WTCR | GP Marocco 2019 – Anteprima

AnteprimeWTCR
Tempo di lettura: 7 minuti
di Federico Benedusi @federicob95
5 Aprile 2019 - 12:07
Home  »  AnteprimeWTCR

Per la quarta volta dal 2014 è il Gran Premio del Marocco ad aprire le danze del mondiale turismo, che dall’anno scorso è noto come WTCR. Si preannuncia un campionato alquanto incerto, con un livello di piloti davvero alto e un ampio dispiegamento di forze da parte delle Case impegnate, nei limiti di un regolamento che vieta la presenza di team ufficiali. Le vetture in pista saranno 26 in rappresentanza di sette marchi.

Il WTCR arriva in Marocco dopo i poco convincenti test collettivi di Barcellona. Dai due giorni in Catalunya è emerso infatti ben poco riguardo i possibili rapporti di forza tra vetture e piloti, poiché questi hanno messo in campo più strategia che prestazione. Honda, Audi e Alfa Romeo hanno dato qualche indicazione di rilievo stabilendo i migliori tempi, la debuttante Lynk si è fatta notare soprattutto sui singoli settori mentre Cupra, Hyundai e Volkswagen non hanno girato le proprie carte.

Il miglior crono in Spagna lo ha stabilito Gordon Shedden, reduce da un 2018 piuttosto deludente. Indiscutibile il valore dello scozzese, certificato da tre titoli nel BTCC, ma il palcoscenico mondiale si è rivelato più arduo del previsto e l’Audi RS3, vettura difficile da portare al limite su tutti i circuiti, non ha aiutato. E quello di Marrakech rientra proprio nella casistica dei tracciati difficili per la TCR di Ingolstadt, con la sua configurazione tortuosa e stretta. L’anno scorso Audi non è andata oltre una vittoria con griglia invertita, portata a casa da Jean-Karl Vernay, ma quest’anno dispone di un Balance più favorevole e la situazione potrebbe migliorare. Oltre alla coppia del team WRT, quindi, attenzione anche ai piloti del team Comtoyou, la sorpresa del 2018 Frédéric Vervisch e il debuttante (almeno per il mondiale turismo) Niels Langeveld.

A proposito di Balance of Performance, riportiamo qui sotto il bollettino che le vetture dovranno rispettare in questo weekend. Auto molto pesanti per l’impostazione del compensation weight a 60 chilogrammi che verrà utilizzata anche in Ungheria, dopodiché arriveranno i primi correttivi anche per quanto riguarda il peso aggiuntivo:

Dodici mesi fa la tattica del cosiddetto “sandbagging” nei test aveva consentito a Hyundai di dominare il weekend marocchino, ma in questo primo evento della stagione la situazione si preannuncia molto più equilibrata, se non addirittura svantaggiosa per le vetture sudcoreane. La difesa titolata di Gabriele Tarquini non sembra iniziare con i migliori propositi ma se non altro il maggior problema evidenziato dalla i30 in Spagna, ossia la velocità di punta, non costituirà un grande handicap a Marrakech. Le quattro Hyundai saranno gestite in toto dal team BRC, con i rientranti Augusto Farfus e Nick Catsburg che si sono aggiunti ai confermati Tarquini e Norbert Michelisz. Lo “storico” sul circuito intitolato a Moulay El Hassan dice bene soprattutto all’abruzzese, che qui ha vinto tre volte (due nel 2018) ed è salito sul podio in sei occasioni.

Honda ha mostrato un buon potenziale soprattutto con i due argentini del team Münnich, che a Marrakech sono già saliti sul podio in passato. Nel 2017, infatti, Esteban Guerrieri ha vinto la opening race mentre Néstor Girolami ha chiuso al terzo posto la main race al volante della Volvo. Suscita molta curiosità il rientro di “Bebu” nel mondiale, dopo una stagione non convincente da pilota Volvo e un rientro momentaneo in patria nel 2018, il confronto con l’amico e connazionale Guerrieri sarà molto intenso. Sulle Civic del team KCMG, Tiago Monteiro dovrà ambientarsi nuovamente ai ritmi di una stagione intera, dopo la lunga convalescenza, mentre il giovane arrembante Attila Tassi cercherà di dare sfoggio del suo talento dopo gli ottimi numeri mostrati nel vecchio campionato internazionale TCR e in quello europeo.

La nuova Alfa Romeo Giulietta Veloce ha già mostrato un eccellente potenziale tra i curvoni e i saliscendi di Barcellona ma dovrà confermarsi a Marrakech, circuito che l’anno scorso ha relegato quasi sempre a fondo classifica il team di Romeo Ferraris. Le prestazioni di Kevin Ceccon al volante della vecchia Giulietta hanno risvegliato l’interesse degli appassionati italiani per le competizioni turismo, ma anche per il bergamasco il 2019 dovrà rappresentare una conferma ad alti livelli. Se Ceccon sarà alla sua prima assoluta a Marrakech, il suo compagno di squadra Ma Qinghua si presenterà in Marocco forte di un podio conquistato nel 2015, quando al volante della Citroën ebbe pure ragione di Sébastien Loeb.

Un’altra vettura che potrebbe emergere dal toboga marocchino è la Volkswagen, che da sempre fa dell’ottimo handling uno dei suoi punti di forza. A capo della spedizione di Wolfsburg c’è ovviamente Robert Huff, primo vincitore in assoluto a Marrakech nell’ormai lontano 2009, ma sarà necessario tenere d’occhio anche Johan Kristoffersson, che in passato ha dimostrato a più riprese di poter andare forte con qualunque tipologia di auto e in ogni occasione. Il tifo del pubblico sarà tutto per Mehdi Bennani, che tuttavia non ha mai vinto sul tracciato di casa, mentre per Benjamin Leuchter il mondiale 2019 rappresenterà la prima occasione della vita, a 31 anni, su un palcoscenico internazionale.

Molta curiosità attorno alla Lynk 03, vettura con cui il Gruppo Geely ha deciso di rientrare nel mondiale turismo. La scelta è ricaduta sul giovane marchio cinese dopo la piega “green” presa da Volvo, che ha salutato le competizioni con la vittoria del campionato 2017 e resterà pertanto imbattuta. La quaterna scelta dal team Cyan è forse la più competitiva del campionato, o comunque se la gioca con Hyundai: Thed Björk è stato probabilmente il pilota più veloce in pista nel 2018 ma non è sempre riuscito a concretizzare tale competitività, Yvan Muller ha perso il titolo per tre punti dopo un anno di “pensione”, Yann Ehrlacher si è fatto conoscere dal mondo intero come un pilota di talento, e non più solo come “il nipote di Yvan” mentre il ritorno di Andy Priaulx è senz’altro uno dei principali motivi di interesse del 2019. Attenzione particolare per il pilota del Guernsey, già vincitore di un titolo europeo e di tre mondiali alla guida della BMW, che dopo le soddisfazioni alterne che ha raccolto (e sta tuttora raccogliendo) sulla Ford GT ha riabbracciato finalmente il suo primo amore.

I punti di domanda più grandi sono quelli che capeggiano sopra le Cupra. Dopo la clamorosa partenza di Pepe Oriola in direzione Hyundai, per correre nel campionato asiatico e per sviluppare la nuova i30 TCR elettrica, al volante delle León ci saranno quattro autentici outsider gestiti da due team nuovi. Via Campos e Zengő, le vetture di Martorell saranno gestite da due strutture altresì esperte e qualificate come Comtoyou e PWR. Proprio il team svedese schiera il pilota più interessante, il campione europeo in carica Mikel Azcona, al fianco del co-proprietario Daniel Haglöf. Comtoyou ha invece confermato Aurélien Panis, dopo il mondiale 2018 corso sull’Audi, affiancandogli l’inossidabile Tom Coronel, che a Marrakech ha vinto nel 2016 sotto la pioggia.

Dopo l’esperimento della giornata di sabato via streaming, da quest’anno la programmazione del WTCR tornerà ad essere interamente curata da Eurosport. Le tre gare e la qualifica di domenica saranno trasmesse in diretta tra i due canali dell’emittente organizzatrice del campionato. Rispetto al 2018, il format del weekend è rimasto invariato: qualifica da 40 minuti e gara-1 al sabato; qualifica su tre sessioni, gara-2 e gara-3 alla domenica, con la griglia della seconda manche determinata dall’inversione della top ten della qualifica domenicale. Per quanto riguarda il punteggio, tutte e tre le gare assegneranno gli stessi punti ai primi 15 classificati e anche la qualifica del sabato premierà i primi cinque come quella della domenica.

2019 Afriquia WTCR Race of Morocco – Circuit International Automobile Moulay El Hassan
Round 1/10
6-7 aprile 2019

INFO CIRCUITO

Lunghezza del circuito: 2,971 km
Giri da percorrere: 18 (gara-1, gara-2), 21 (gara-3)
Distanza totale: 53,478 km (gara-1, gara-2), 62,391 (gara-3)
Numero di curve: 12
Senso di marcia: antiorario

RECORD

Giro gara TCR: 1:26.150 – Gabriele Tarquini – Hyundai – 2018
Giro gara mondiale turismo: 1:23.087 – Hugo Valente – Lada – 2016
Giro prova TCR: 1:24.316 – Gabriele Tarquini – Hyundai – 2018
Giro prova mondiale turismo: 1:21.743 – Robert Huff – Honda – 2016
Vittorie pilota: 3 – José María López, Gabriele Tarquini
Vittorie costruttore: 7 – Chevrolet
Pole pilota: 3 – Gabriele Tarquini
Pole costruttore: 3 – Honda
Podi pilota: 10 – Yvan Muller
Podi costruttore: 18 – Chevrolet

ALBO D’ORO

PROGRAMMA

Sabato 6 aprile
9:00-9:45 (10:00-10:45) Prove Libere 1
11:00-11:30 (12:00-12:30) Prove Libere 2
13:00-13:40 (14:00-14:40) Qualifiche 1
16:50 (17:50) Gara-1 – Eurosport 1

Domenica 7 aprile
11:00-12:30 (12:00-13:30) Qualifiche 2 – Eurosport 2
16:45 (17:45) Gara-2 – Eurosport 1
18:15 (19:15) Gara-3 – Eurosport 1

Immagine copertina: tcr-series.com

Leggi anche

Tutte le ultime News di P300.it

È vietata la riproduzione, anche se parziale, dei contenuti pubblicati su P300.it senza autorizzazione scritta da richiedere a info@p300.it.

LE ULTIME DI CATEGORIA
Lascia un commento

Devi essere collegato per pubblicare un commento.

COLLABORIAMO CON

P300.it SOSTIENE

MENU UTENTE

REGISTRATI

CONDIVIDI L'ARTICOLO