O’Ward ha costretto tutti ad anticipare la prima sosta e rivedere le strategie. Newgarden ha guidato il gruppo dalla ripartenza fino alla successiva tornata di pit, nella quale ha subito l’overcut di Kirkwood e Grosjean perdendo così la leadership e, poco dopo, anche la terza posizione in favore di Ericsson. Ci si aspettava che Newgarden potesse tornare in lizza per la vittoria ma si è capito subito che per evitare uno rabbocco finale sarebbe stato necessario alzare i tempi sul giro. La #2 è così precipitata giro dopo giro, concludendo la gara addirittura al nono posto ad oltre mezzo minuto dalla vetta.
Una volta compreso che il carburante sarebbe stato sufficiente a coprire la restante parte di gara, Ericsson e Grosjean hanno iniziato a spingere per chiudere il gap da Kirkwood. I due hanno guadagnato decimo dopo decimo fino a rientrare negli ultimi giri negli specchietti della #27, senza però scomporre il leader di gara. Alla fine i tre sono giunti entro due secondi di distacco con Grosjean che, nonostante diversi secondi di push to pass a disposizione, non è riuscito comunque a tentare nemmeno un timido attacco.
Per quanto riguarda Penske, è andata sicuramente meglio a Will Power. Partito 13°, il campione in carica ha recuperato fino alla sesta posizione, la prima di una monoposto equipaggiata da motore Chevrolet dietro cinque Honda. Alle spalle del podio, infatti, si è piazzata la terza Andretti di Colton Herta, autore di una buona gara, seguita dalla seconda vettura del Team Ganassi, quella di Alex Palou. Gara decisamente da dimenticare per la punta di diamante del team, Scott Dixon. Il sei volte campione si è ritirato per problemi tecnici prima di metà gara.
Gara tremenda anche per Pato O’Ward. Per lui prima un sorpasso con toccata su Scott Dixon (finito nelle gomme) e poi un testacoda nel tentativo di non colpire Kirkwood hanno minato la sua gara, chiusa in 17a posizione.
A completare la top ten ci sono Rosenqvist, settimo con la prima McLaren, davanti a Marcus Armstrong, al già citato Newgarden e alla terza Penske di Scott McLaughlin.
Seguono i risultati.
Immagine: Indycar Media Center
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