MotoGP | Test Shakedown Sepang pre-2023, sintesi della seconda giornata

MotoGP
Tempo di lettura: 3 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
6 Febbraio 2023 - 19:29
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La pioggia scombussola i piani di tutti, ancora Crutchlow il più veloce sfruttando la pista più asciutta nel finale. Tanto lavoro per Savadori in Casa Aprilia, prove sui tubi di scarico per Ducati e Pirro.


E’ iniziata la settimana ed è proseguito il test Shakedown a Sepang per la MotoGP. In attesa che tutti i piloti scendano in pista questo venerdì, i tester avranno a disposizione ancora un’ulteriore giornata per preparare il terreno ai titolari delle rispettive squadre, nella speranza che il meteo sia più favorevole di oggi.

Infatti, gran parte della giornata è stata persa per i vari test team a causa della pioggia costante che ha rovinato la sessione odierna. Solo nelle fasi finali, con la pista un po’ più asciutta, si è potuto vedere qualche crono più interessante ed è stato nuovamente Cal Crutchlow il più rapido di tutti. L’inglese ha anche testato una carena e delle alette in versioni “ibride”, vagamente familiari alla conformazione usata da Yamaha addirittura nel 2016.

Tuttavia, il fattore meteo è stato particolarmente penalizzante per Yamaha, dato che, a detta di Massimo Meregalli, l’impostazione del lavoro era focalizzata nello sfruttare al massimo lo Shakedown prima che il team Monster Energy, con Fabio Quartararo e Franco Morbidelli, potesse scendere in pista.

Per ciò che ha testato Ducati, invece, anche una sessione bagnata dalla pioggia non è stata totalmente buttata. Michele Pirro, infatti, ha portato in pista due versioni del tubo di scarico della nuova Desmosedici (uno più largo e maggiorato, l’altro più corto), mentre a livello aerodinamico il “Poliziotto” ha utilizzato la carena 2022.

In casa KTM e GasGas, Augusto Fernández ha avuto il proprio primo vero assaggio di guida sul bagnato, ma per quanto utile il campione Moto2 avrebbe sicuramente preferito avere più tempo su pista asciutta anziché doversi adattare alla traccia umida. Lo stesso si può dire per il box Red Bull, che come quello Yamaha aveva in serbo alcune soluzioni tecniche aerodinamiche da provare entro martedì e che invece vedrà dei ritardi sulla tabella di marcia.

Daniel Pedrosa, tester d’eccezione, quest’oggi ha lavorato a stretto contatto col gruppo di Brad Binder dopo aver fatto lo stesso con la crew di Jack Miller ieri, concentrandosi sulle specifiche del motore portate dalla Casa di Mattighofen.

https://twitter.com/MotoGP/status/1622491758943735808

La Casa che più di tutte si sta preparando ad un test ufficiale molto impegnativo è Aprilia, la quale porterà, in totale, ben dieci moto da provare contando anche quelle di Miguel Oliveira e Raúl Fernández.

Paolo Bonora, ai microfoni di MotoGP.com, aveva già annunciato che Lorenzo Savadori avrebbe portato in pista una grossa innovazione per quanto riguarda la carenatura anteriore, ed è quello che è successo: il #32 è sceso in pista con una parte anteriore molto simile alla conformazione già usata nel 2022 e durante i test di ieri, ma con l’aggiunta di due fori all’estremità della stessa, ai lati del cupolino.

Ultima ma non per importanza, Honda è scesa nuovamente in pista col solo Stefan Bradl, il quale ha provato un nuovo telaio già svezzato durante un test privato a Jerez. Nei box HRC si è visto anche il nuovo direttore tecnico Ken Kawauchi.

Manca ora una sola giornata di Shakedown, dopodiché la palla passerà anche alle formazioni titolari del campionato MotoGP. Pare sia prevista pista asciutta per domani in Malesia, dunque sarà cruciale sfruttare al massimo il tempo in pista a disposizione.

Fonte immagine: Twitter / MotoGP

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