NASCAR

Sul carro del ritiro: Sebastian, 15 anni tra domini, illusioni, errori e un’umanità oltre la media del politically correct e dell’ipocrisia

Autore: Alessandro Secchi
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Pubblicato il 28 Luglio 2022 - 20:21
Tempo di lettura: 6 minuti
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Sul carro del ritiro: Sebastian, 15 anni tra domini, illusioni, errori e un’umanità oltre la media del politically correct e dell’ipocrisia
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Dopo 15 anni Sebastian Vettel appende il casco al chiodo. Una riflessione su come il tedesco è cambiato sportivamente ed umanamente

Ho una memoria nitida del Gran Premio d’Italia 2008. Non tanto della gara in sé né della vittoria, la prima in F1, di Sebastian Vettel. Quanto del fatto di averla vista seduto tra i cartoni di un trasloco e il televisore appoggiato alla buona per non farlo cadere: era il primo giorno via dalla metropoli, una sorta di inizio di nuova vita. Sentendo le parole di Seb e l’annuncio del ritiro, mi rendo conto ora che sono passati praticamente tre lustri – un’eternità – da quando quel ragazzino magro magro faceva la sua comparsa in F1. Sono passate quasi 300 gare e in mezzo è successo di tutto.

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