WTCR | Macao: Vernay e Muller beffano Huff in gara-1, Tarquini quarto

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di Federico Benedusi @federicob95
17 Novembre 2018 - 09:12
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Quarta vittoria stagionale nel WTCR per Jean-Karl Vernay, che si è imposto nella prima manche del Gran Premio di Macao in una gara prevedibilmente segnata dagli incidenti. Il francese ha sfruttato la potenza della sua Audi sia allo start che alla ripartenza dopo un regime di bandiera rossa, causata peraltro dal suo compagno di squadra Gordon Shedden, per beffare Robert Huff prima e Yvan Muller poi. 

Il quattro volte iridato ha conquistato un secondo posto molto prezioso, precedendo un Huff piuttosto frustrato dalla scarsa competitività della sua Volkswagen sui lunghi rettilinei del primo settore. Pur partendo bene, il nove volte vincitore sul Circuito da Guia si è ritrovato terzo e da lì non si è più schiodato. 

Grazie al secondo posto di oggi, Muller ha recuperato qualche punto importante su Gabriele Tarquini, che con la quarta posizione finale ha comunque limitato al meglio i danni. L’abruzzese è stato abilmente protetto dal compagno di squadra Norbert Michelisz, che si è preoccupato di fare spazio alle sue spalle per mantenere il più lontani possibile gli altri avversari per il titolo.

Come anticipato, la corsa ha visto diverse collisioni in puro stile Macao. La prima già dopo pochi secondi, con lo scontro tra Mehdi Bennani e Frédéric Vervisch che ha richiesto un intervento della safety car; la più grave al quinto posto, con Gordon Shedden che ha ostruito il passaggio della curva Police causando una bandiera rossa.

Per quanto riguarda gli altri pretendenti al titolo, Esteban Guerrieri ha vinto un bel duello con Pepe Oriola per il sesto posto precedendo proprio lo spagnolo, mentre Thed Björk è rimasto all’asciutto di punti chiudendo solo 11°. Da segnalare i primi punti mondiali di Timo Scheider, ottavo, e di Luigi Ferrara, ottimo nono con l’unica Alfa Romeo al traguardo.

Con 55 punti ancora da assegnare, ora si può parlare di duello Tarquini-Muller anche a livello matematico poiché tutti gli altri cinque contendenti non hanno più la minima speranza di portare a casa il titolo 2018. 

L’appuntamento con gara-2 è per le 1:20 italiane della prossima notte, con gara-3 alle 4:00.

CRONACA

Partenza: buono lo spunto di Huff allo spegnersi dei semafori, ma già dopo il Reservoir appare chiaro come il britannico sia destinato a soffrire la maggior potenza di Muller e Vernay, che lo sfilano già prima della Mandarin. Dalla settima casella, Tarquini si porta ottimamente in quarta posizione, con Michelisz a proteggergli subito le spalle nell’insidiosissima frenata dell’Hotel Lisboa. Poche posizioni più indietro, infatti, è il caos con Bennani che sbaglia completamente la frenata e colpisce di striscio la Hyundai dell’ungherese, mentre Guerrieri anticipa la frenata e lo lascia allargare. Viaggiando verso le barriere, la Volkswagen #25 trova però l’Audi di Vervisch, che lo intraversa bloccando il passaggio. Non riesce ad evitare la Golf, per una questione di centimetri, nemmeno Ceccon che danneggia la ruota anteriore sinistra. L’ingorgo, seppur risolto in pochi secondi, richiede l’ingresso della safety car, anche perché a San Francisco Hill si verifica un altro scontro tra Comte e Dupont con il belga che finisce violentemente contro le barriere. Alle spalle di Michelisz, la classifica vede nell’ordine Guerrieri, Oriola, Scheider, Ma e Björk.

Giro 3: la gara torna in bandiera verde e sul lungo rettilineo tra il Reservoir e la Mandarin Vernay ha occasione di bruciare anche Muller, prendendosi il comando della gara. Nessuna speranza per Huff, che all’Hotel Lisboa tira staccate disperate, con il posteriore della Golf che sbandiera ovunque, ma non riesce ad attaccare seriamente l’ex compagno di squadra. Nelle immediate retrovie, Filippi supera Björk ma poi tenta un improbabile sorpasso su Ma all’esterno del Lisboa; il contatto è inevitabile e il francese finisce a muro, coinvolgendo anche il cinese del team Boutsen Ginion che finisce a fondo classifica. Intanto, Michelisz si preoccupa di creare del margine tra sé e Tarquini, controllando alle sue spalle Guerrieri e Oriola.

Giro 4: piccolo errore per Björk alla R Bend, ne approfittano Ferrara e Homola per guadagnare una posizione ai danni dello svedese, ormai fuori dalla lotta titolata.

Giro 5: Oriola supera Guerrieri prima della Mandarin ma l’argentino si riprende la posizione al Lisboa. Alla curva Police, Shedden sbaglia completamente l’impostazione e si schianta contro le barriere intraversando la sua Audi. Tutte le vetture alle spalle dello scozzese rimangono bloccate, la Direzione Gara decide per la bandiera rossa. Nel trambusto si scontrano anche Ma e Tse, costretti entrambi ad una sosta ai box.

Giro 6: dopo una breve interruzione, la gara riparte in regime di safety car. La Honda di Couto resta ferma in griglia e viene riportata in pit lane.

Giro 7: ottima ripartenza per Vernay, mentre Michelisz ricrea immediatamente il gap tra sé e Tarquini. Dall’11° posto, Berthon tira dritto al Lisboa riuscendo però a ripartire. Oriola si libera nuovamente di Guerrieri alla R Bend.

Giro 8: la gioia dello spagnolo della Cupra dura poco, poiché all’Hotel Lisboa finisce leggermente lungo aprendo nuovamente la strada all’argentino.

Giro 9: alla staccata del Lisboa, Ferrara attacca Scheider senza successo così come Björk nei confronti di Homola.

Giro 10: Vernay controlla Muller e vince gara-1, con Huff sul gradino più basso del podio. Quarto e quinto posto per il team BRC Racing con Tarquini e Michelisz, sesto Guerrieri davanti a Oriola, Scheider, Ferrara, Homola e Björk che resta fuori dalla zona punti. 18° Filipe de Souza, il migliore tra le wildcard locali.

CLASSIFICHE

Gara-1:

Campionato:

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