13 aprile 1902. Lungo la Promenade des Anglais a Nizza, con la velocità di 120,8 chilometri orari Leon Serpollet diviene il detentore del record di velocità massima stabilita da un’automobile. La sua vettura a vapore si chiama “Easter Egg”, richiama effettivamente alla lontana le forme di un uovo di Pasqua e batte il precedente record ottenuto nel secolo precedente, esattamente il 29 aprile 1899, dal belga Camille Jenatzy. La sua vettura elettrica, conosciuta con il nome “La Jamais Contente” (“La mai contenta”) fu la prima a battere quota 100 chilometri orari con 105.87 km/h.
Serpollet, ingegnere e pioniere industriale francese è nato il 4 ottobre 1858 a Culoz, in Francia. Nel 1886, a Montmartre, fonda con il fratello Henry una società di produzione di motori a vapore, la “Société des Moteurs Serpollet Frères”. Il 22 luglio 1894, partecipa con tre automobili alla prima corsa automobilistica della storia, da Parigi a Rouen, organizzata da Le Petit Journal. Due vetture non giungono al traguardo mentre la Ernest Archdeacon a sette posti conclude al sedicesimo posto.
Nel 1902, appunto, arriva il nuovo record di velocità con 120,8 chilometri orari, che resisterà in realtà per pochi mesi. Il 5 novembre dello stesso anno, infatti, ad Ablis (Francia), l’americano William Vanderbilt a bordo di una Mors Z Paris-Vienne spinta da un motore a combustione interna arriva a 122,43 km/h. È la prima volta che un motore di questo tipo ottiene il recordo di velocità. Per dare l’idea del contesto storico, il primo volo aereo dei fratelli Wright avverrà oltre un anno dopo, il 17 dicembre 1903.
Serpollet muore a 48 anni il 1° febbraio 1907 a Parigi. A ricordarlo una statua di Jean Boucher nella capitale francese, in Place Saint-Ferdinand, ed un parco intitolato alla sua memoria.
Immagine: The Car, Illustrated
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