MotoGP | GP Australia 2022, Gara: canto del cigno della Suzuki, Álex Rins vince una Phillip Island al cardiopalma. Bagnaia in testa al mondiale

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Tempo di lettura: 4 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
16 Ottobre 2022 - 06:30
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Altra giornata nera per Quartararo, Bagnaia agguanta la leadership MotoGP grazie al terzo posto. La Suzuki e Rins tornano a vincere dopo due anni, secondo Marc Márquez in volata.


Il GP Australia 2022 a Phillip Island è la dimostrazione pratica di come i discorsi sul poco spettacolo e sui pochi sorpassi che offre la MotoGP siano congetture senza fondamento. La gara australiana ha regalato uno spettacolo degno di esser definito come la corsa più bella della stagione e a vincerla, in una sorta di regalo d’addio alla Casa che rappresenta, è stato Álex Rins. 

Il #42 si è reso protagonista di una gara formidabile, dove non ha risparmiato nulla ai tanti avversari con cui si è dovuto scontrare in questo Gran Premio. Un successo che fa sì commuovere i tifosi della Suzuki, ma che aumenta anche l’amarezza per un addio a fine stagione che, probabilmente, è stato fin troppo prematuro. 

A contendere la vittoria fino all’ultimo metro alla coppia Rins-Suzuki è stato nientemeno che Marc Márquez, al suo primo podio stagionale e al 139° in carriera, al pari di una leggenda come Ángel Nieto. La scelta della gomma morbida alla fine si è rivelata vincente per il #93, a cui però è mancato il guizzo vincente per battere il connazionale. 

Una piazza d’onore che, comunque, conferma i progressi fisici del “Cabroncito” e suona un gran campanello d’allarme per tutti i suoi avversari in ottica iridata del 2023. 

Parlando di questa, i risvolti della classifica piloti sono stati importantissimi e non sono affatto rimasti in secondo piano. Il terzo gradino del podio se l’è aggiudicato Francesco Bagnaia, al suo nono arrivo nei primi tre del 2022. Anche Bagnaia è stato un contendente alla vittoria fino all’ultimo passaggio, ma messo davanti alla chance di recuperare punti ha preferito conservare i 16 della terza piazza anziché rischiare un errore. 

Errore in cui è incappato Fabio Quartararo. La gara del franco-siciliano è stata a dir poco disastrosa, iniziata già in negativo con un lungo alla staccata della 4 e terminata nella ghiaia della Southern Loop. Il tanto temuto sorpasso nella generale di Pecco è infine avvenuto e, vedendo le prestazioni della Yamaha e le ultime due gare in calendario, solo qualche miracolo al momento potrebbe ribaltare la situazione in favore di “El Diablo”. 

Bagnaia, sul traguardo, ha capitanato una flotta di ben sei Ducati. Appena giù dal podio Marco Bezzecchi, autore dell’ennesima gara stupefacente per un rookie che l’ha infine premiato come migliore debuttante del 2022. Alle sue spalle è giunto Enea Bastianini, autore di un recupero in extremis cruciale per tenere ancora in vita le proprie chance iridate. 

Il filotto di italiani continua con Luca Marini, sesto, mentre il poleman Jorge Martín ha concluso settimo lasciandosi prendere un po’ alla sprovvista da alcune situazioni di bagarre intensa. Il madrileno precede Johann Zarco, primo pilota in classifica con un distacco già ben più elevato (oltre i 3”). 

Non per tutti i ducatisti è stata una giornata memorabile. Jack Miller avrebbe voluto onorare la propria gara di casa in maniera decisamente migliore, ma l’australiano è stato centrato in pieno alla staccata di curva 4 (che, beffardamente, è stata nominata a lui giovedì) da Álex Márquez; fortunatamente, non c’è stata nessuna conseguenza fisica per i due. 

A concludere la top ten troviamo Aleix Espargaró e Brad Binder. Il nono posto del #41 lo tiene ancora in gioco nella classifica, ma per il pilota Aprilia questo risultato, considerando le aspettative del weekend, sa di ennesima occasione persa (anche in vista di una Sepang decisamente più favorevole a Ducati, sulla carta). 

Parlando appunto della generale, Bagnaia conta ora su un bottino di 233 punti, mentre Quartararo, per il secondo weekend consecutivo, rimane fermo a 219 con 14 punti di ritardo adesso. Aleix mantiene il terzo posto con 206 punti e Bastianini il quarto con 191, mentre escono dai giochi Miller, Zarco e Brad Binder avendo superato i 50 punti di ritardo. 

Tra appena una settimana ci sarà già il primo match-point iridato di Francesco Bagnaia, curiosamente sulla stessa pista dove ha conquistato il mondiale in Moto2 nel 2018. Anche il tracciato di Sepang è da annoverare tra le piste rientranti in calendario dopo tre anni ed il Gran Premio della Malesia, evento storicamente favorevole alle Desmosedici, ha concrete chance per assegnare il mondiale al #63. Non saranno comunque da sottovalutare i tre contendenti rimasti, in ogni caso. 

Qui i risultati del GP Australia classe MotoGP e la classifica aggiornata. 

Fonte immagine: suzuki-racing.com

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