WTCR | Ningbo: una vittoria a testa per Muller e Björk, Tarquini resta leader

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di Federico Benedusi @federicob95
1 Ottobre 2018 - 11:37
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Il primo dei due appuntamenti cinesi del WTCR 2018 si è concluso con una secca tripletta del team di Yvan Muller e di conseguenza della Hyundai. La Casa sudcoreana è arrivata a quota 12 successi in 21 gare, a dimostrazione di come la i30 sia di gran lunga la vettura migliore del lotto con un Balance of Performance equilibrato, come è sembrato essere a Ningbo. Yvan Muller si è aggiudicato la seconda manche, con griglia invertita rispetto alla qualifica della domenica, mentre Thed Björk ha conquistato il suo quarto successo stagionale in gara-3 dopo avere incassato l’ennesima pole position. Lo svedese ha scavalcato il suo caposquadra in classifica di campionato grazie al ritiro di quest’ultimo nella corsa conclusiva, ma in testa ha resistito Gabriele Tarquini, secondo in gara-3 dopo un incidente che lo ha escluso dalla seconda manche.

La più valida alternativa alle Hyundai a Ningbo è stata senza dubbio l’Audi RS3 e in questo caso è ancora più pesante la débâcle di Jean-Karl Vernay. Bocciato già in Q1 nelle qualifiche, il campione internazionale TCR è stato costretto al ritiro già durante il primo giro di gara-2 e in gara-3 è rimasto fuori dai punti dopo uno scontro con Muller. A difendere al meglio i colori di Ingolstadt sono stati dunque due alfieri del team Comtoyou, il combattivo Frédéric Vervisch e la sorpresa Denis Dupont: il primo si è messo in mostra tra mille battaglie che non sempre lo hanno visto avere la meglio, ma ha portato a casa un buon quarto posto in gara-3 dopo il podio di sabato, il secondo ha concluso le gare domenicali al quarto e al terzo posto. Particolare il dato di Dupont, che a Ningbo ha raccolto 35 dei 41 punti che vanta in classifica generale.

Tra luci ed ombre le Honda, con Esteban Guerrieri sul podio in gara-2 ma subito fuori nella main race dopo uno scontro con Norbert Michelisz, mentre Yann Ehrlacher ha corso una manche a griglia invertita piuttosto competitiva prima di pagare a carissimo prezzo i segni della bagarre. A questo punto emerge il ruolo di Ma Qinghua, che dopo gara-1 aveva richiesto una condotta più professionale ad alcuni piloti e in gara-2 ha puntualmente spazzato via Ehrlacher dalla pista, al penultimo giro, dopo avere sbagliato completamente la frenata del tornantino 10-11. Buono il debutto di Timo Scheider, che ha replicato l’11° posto di sabato in gara-3.

In ottica campionato, poco fruttuosa anche la giornata di Pepe Oriola, in top ten al termine di entrambe le gare di domenica ma con soli nove punti in più nel carniere. La lotta in pista ha fatto perdere punti forse decisivi anche a Norbert Michelisz, che dopo la prima fila conquistata in qualifica non è andato oltre il quinto posto di gara-3 nel computo delle due manches. Zero punti per le Alfa Romeo, con un Fabrizio Giovanardi ancora sfortunato e Kevin Ceccon che pur comportandosi bene nella pancia del gruppo non è riuscito a conquistare un piazzamento nei primi dieci. Da dimenticare anche il weekend delle Peugeot, ritornate con i piedi a terra dopo che il compensation weight è entrato in azione.

La coppa del mondo pare essere ora una questione a tre: Tarquini comanda con 241 punti, Björk insegue a 233 e Muller è rimasto a 232 dopo il successo di gara-2. Più staccato Michelisz, che può contare sul fatto che manchino ancora nove gare all’appello ma deve recuperare 46 punti al compagno di squadra. Ehrlacher guida il gruppo degli “altri”, con 178 punti e quattro lunghezze di vantaggio sul suo co-équipier Guerrieri. Grazie alla tripletta di Ningbo, il team Muller torna al comando della classifica squadre con 477 punti contro i 443 di BRC Racing. 

La prossima settimana, la lotta iridata riprenderà sul tracciato cittadino di Wuhan, con il secondo Gran Premio cinese della stagione.

CRONACA

Qualifiche

Per la sesta volta in questo 2018, Björk conquista la partenza dal palo e lo fa con il tempo di 1:50.371, nuovo record della pista di Ningbo. A quota sei anche il numero di prime file interamente marchiate Hyundai, con la presenza di Michelisz al fianco dello svedese: un decimo netto a separare le i30 al termine del giro secco della Q3. L’attacco decisivo al tempo non è impeccabile per Tarquini, che termina quarto alle spalle di Guerrieri e davanti a Huff. Muller si concentra su gara-2 e termina nono, conquistando una prima fila a griglia invertita alle spalle di Bennani. Sorprende Dupont, sesto con la migliore delle Audi davanti a Vervisch, mentre Vernay non passa clamorosamente il primo taglio ed è 13°, così come Oriola che non va oltre il 15° posto. Un posto in Q2 lo conquistano invece Berthon e Ma, che tuttavia sono gli unici a restare fuori dall’inversione della griglia, chiudendo nell’ordine. 19esima piazza per Ceccon, mentre Giovanardi è addirittura 25° e ultimo.

Gara-2

Partenza: Muller sorprende subito Bennani alla prima staccata, prendendosi il comando della corsa seguito da Ehrlacher, Vervisch e Dupont. Buono lo spunto di Guerrieri, che fulmina Tarquini e Huff ma non fa i conti a sufficienza con i due campioni del mondo. All’abruzzese va male, poiché tampona l’argentino e danneggia irreparabilmente la sua Hyundai, mentre il britannico attacca Guerrieri alla curva 17 e lo costringe ad un’escursione fuori pista, riguadagnando la posizione. Terribile primo giro per Vernay, che esce nella ghiaia alla curva 9 e poco dopo viene tamponato da Comte; la RS3 #69 finisce di nuovo fuori e al termine del primo giro rientra ai box, così come Tarquini e Scheider. 

Giro 2: Berthon soffia ad Oriola quella che con il ritiro di Tarquini è diventata la decima posizione. Guerrieri torna all’attacco di Huff e anche questa volta il sorpasso riesce; il britannico non può evitare di aprire il varco anche a Björk, che balza in settima posizione. Berthon attacca e supera pure Michelisz, l’ungherese reagisce prontamente ma nel farlo taglia la curva 22 prendendosi un vantaggio.

Giro 8: dopo diversi giri di stallo, la gara torna ad infiammarsi. Guerrieri cuce lo strappo sulle Audi e alla curva 10 piazza una grande staccata a Dupont; il belga reagisce con la scia sul successivo allungo ma alla curva 12 finisce lungo, permettendo all’argentino di prendersi definitivamente la quinta posizione. Panis perde la 12esima posizione a favore di Ma, mentre Filippi è costretto al ritiro.

Giro 10: alla staccata della curva 2, inizia il duello tra Vervisch ed Ehrlacher. Il belga affonda la staccata e supera la Honda #68, entrambi escono nella via di fuga asfaltata e l’alsaziano risponde con l’incrocio delle traiettorie, spedendo l’Audi #22 nell’erba all’interno della curva 4.

Giro 12: nuovo scontro tra Vervisch ed Ehrlacher. Nuova staccata vincente del belga in curva 2, ma il francese dall’esterno taglia la strada e alla successiva piega a sinistra il contatto è inevitabile. La Honda si intraversa e finisce nell’erba, con Vervisch che a sua volta perde posizioni. L’Audi scivola in settima posizione, Ehrlacher in decima. Guerrieri risale dunque terzo davanti a Dupont, Björk e Huff. 

Giro 13: Ehrlacher perde terreno con la sua vettura danneggiata. Oriola e Ma intravedono la zona punti ma il pilota cinese sbaglia totalmente la frenata della curva 11 ed elimina dalla contesa il nipote d’arte. Muller taglia il traguardo vincitore davanti a Bennani, Guerrieri completa il podio davanti a Dupont. Subito dietro, Huff attacca e supera Björk all’ultima curva permettendo anche a Vervisch di infilarsi. Ottavo è Berthon, mentre Michelisz chiude nono ma viene penalizzato di cinque secondi per il precedente taglio di pista, retrocedendo 11°. Oriola è quindi nono, davanti a Panis. 12° Ceccon, 13° Giovanardi in rimonta, mentre Ma riceve un’aggiunta di 30 secondi sul tempo finale per l’incidente con Ehrlacher. Piccolo giallo finale su Vervisch, inizialmente penalizzato di dieci secondi per l’incidente del penultimo giro ma successivamente reintegrato in sesta piazza.

Gara-3

Prima del via: a seguito del ritiro di gara-2, Filippi è costretto a violare il regime di parco chiuso al fine di prendere parte all’ultima corsa della giornata e pertanto viene retrocesso a fondo griglia. Il contatto con Ehrlacher ha invece danneggiato irreparabilmente la Civic di Ma, che non si schiera per gara-3, mentre il giovane francese deve prendere il via dalla pit lane per il dilungarsi delle riparazioni sulla sua Honda.

Partenza: nessuna particolare sorpresa al via, con Björk abile a chiudere da subito il varco su Michelisz. Guerrieri mantiene la terza piazza su Tarquini mentre Dupont sfila Huff all’interno della curva 2. Arriva un’altra escursione in curva 9 e stavolta è di Szabó. Guerrieri si conferma grande staccatore alla curva 10, ma Michelisz non lascia completamente lo spazio provocando il contatto tra la Honda #86 e la Hyundai #5. Ad averne la peggio è l’argentino, che alla curva successiva finisce fuori con la sospensione anteriore destra danneggiata, mentre Tarquini e Dupont ne approfittano per prendersi guadagnare due posizioni a testa. Nelle immediate retrovie, Muller scavalca Vervisch per la sesta posizione e Bennani perde due posizioni a vantaggio delle Audi di Berthon e Vernay.

Giro 3: Muller lamenta un problema ad un ammortizzatore dopo un contatto al via e viene risuperato da Vervisch alla curva 2. Il quattro volte iridato va poi lungo al tornantino e lascia spazio a Berthon, inizia dunque il confronto con Vernay che arriva subito ad una conclusione piuttosto violenta alla chicane 13-14. Il campione TCR attacca Muller all’interno ma il pilota Hyundai non demorde e provoca uno scontro da cui entrambi escono sconfitti, con le vetture danneggiate e diverse posizioni perdute. Si ferma a bordopista anche Giovanardi.

Giro 7: i problemi reiterati di Muller portano alla conclusione anticipata della sua gara, con una gomma forata. L’alsaziano aveva conquistato la leadership del mondiale con la vittoria di gara-2, un primato destinato a svanire subito.

Giro 9: la gara viene improvvisamente fermata con bandiera rossa a causa del danneggiamento di un cordolo della curva 15. 

Giro 10: dopo circa mezz’ora, il cordolo viene riparato e la gara riprende con un giro di safety car.

Giro 13: Vervisch supera Huff per la quinta posizione, grazie all’ennesima ottima staccata al tornantino 10-11.

Giro 15: anche Berthon attacca Huff alla prima staccata, il britannico replica con l’incrocio di traiettoria ma il francese non demorde. Nuovo assalto alla variante 6-7, ma stavolta l’Audi #23 sbaglia totalmente la frenata e finisce nell’erba lasciando campo libero ad Oriola e Panis.

Giro 17: sul rettilineo di partenza, Vervisch guadagna la quarta piazza su Michelisz difendendola poi per tutto l’ultimo passaggio. Björk si aggiudica anche gara-3 davanti a Tarquini e Dupont, che per la prima volta sale sul podio. Vervisch è quarto davanti a Michelisz, Huff, Oriola e Berthon, che si riprende almeno una posizione su Panis. Zona punti completata dalla Volkswagen di Bennani, che precede Scheider e Vernay. 14esima posizione per l’Alfa di Ceccon, mentre Ehrlacher termina 19° dopo essere partito dai box.

CLASSIFICHE

Gara-2:

Gara-3:

Campionato:

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