Quando l’ho visto, per dieci minuti buoni non c’ho creduto. Ho pensato a un’illusione visiva e uditiva, un colpo di caldo improvviso, visto che in ‘sti giorni il rischio più grande è quello di sciogliersi come neve al sole mettendo un piede fuori casa. Ho persino creduto che qualcuno avesse criptato il mio segnale durante la gara, ma invece era tutto vero. Quel sorpasso all’ultima curva di Andrea Dovizioso su Marc Márquez corrisponde alla realtà, nello stesso punto in cui Márquez, a parti invertite, era finito fuori traiettoria cedendo di nuovo la posizione a Dovizioso, il quale l’ha poi sfilato andando a vincere con tanto di gesto di nervosismo annesso. Questo succedeva due anni fa per la precisione, e se il duello del 2017 era stato bello, quello di quest’anno assume i contorni del capolavoro, con quel sorpasso come ciliegina sulla torta.
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