Segue l’anteprima Brembo del GP Stati Uniti 2022 di F1
Secondo appuntamento stagionale per la Formula 1 negli Usa dopo quello di maggio a Miami: l’ultimo campionato con due GP negli Usa fu nel 1984 ma in quell’occasione le due gare furono messe una dopo l’altra in calendario e si gareggiò a Detroit e Dallas, su due tracciati cittadini realizzati per l’occasione.
Diverso il caso del Circuit of the Americas di Austin che secondo i tecnici Brembo rientra nella categoria dei circuiti mediamente impegnativi per i freni. In una scala da 1 a 5 si è meritato un indice di difficoltà di 3, lo stesso del Miami International Autodrome.
Pinze Formula 1 ideate da Brembo
Il gruppo Brembo realizza pinze freno in lega d’alluminio per tutti i team del Mondiale 2022. Le pinze monoblocco sono state introdotte nelle competizioni proprio da Brembo, nella seconda metà degli anni Ottanta, sulle Ferrari F187/88C di Michele Alboreto e Gerhard Berger.
Al 1982 invece risalgono le pinze Brembo ad attacco radiale a 4 pistoni, composte da due semi-pinze fuse in alluminio e accoppiate meccanicamente. Anch’esse furono utilizzate inizialmente dalla sola Ferrari e poi replicate per le altre squadre. In epoca moderna invece lo sviluppo dell’impianto frenante avviene in maniera totalmente autonoma e separata per ciascuna scuderia, così da preservare i segreti industriali e le strategie progettuali che contraddistinguono i diversi teams.

Due frenate in più della MotoGP
Al Circuit of the Americas i piloti Formula 1 utilizzano i freni ben 12 volte, per poco più di 17 secondi e mezzo al giro. La MotoGP, complice la minore velocità raggiunta nei curvoni, se ne serve invece 10 volte al giro ma per complessivi 37 secondi.
Dalla partenza alla bandiera a scacchi ciascun pilota dovrebbe esercitare un carico totale di 64 tonnellate e mezzo sul pedale del freno. Fanno impressione i 141 kg alla curva 11 e i 136 kg alla curva 12, necessari per perdere entrambe le volte oltre 200 km/h grazie ad un uso dei freni compreso tra 2,3 e 3 secondi.
141 kg per una staccata
Delle 12 frenate del GP Usa 4 sono considerate altamente impegnative per i freni, 3 sono mediamente impegnative e le restanti 5 sono light.
La più dura è quella alla prima curva con le monoposto che passano da 313 km/h a 101 km/h in 2,31 secondi durante i quali percorrono 114 metri. I piloti sono soggetti a 4,7 g di decelerazione ed esercitano ad un carico sul pedale di 141 kg.
Fonte immagini e testi: Brembo
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