2015, ultimo appello per la F1?

Autore: Alessandro Secchi
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Pubblicato il 19 Gennaio 2015 - 08:30
Tempo di lettura: 4 minuti
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2015, ultimo appello per la F1?
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Ormai ci siamo. Questa settimana darà il via definitivo alla stagione 2015, dopo un inverno di attesa ma non troppo.

Alla fine le gare sono sempre di più, e anche nel 2014 siamo arrivati alla fine di novembre. Dicembre, tra feste volute o meno, vola in fretta, e la Befana se ne va con altrettanta rapidità. A quel punto ti trovi a metà gennaio quando le prime squadre già annunciano le date delle presentazioni delle nuove vetture.

Sono stati diversi gli argomenti a tenere banco in questi due mesi. Il 2014 ha lasciato in eredità diversi stravolgimenti in diversi ambiti. Rivoluzione in Ferrari con l’arrivo di Vettel, Arrivabene, Vergne e Gutierrez come tester tra gli ultimi. Ritorno di fiamma in Mclaren con l’arrivo di Alonso, carico di fame agonistica dopo il fallimento in rosso e della Honda, già protagonista dei primi screzi con la Federazione. Le prime battaglie politiche ancora prima di accendere i motori hanno visto infatti protagonisti i giapponesi per il complicato discorso dello sviluppo dei motori. Alla fine, come ampiamente previsto, è finito tutto a tarallucci a vino, compresa la consapevolezza che le regole, alla fine, sono fatte per essere infrante. Come sempre.

Infine ci sono i lati negativi. Come i fallimenti di Caterham e Marussia. Quattro auto in meno in griglia che ad alcuni non interesseranno, ok, ma se andiamo avanti così si rimane in 10, prima o poi.

Il 2014, infine, ci ha lasciato le note più tristi, quelle di Schumi e Bianchi, di cui continueremo ad occuparci come abbiamo sempre fatto, e per i quali il pensiero è sempre in cima alla lista.

Mercoledì la Force India, nonostante le beghe legali del suo patron Vijay Mallya, aprirà le danze mostrando per prima la vettura con la quale correrà il prossimo campionato mondiale. La squadra indiana è discretamente in anticipo rispetto a Toro Rosso e Lotus, che hanno passato da poco i crash test, e alle altre due che, per ora, hanno confermato le date delle loro presentazioni. La Mclaren Mp4/30 verrà svelata infatti il 29 gennaio, seguita a 24 ore di distanza dalla Ferrari. Poi tutti a Jerez per i primi giri e, probabilmente, tutte le altre anteprime.

E’ finito da un po’ il tempo degli show sbalorditivi, ed Jerez ultimamente è stata il palcoscenico del battesimo per la maggior parte delle monoposto degli ultimi anni. Il contenimento dei costi, sapete. Quello che poi permette di spendere decine di milioni per riprodurre una pista all’interno di un simulatore. Sempre per la coerenza, evidentemente, dato che poi Marussia e Caterham mettono all’asta quello che rimane delle loro squadre. Chi ha più soldi, alla fine, in qualche modo li fa fruttare, regole o meno.

Dal punto di vista dello spettacolo credo che questo sia l’anno di appello per la F1. L’ultima possibilità per dimostrare che può fare più di quello che si è visto ultimamente. Gli ascolti sono in calo, e non solo per il dominio della squadra di turno. Anni di regole strane, contorte, antisportive, hanno progressivamente portato molti ad allontanarsi da questa categoria e spostarsi altrove. Io stesso, negli ultimi anni, varie volte ho apprezzato molto più la Indy. Che vive in un mondo tutto suo, per carità. Un mondo però molto meno patinato, e spesso e volentieri più genuino e concreto rispetto alla F1, che per anni si è specchiata per dirsi quanto fosse bella senza rendersi conto di quello che succedeva intorno.

Dal punto di vista sportivo è difficile immaginare una Mercedes meno competitiva del 2014. Il più sarà capire quanto gli altri saranno stati e saranno capaci di recuperare sulla squadra campione. Quella messa meglio, sotto questo punto di vista, è la Williams. E’ la squadra che ha cambiato meno, ha vissuto una stagione straordinaria, e può solo migliorare. Il team c’è, i piloti anche. La Red Bull dovrà poggiarsi sulle spalle di Ricciardo, che dopo aver ‘spinto’ Vettel in Ferrari dovrà fare da prima guida e da nave scuola in un grande team a Kvyat. La Mclaren sarà un’incognita fino al primo Gran Premio. Alonso e Button sono una garanzia, la Power Unit Honda al momento non la conosce nessuno. La Ferrari ha cambiato così tanto che difficilmente potrà regalare qualcosa all’inizio dell’anno, per quanto l’atmosfera sembri cambiata completamente con i nuovi arrivi. L’unica che, sulla carta e per assurdo, potrebbe migliorare molto è la Lotus. Certo, fare peggio del 2014 è molto difficile, ma l’apporto del motore Mercedes sarà sicuramente motivo di salto in classifica. Grosjean e Maldonado saranno anche carichi dopo un’annata di quelle da non augurare a nessuno.

E voi cosa vi aspettate dal 2015? Cosa sperate e cosa no? Quali sono le vostre aspettative?

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