Segue l’analisi del GP Azerbaijan 2021 di F1 di Lando Norris. Il pilota inglese del team McLaren ha chiuso quinto sotto la bandiera a scacchi
GP Azerbaijan 2021, leggi il risultato di gara e la cronaca
Prima parte di gara molto difficile per Norris che nel corso della prima tornata perde ben tre posizioni a vantaggio di Vettel, Bottas e Ocon. Ripresosi quella sul francese della Alpine, costretto al ritiro, è costretto a difendersi dagli attacchi del compagno di scuderia Ricciardo prima di rientrare per effettuare la prima sosta ai box. Sceso in terzultima piazza, sfrutta le soste degli altri piloti per risalire, grazie anche all’ottimo ritmo che riesce ad avere con le coperture fresche, fino al 9° posto. Nella parte centrale di gara si limita a gestire le gomme Dure per arrivare fino al traguardo e non si avvicina più di tanto a Tsunoda di fronte a lui. Guadagnata una posizione grazie al ritiro di Stroll, non riesce ad essere incisivo alla ripartenza dopo la Safety Car e rimane sempre alle spalle del giapponese.
F1 | GP Azerbaijan 2021, Gara, Norris: “Soddisfatto del quinto posto”
L’incidente di Verstappen e la successiva bandiera rossa gli consentono di partire dalla 7a piazzola per gli ultimi due giri. Questa volta riesce ad avere un buono scatto e, affiancata l’Alpha Tauri, riesce a sopravanzarla all’interno di curva 3. L’errore di Hamilton alla prima curva gli consente di salire al 5° posto e il duello tra Leclerc e Gasly consente all’inglese di avvicinarsi ai due piloti in lotta per il podio. Nel corso dell’ultimo giro, Norris prova anche ad attaccare il monegasco che si difende in maniera molto decisa e abbandonata l’idea di poter salire sul podio, si preoccupa solamente della McLaren alle sue spalle. Così Norris non ha più la possibilità di impensierirlo ma si rende comunque protagonista di un’ottima prestazione, difficilmente prevedibile dopo le prime tornate. L’alfiere di Woking migliore l’8a posizione ottenuta a Baku nel 2019 e continua la sua personale serie di Gran Premi in zona punti iniziata ad Imola nel 2020.
Immagine di copertina: Twitter / McLaren
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