SBK / Supersport | Pubblicate le entry list 2022 delle tre classi

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Tempo di lettura: 14 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
25 Gennaio 2022 - 20:34
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84 gli iscritti in totale per le tre serie, con SSP e SSP300 limitate a 30 partecipanti. Isaac Viñales e Motoxracing insieme in SBK quest’anno.


Quest’oggi la FIM ha pubblicato, con un po’ d’anticipo rispetto alle ultime annate, la entry list dei campionati SBK, SSP e SSP300 per la stagione 2022. 84 i piloti iscritti totali, di cui 30 nelle due serie di supersportive e 24 nella massima categoria delle derivate di serie, a cui correranno a tempo pieno in tutte le gare previste dal calendario venturo.

Partiremo analizzando gli ingressi di una categoria per volta, partendo dalla più leggera.

SSP300

Le 300 vedranno un netto taglio nelle iscrizioni in seguito alle rinnovate norme sulla sicurezza promulgate dalla FIM in accordo con Dorna Sports ed IRTA. Saranno 30 gli iscritti a tempo pieno e, cosa molto importante per quanto concerne il lato sportivo, ai nastri di partenza mancheranno gli ultimi due campioni del mondo, passati in Supersport.

Questo potrebbe rimescolare enormemente le carte in teoria, dando delle buone chance agli ultimi arrivati o a chi era già in rampa di lancio nelle ultime annate per fare il definitivo salto verso la conquista del titolo mondiale. Il team da tenere d’occhio sarà ancora MTM Kawasaki però, che nonostante l’addio di Jeffrey Buis e la promozione di Adrián Huertas potrà comunque contare su una struttura ben collaudata, un gruppo di meccanici e tecnici competitivo, sul supporto di Kawasaki Europe ed infine su una line-up di livello formata da Yuta Okaya, Victor Steeman e Ruben Bijman. Tra i tre, il giapponese e l’ex-pilota KTM possono rientrare tra i principali indiziati alla lotta al titolo.

Samuel Di Sora rientra a sua volta in questa lista e correrà nella squadra Leader Flembbo con al fianco il connazionale francese Sylvain Markarian. Sono diversi i team Kawasaki da tenere d’occhio e tra questi anche il team RT Motorsports by SKM. Anch’essa, tuttavia, ha dovuto fare i conti con l’addio di Tom Booth-Amos (promosso anche lui alla classe di mezzo) e a tenere alta la bandiera della squadra tedesca saranno Dirk Geiger e Troy Alberto. Quest’ultimo sarà il primo pilota proveniente dalle Filippine a correre in SSP300.

Le speranze di vedere per la prima volta un italiano campione in questa categoria sono ancora riposte, per la maggior parte, in Bruno Ieraci. Il #8, dopo un 2021 in cui sperava di essere tra i protagonisti e che invece l’ha visto passare da Yamaha a Kawasaki senza grandi soddisfazioni, correrà la sua quarta annata nelle 300 e lo farà col team Prodina, con cui ha ristretto il sodalizio sul finire dello scorso anno. A fargli compagnia ci sarà Hugo De Cancellis, mentre lo spagnolo Iñigo Iglesias, capace di mettersi in mostra nelle ultime manche del 2021 con una pole a Barcellona e tre podi nelle ultime quattro gare, sarà in SMW Racing ed equipaggiato a sua volta da una Ninja 400. Come compagno avrà un altro italiano, Davide Conte.

Kawasaki disporrà ancora di un vantaggio dato dalla cilindrata maggiore rispetto a Yamaha, la quale si appresta alla stagione 2022 senza una vera e propria punta di primo piano. Il team AD78 Brasil, ad esempio, ha deciso di abbandonare l’accoppiata dei fratelli Kawakami ed ha tenuto sotto contratto il solo Ton, che verrà affiancato dal connazionale Humberto Maier.

A sorpresa, la squadra della famiglia Viñales si affiderà ancora alle R3 per la stagione ventura. Il 2021, ricordato purtroppo per la tragica scomparsa del giovanissimo Dean Berta Viñales, è stata una prima annata da dimenticare sia sportivamente che umanamente, ma Angel (il padre di Maverick Viñales) ha scelto di spingere ancora sulla sua grande passione per il motociclismo. Saranno il britannico Fenton Seabright e l’italiano Marco Gaggi a correre per la squadra spagnola.

Altro team a portare il nome di un ex-pilota è la squadra Accolade di Jakub Smrž. Per il team ceco correranno gli iberici Yeray Saiz e Jose Luis Perez, su Kawasaki.

In una selva di Kawasaki e Yamaha, ci sarà ancora lo spazio, uno solo, per KTM col suo team Freudenberg Paligo Racing. Dopo la partenza di Victor Steeman, capace di tornare al successo a Most, sarà Lehmann Lennox a prendere il suo posto.

Con tutti gli ex-campionati passati ad altre serie, l’unico rimasto in SSP300 sarà proprio il primo iridato di questa categoria, ovvero Marc García. MS Racing gli metterà a disposizione una Yamaha e farà lo stesso  con Iker García, campione della Coppa Europea R3 bLU cRU 2021. Come lui, anche Seabright ed il greco Ioannis Peristeras (ProGP Racing, primo greco a correre in questo campionato) arrivano da questo monomarca della Casa dei Tre Diapason.

SSP

Dopo anni passati sempre più nell’anonimato, la Supersport sembra finalmente pronta ad uscire da quel limbo in cui era finita, con un campionato che aveva perso fin troppo mordente rispetto al suo periodo d’oro e che invece nel 2022, oltre a vedere un sacco di debutti e tanti nuovi team alla prima esperienza con le supersportive, avrà un nuovo regolamento tecnico ed il rientro di due Case altisonanti, Ducati e Triumph.

In un clima d’incertezza dato dalle differenze tra le Supersport “vecchio stampo” (al loro ultimo anno prima del definitivo “pensionamento” nel 2023) e quelle Next Generation, si aggiunge anche quello dato dalla griglia, rimpolpata di tanti arrivi interessanti. Partiamo però dal campione Dominique Aegerter, che ha rinnovato il contratto con Ten Kate e rimarrà in SSP per un’altra stagione, a difendere la sua corona; come compagno avrà l’italiano Leonardo Taccini.

Anche Kawasaki nel 2023 si rinnoverà portando un nuovo modello (la ZX-6R da 636cc), ma ancora per quest’anno gli alfieri di Akashi dovranno contare su una Ninja che, oramai, ha fatto il suo tempo in termini di anni. Per il team Puccetti, ancora la struttura di punta per il marchio giapponese, saranno il debuttante Yari Montella e Can Öncü, col primo reduce da una pessima esperienza in Moto2 con Speed Up funestata dagli infortuni ed il secondo che, nonostante qualche colpo proibito di troppo, ha concluso in crescendo il 2021.

Le squadre meglio attrezzate di Yamaha rimarranno, oltre al team Ten Kate, Evan Bros. e GMT94. Anche il team di Fabio Evangelista si è accaparrato un nome dalla Moto2, ovvero quello di Lorenzo Baldassarri: il #7, in passato tra i volti più interessanti della Moto2 ma persosi per strada negli ultimi due o tre anni, ha deciso di accettare questa nuova sfida con una delle strutture più performanti sulla piazza, capace anche di vincere due degli ultimi tre campionati. Evan Bros. ha confermato anche l’ungherese Péter Sebestyén, così come GMT94 ha fatto lo stesso con l’oramai inossidabile Jules Cluzel, che inizia l’anno sempre speranzoso di ottenere quel titolo che ancora non è stato capace di raggiungere. E’ notizia di oggi che ad affiancare “Julo” ci sarà Andy Verdoïa, con Valentin Debise retrocesso al ruolo di pilota sostitutivo.

Nonostante i nuovi regolamenti, la presenza del marchio di Iwata sarà ancora massiccia in Supersport e molti team divenuti fedeli alla Casa nipponica hanno deciso di continuare ad utilizzare le R6 ancora per un altro anno. Tra questi anche Kallio Racing (con Patrick Hobelsberger ed Alessandro Zetti come titolari), VFT Racing (Marcel Brenner e Kyle Smith) ed EAB Racing (Glenn van Straalen come unico pilota scelto). MS Racing aggiungerà anche la SSP all’impegno con la 300, permettendo allo spagnolo Unai Orradre di correre la sua prima stagione completa con al fianco il ceco Ondřej Vostatek.

Altri team divenuti protagonisti in SSP300 faranno la loro apparizione anche nella classe di mezzo, su tutte le squadre Kawasaki per eccellenza. MTM Kawasaki, ad esempio, ha deciso di fare questo salto permettendo così ad Adrián Huertas, campione 2021 della categoria leggera, di passare in SSP. Tom Booth-Amos, invece, ha firmato con Prodina Racing e guiderà anche lui una ZX-6R.

Gli occhi di tutti, però, non sono puntati sulle squadre Yamaha e Kawasaki, bensì su quelle Ducati (ben sei). Il team CM Racing è stato tra quelli che si sono convertiti alla causa della Casa italiana, passando così dalla fornitura delle R6 a quella delle Panigale V2; Maximilian Kofler sarà il solo pilota iscritto, dopo la rinuncia di Randy Krummenacher a partecipare al campionato e la risoluzione del contratto con la squadra condotta da Alessio Cavaliere.

Una notizia passata incredibilmente sotto traccia e svelata solo quest’oggi riguarda Raffaele De Rosa, uno dei volti di maggior spicco della SSP del presente. Il team Orelac per cui ha corso nel 2021, conquistando la propria prima vittoria in carriera in questa serie al Mandalika, ha deciso di passare alle Ducati abbandonando Kawasaki dopo una lunga collaborazione, permettendo così all’italiano di tornare in sella ad una moto italiana dopo l’avventura con MV Agusta nel triennio 2018-2020.

Avendo menzionato la Casa varesina, anch’essa potrebbe finalmente tornare a recitare un ruolo da protagonista in SSP. Dopo diversi anni di gestione della squadra poco curata da parte della Casa madre, finalmente MV ha deciso di concentrare maggiormente il suo reparto corse in questa disciplina, approfittando dei nuovi regolamenti per far debuttare la nuova F3 RR da 800cc. Niki Tuuli, dopo qualche titubanza e voce contraria dopo il 2021 molto altalenante, è stato riconfermato per disputare la stagione per intero, mentre Bahattin Sofuoğlu correrà le sole tappe europee.

Prosegue la lista dei team Ducati con Althea Racing, che rientra nel paddock del mondiale col marchio che le ha dato maggiori soddisfazioni in SBK. Federico Caricasulo è stato scelto come unica punta e sarà a sua volta un pilota da tenere d’occhio, così come i debuttanti Nicolò Bulega (Aruba.it Racing) e Oliver Bayliss (Barni Racing). Il primo è da annoverare tra i tanti provenienti dal Motomondiale, il secondo dovrà mantenere alto un cognome di levatura massima nell’ambiente delle due ruote e delle derivate di serie in particolare.

L’ultima squadra Ducati parteciperà in toto alla sola serie europea, ovvero il WorldSSP Challenge. I fratelli Fuligni, Filippo e Federico, sono stati messi sotto contratto dall’ex-pilota di Borgo Panigale Davide Giuliano, anche lui al debutto nel mondiale dopo aver fatto correre la sua squadra nel CIV.

Parlando dell’ex-Europeo, a contenderselo saranno sette piloti. Oltre ai Fuligni, anche Booth-Amos sarà presente alle sole gare nel Vecchio Continente, come anche Sofuoğlu, Brenner e Zetti. A loro si aggiunge anche Jeffrey Buis, che correrà con Kawasaki Motozoo Racing dopo aver già avuto un assaggio della 600 sul finire dello scorso anno, sempre con la squadra di Fabio Uccelli. L’olandese avrà come compagno l’australiano Benjamin Currie, al debutto nel mondiale dopo diverse stagioni nelle serie nazionali ed in STK600.

Ultimo ma non per importanza, il team Triumph Dynavolt. Il marchio di Hinckley rientra nel mondiale Supersport dopo circa quattro anni di assenza e lo fa con la squadra che, nel 2021, ha svezzato al meglio la nuova 765cc Street Triple RS, moto a tre cilindri come MV che ha già partecipato al campionato inglese nella scorsa stagione. Hannes Soomer e Stefano Manzi sono stati scelti per riportare in alto il marchio britannico anche nel massimo campionato delle supersportive.

SBK

Concludiamo con la massima categoria, per la quale si assisterà ad una serie piuttosto importante di cambi di casacca e ritorni, oltre che di debutti.

Invariate le line-up delle due squadre che si sono contese il campionato piloti 2021, Yamaha e Kawasaki. Dopo sei stagioni, il #1 del campione in carica lascerà il cupolino della ZX-10RR di Jonathan Rea per posizionarsi su quello della R1 di Toprak Razgatlıoğlu, mentre al nordirlandese toccherà riutilizzare il suo caro e vecchio #65. Anche Alex Lowes ed Andrea Locatelli mantengono invariate le loro posizioni da gregari all’interno del team.

Ben diversa la questione in merito alle altre tre Case impegnate ufficialmente nel mondiale. Partendo da Ducati, il team Aruba.it Racing vedrà il ritorno di rosso vestito di Álvaro Bautista, reduce da un biennio con Honda da dimenticare in fretta e pronto a tornare a posizioni a lui più consone in sella alla Panigale V4 R, grazie alla quale aveva dato una grossa sveglia al campionato 2019 vincendo ben sedici gare ad inizio stagione, di cui ben undici di fila ad inizio stagione. Confermato invece Michael Ruben Rinaldi, bravo a meritarsi la promozione grazie a tre vittorie nel 2021 e qualche piazzamento a podio (anche se, va detto, è ancora atteso il salto di qualità per diventare un contendente all’iride fatto e finito).

La sfida accettata invece da Scott Redding è di proporzioni non indifferenti. Dopo aver conteso, fin quando ha potuto, gli ultimi due titoli piloti con Ducati, l’inglese ha deciso di accettare l’offerta di BMW, che ha scaricato (senza troppi rimpianti tra l’altro) Tom Sykes per accaparrarsi l’ex-campione del BSB. Per il 2022 c’è la necessità quasi assoluta che il team SMR arrivi finalmente al livello dei primi tre marchi, sia col nuovo arrivato Redding che con Michael van der Mark, che ha riportato il marchio bavarese al successo dopo otto anni nella SP Race di Portimão.

Se Ducati e BMW hanno cambiato le proprie formazioni solo per metà, Honda ed il team HRC l’hanno a dir poco stravolta. Fuori sia Bautista che Leon Haslam, dentro quindi gli spagnoli Iker Lecuona e Xavi Vierge. Un cambio di rotta totale rispetto al biennio precedente passato con due volti esperti, con due poco più che ventenni a condurre una squadra factory di questa portata. Lecuona arriva da un 2021 in MotoGP nel quale ha cercato di fare il possibile con una KTM Tech3 non all’altezza, mentre Vierge ha deciso di accettare la nuova sfida nelle derivate di serie, abbandonando quindi la Moto2 dopo ben sette stagioni.

Anche il team satellite di Honda, MIE Moriwaki Racing, rispecchia questa nuova strada percorsa. Pur mantenendo Leandro Mercado, il team situato nella prefettura di Mie ha scelto a sua volta un nome proveniente dalla classe di mezzo del Motomondiale, ovvero Hafizh Syahrin (al debutto anche lui in SBK). Sia l’argentino che il malese correranno con delle CBR1000RR-R, seppur meno evolute di quelle del team ufficiale.

Tra le squadre private saranno ben altre quelle da tenere d’occhio, come quelle Ducati. Tra debutti, e conferme, le Panigale V4 R clienti potrebbero dare molto fastidio ai massimi protagonisti della serie: il team Barni ha scelto il promettente Luca Bernardi dalla SSP per correre con la moto nero-rossa di Marco Barnabò, mentre Motocorsa Racing si affiderà ancora sull’ottimo Axel Bassani, grande sorpresa del 2021 e tra i migliori piloti privati della passata stagione; infine c’è GoEleven, che dopo il ritiro agonistico di Chaz Davies (divenuto coach per Aruba.it Racing) ha scelto Philipp Öttl dalle 600, dopo il quinto posto nella generale ottenuto lo scorso anno. Se per Bernardi ed Öttl il 2022 sarà di apprendistato, “El Bocia” potrebbe invece fare un ulteriore passo avanti e, chissà, magari regalare a sé ed al suo team la gioia della prima vittoria.

Anche BMW arriverà in forze al campionato con la presenza di un secondo team, Bonovo Action MGM. Il team tedesco ha terminato il proprio rapporto con Jonas Folger dopo un 2021 decisamente sottotono da parte dell’ex-MotoGP, ma la Casa dell’Elica ha deciso di dare ulteriore fiducia al gruppo, fornendogli un supporto maggiore e raddoppiando il numero di piloti disponibili. A guidare le M1000RR satellite saranno i rientranti Eugene Laverty (reduce dalla breve esperienza con RC Squadra Corse, finita poi con la bancarotta della squadra) e Loris Baz (protagonista nel MotoAmerica e subito veloce anche al rientro a Portimão 2021 con GoEleven).

Le principali strutture private di Yamaha e Kawasaki rimarranno rispettivamente GRT e Puccetti. Le tre selle rimarranno invariate rispetto al 2021 ma i piloti, Garrett Gerloff e Kōta Nozane da una parte e Lucas Mahias dall’altra, inizieranno la stagione con aspettative ben diverse. Nozane cercherà di confermare il posto ed evitare che gli venga soffiato dai tanti nomi provenienti dalla SSP o da altri lidi, mentre Gerloff e Mahias dovranno cercare d’inserirsi nella lotta per le prime posizioni tirando fuori il massimo dai propri mezzi.

Negli ultimi giorni sono stati annunciati altri sodalizi, come quello di Oliver König in Orelac Racing o quello di Christophe Ponsson con Gil Motor Sport-Yamaha per il secondo anno di fila. Annunciato con la pubblicazione della entry list la permanenza di Isaac Viñales nel campionato invece, come pilota Yamaha nel team Motoxracing, al debutto in questa categoria. Rimane ancora una sella disponibile, quella del team Pedercini che sta ancora scegliendo il nuovo pilota per sostituire Loris Cresson.

Questi saranno i piloti che si sfideranno per i tre titoli sin dal primo Gran Premio in Aragona al Motorland di Alcañiz, programmato tra l’8 ed il 10 aprile. Con poco meno di tre mesi d’attesa, saranno i test a rendere più veloce lo scorrere di questo lasso di tempo.

Fonte immagine: worldsbk.com

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